martedì 3 aprile 2018
Le auto storiche più belle della Coppa Milano Sanremo
Le rievocazioni storiche sono una delle poche cose che riappacifica con l’automobile e ne fa riscoprire il suo lato più bello, quello dove l’emozione si fonde con la tecnica. Per una volta si può non pensare ai problemi dell’inquinamento, del parcheggio, dei costi eccetera e concentrarsi sulla bellezza delle vetture create quando ancora i computer non esistevano e i costi di produzione non erano un’ossessione. Tra le gare di questo tipo la più famosa è certamente la Milla Miglia, ma non è certo l’unica. La Coppa Milano Sanremo, per esempio, è stata una delle corse più antiche d’Italia, con la prima edizione che si è svolta più di un secolo fa, nel 1906. Durante lo scorso fine settimana, invece, si è tenuta la rievocazione storica numero dieci, riservata alle auto costruite tra il 1906 e il 1976, cioè il periodo in cui ogni anno si teneva la corsa originale. Continua su GQ
lunedì 2 aprile 2018
Il salvavita eCall diventa obbligatorio sui nuovi modelli. Ma quello pubblico è diverso dal privato
Dal 31 marzo 2018 tutte le auto di nuova omologazione dovranno avere di serie il sistema eCall, cioè la chiamata automatica d’emergenza. Lo stabilisce la disposizione UE 2015/758 che era stata approvata tre anni fa e che ora diventa operativa, dopo aver dato il tempo alle Case automobilistiche di prepararsi. L’eCall diventa obbligatorio, come detto, sui modelli di nuova omologazione (cioè appena presentati dai costruttori), e non di nuova immatricolazione (cioè non su quelli targati per la prima volta). Dal punto di vista tecnico il sistema è abbastanza semplice e ha un costo stimato, per il costruttore, di circa 100 euro. La eCall si attiva automaticamente quando i sensori dell’auto rilevano una decelerazione tale da essere causata da un incidente. In altre parole se si attivano i pretensionatori oppure gli airbag, parte la chiamata di emergenza. L’altro caso in cui la eCall si attiva è con l’intervento manuale del guidatore o di uno dei passeggeri dell’auto. Ma dopo che la chiamata parte, che cosa succede? La risposta è diversa a seconda di quale servizio sia installato nell’automobile. Sì, perché ci sono due tipi di servizio eCall, quello pubblico e quello fornito da terze parti (Tps). Continua su La Stampa
venerdì 30 marzo 2018
David Brown Speedback Silverstone, pura classe britannica
Poco meno di un anno fa vi avevamo raccontato della Mini Remastered prodotta dalla David Brown Automotive, una piccola factory inglese specializzata in quel genere di auto che viene definito come “classiche rimasterizzate”. Ovvero vetture che nell’aspetto esteriore sono identiche o molto simili alle originali, ma all’interno e sotto la scocca sono moderne al 100%, a livello di materiali, lavorazioni e tecnologie. Ovviamente si tratta di automobili prodotte in piccolissimi numeri e molto costosi – la Mini parte da 75.000 euro – ma si tratta di una nicchia che solletica la fantasia di tutti quegli appassionati particolarmente abbienti che non vogliono impazzire dietro una vera auto storica, ma nemmeno uniformarsi alle nuove auto di lusso fredde e iper tecnologiche. Oppure, al di là di tutto questo ragionamento, vogliono solo distinguersi. È a clienti del genere, dal gusto originale, che si rivolge la Speedback Silverstone Edition appena presentata al Salone di Ginevra. Continua su GQ
giovedì 29 marzo 2018
Citroen C3 Aircross, come se la cava sulla neve il Grip Control?
La Citroen C3 Aircross la conosciamo bene. Ve l'abbiamo già raccontata in diverse occasioni, dalla presentazione statica alla prova su strada vera e propria. Questa volta però, l'abbiamo provata in una situazione ancora diversa e molto particolare: sulla neve. Siamo partiti da Milano alla volta del Passo del Tonale (1.884 metri s.l.m.) dove le temperature sono ancora molto invernali e le piste pienamente innevate.Dopo quasi 200 chilometri di asfalto su strade di ogni genere – cittadine, extraurbane e autostrade – dove abbiamo apprezzato ancora una volta l'ottimo comfort della crossover compatta francese, siamo arrivati in montagna, accolti da un sole caldo e da un mare di neve. Come probabilmente già sapete sulla C3 Aircross, come del resto su molte altre auto del Gruppo PSA – è disponibile il Grip Control, sul cui funzionamento torneremo tra poco. Quello che magari invece non ricordate è che la C3 Aircross monta di serie pneumatici M+S, cosiddetti quattro stagioni, che hanno il disegno del battistrada invernale e la mescola estiva. Continua su Omniauto
mercoledì 28 marzo 2018
A quasi 25 anni dalla prima versione, la Toyota Rav4 rinasce per la quinta volta
La Toyota Rav4 fa parte di quel ristretto gruppo di Suv che ha inventato il concetto stesso di Suv, definendosi come “Recreational Active Vehicle with 4WD”. Nata come concept car nel 1989, è arrivata sul mercato nel 1994, battuta sul tempo praticamente solo dalla Suzuki Vitara (1988).
L’idea dei giapponesi era vincente già allora - creare un veicolo con discrete capacità in fuoristrada e con il comfort di una berlina - anche se ci sarebbero voluti altri dieci anni per sdoganare il Suv come auto per tutti, soprattutto in Europa. Gli americani invece l’hanno amata sin dall’inizio e nel 2017 la Rav4 è stata la Toyota più venduta negli Stati Uniti con un totale di oltre 400.000 unità. La prima versione era disponibile solo con un motore 2 litri a benzina, ma anche con una originale carrozzeria cabriolet soft-top e in una versione completamente elettrica, sviluppata praticamente solo per i mercati giapponese e californiano. Continua su La Stampa
L’idea dei giapponesi era vincente già allora - creare un veicolo con discrete capacità in fuoristrada e con il comfort di una berlina - anche se ci sarebbero voluti altri dieci anni per sdoganare il Suv come auto per tutti, soprattutto in Europa. Gli americani invece l’hanno amata sin dall’inizio e nel 2017 la Rav4 è stata la Toyota più venduta negli Stati Uniti con un totale di oltre 400.000 unità. La prima versione era disponibile solo con un motore 2 litri a benzina, ma anche con una originale carrozzeria cabriolet soft-top e in una versione completamente elettrica, sviluppata praticamente solo per i mercati giapponese e californiano. Continua su La Stampa
martedì 27 marzo 2018
Ecco la Rolls-Royce più veloce e folle del mondo
Ve la immaginate una Rolls-Royce che scatta da 0 a 200 km/h in 7 secondi? Se avete un po’ di memoria cinematografica, ricorderete di certo “Non c’è due senza quattro”, uno dei film più divertenti di Bud Spencer e Terence Hill, girato a Rio de Janeiro nel 1984. Quando i nostri eroi prendono il posto dei due fratelli Coimbra de la Coronilla (e Azevedo pure…) per proteggerli dai cattivi e scoprono di possedere una Rolls-Royce bianca, ordinano subito agli autisti di farla modificare. Et voilà, la Rolls-Royce riappare con delle fiamme dipinte sulla carrozzeria in stile hot rod e con una non meglio precisata modifica tecnica in grado di farla accelerare come una