venerdì 4 maggio 2018
Blockchain, la tecnologia del futuro, anche dell'auto
Tra poco più di sei mesi la tecnologia blockchain compirà 10 anni e molte persone non sanno ancora di che cosa si tratta, oppure la confondono con i Bitcoin. Sono due cose diverse e la seconda dipende dalla prima, perché la criptovaluta utilizza la “catena di blocchi” come una sorta di libro mastro pubblico di tutte le transazioni. Ma le potenzialità delle blockchain sono tantissime e vanno ben oltre la finanza, andando a toccare diversi settori tra cui quello dell'industria automobilistica che però è solo uno dei tanti. Per fare un esempio diametralmente opposto, sapevate che esiste un'app che sfrutta le blockchain per tracciare il vino? Tramite un QR code si può conoscere tutta la storia di quello che si sta bevendo, risalendo fino alla vite senza timore di contraffazioni o frodi, più in generale di alterazione dei dati. Continua su Motor1.com
giovedì 3 maggio 2018
Honda Monkey, rinasce la piccola moto-giocattolo degli Anni 70
Probabilmente ne avrete vista una attaccata dietro un camper oppure in giro per qualche porticciolo turistico, a meno che non abbiate visitato un parco divertimenti giapponese negli Anni 60. Sì, perché la Honda Monkey era stata sviluppata in origine come moto giocattolo da 49 cc per un parco divertimenti di Tokyo (Tama Tech), ma diventò talmente popolare che ne fu realizzata una versione da strada, esportata inizialmente in America e in Europa nel 1963. Il primo modello aveva il serbatoio cromato, il manubrio pieghevole e le ruote da 5 pollici senza sospensioni. Il design originalissimo, le dimensioni ridotte e il peso ultra leggero, permettevano davvero a chiunque di guidarla facilmente per le strade delle città. Continua su La Stampa
mercoledì 2 maggio 2018
Quale sarà il futuro del motore a benzina?
Dopo avervi raccontato le innovazioni che Bosch ha sviluppato e presentato per il motore Diesel, con gli stupefacenti risultati in termini di emissioni di ossidi di azoto, ci concentriamo sul motore a Ciclo Otto, di cui abbiamo parlato con Rolf Bulander che oltre a essere uno dei membri del CdA della multinazionale tedesca è anche il responsabile del settore mobilità e dei powertrain. Ma prima di entrare nel vivo è bene ricordare che i motori a benzina non hanno avuto la stessa impennata di evoluzione tecnica che invece ha riguardato i Diesel negli ultimi anni, a partire dal common rail inventato ormai più di 20 anni. I tre macro-trend a cui abbiamo assistito nelle ultime due decadi sono stati sostanzialmente il downsizing, il dilagare dei turbocompressori e la diffusione dell'iniezione diretta. Tutte soluzioni efficaci ma non particolarmente innovative. Dunque abbiamo chiesto a Bulander un parere su invenzioni come quelle di Mazda e Infiniti che negli ultimi mesi hanno presentato rispettivamente un motore a benzina dove l'accensione non ha bisogno della candela e un motore a benzina a rapporto di compressione variabile stravolgendo i tradizionali concetti di biella e manovella. Continua su Motor1.comhttps://it.motor1.com/news/240594/futuro-motori-benzina/
martedì 1 maggio 2018
Suzuki Swift Sport, elogio della leggerezza e vero spirito anni Ottanta
Diminuendo la massa aumentano prestazioni, tenuta e frenata. Un concetto semplice che troppo spesso viene dimenticato. “Less is more”, cioè di meno è meglio. Era una delle frasi preferite di Colin Chapman, fondatore della Lotus e teorico intransigente della leggerezza a tutti i costi, al punto che i suoi detrattori lo accusavano di rinunciare anche alla sicurezza pur di risparmiare qualche chilogrammo. Le Formula 1 di Chapman, infatti, rinunciavano al telaio in traliccio di tubi, che era lo standard dell’epoca, e preferivano una struttura realizzata con pannelli in lamiera di alluminio che venivano piegata e formatati e poi rivettati tra loro, formando una monoscocca. Tecnicismi a parte, il concetto fondamentale alla base della ricerca della leggerezza è quello dei benefici che si conquistano per ogni grammo che si lima. Se un motore più potente migliora la velocità e lo scatto, se pneumatici più grandi e un assetto migliore aumentano la tenuta di strada e se freni più potenti diminuiscono lo spazio che serve per rallentare, abbassare il peso porta tutti questi benefici insieme. Continua su Autoappassionati
lunedì 30 aprile 2018
Vacanze Sicure, controlli gomme in Lazio, Umbria, Liguria, Lombardia, Veneto, Abruzzo, Molise
“Gli incidenti non accadono per caso ma per un insieme di concause”. Con questa frase Giovanni Busacca, direttore del Servizio Polizia Stradale, ha riassunto un pensiero fondamentale che rifiuta il concetto di fatalità quando si parla di un incidente. Busacca, insieme a Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, ha presentato la campagna Vacanze Sicure 2018 - giunta alla quindicesima edizione - promossa dalla Polizia Stradale e da Pneumatici Sotto Controllo. E' un progetto che ha l'obiettivo di scoprire lo stato dei pneumatici del parco circolante italiano, perché troppo spesso si sottovaluta l'importanza di questi componenti che invece sono fondamentali per la sicurezza stradale. Infatti, proprio da quei quattro piccoli quadratini di gomma che sono in contatto con l'asfalto dipende la gran parte della nostra sicurezza. Continua su La Stampa
venerdì 27 aprile 2018
Ford Escort, 50 anni fa nasceva la prima media europea
Pochi giorni fa Ken Block - il pilota di rally americano famoso per i video della serie Gymkhana - ha annunciato che correrà tre prove del campionato nazionale rally americano con una Ford Escort Cosworth del 1993, cimentandosi nella categoria Open 4WD senza limitazioni. Un’auto che è stata protagonista nel Campionato Mondiale Rally negli anni Novanta pur senza mai riuscire a vincerlo, al contrario della sua progenitrice, la Escort RS1800 che è riuscita nell’impresa nel 1979 e nel 1981. Ma al di là del motorsport, la Escort è stata un’auto fondamentale nella storia della Ford, soprattutto per quanto riguarda la filiale europea con sede in Germania. Nel 1968, infatti, al Salone dell’auto di Bruxelles veniva presentata l’auto che avrebbe sostituito l’attempata Anglia, la cui versione originale era arrivata sul mercato durante la Seconda Guerra Mondiale. Continua su La Stampa
giovedì 26 aprile 2018
Bosch, ecco il motore Diesel che "non inquina più"
"Il diesel ha un futuro. Presto le emissioni non saranno più un problema". A parlare è Volkmar Denner il numero uno della Bosch che dal palco all'interno del centro ricerca di Renningen (il più importante di tutto il Gruppo) sta presentando una piccola rivoluzione per il motore Diesel. Ma facciamo un passo indietro. Riguardo alle emissioni, le auto a gasolio sono quelle che rendono meglio in termini di CO2, la cui produzione è direttamente legata ai consumi che in media sono inferiori del 50% rispetto a un modello a benzina corrispondente. Il problema del particolato è stato risolto negli ultimi anni grazie ai filtri ad alta efficienza che lo trattengono e lo trasformano in CO2 attraverso il processo di rigenerazione che si attiva quando la quantità di particolato catturata è tra i 5 e gli 8 g. La produzione di ossidi di azoto rimane dunque l'ultimo tema da affrontare rispetto all'eco-sostenibilità del Diesel e alla sua sopravvivenza come tecnologia principale nell'industria automobilistica. Continua su Motor1
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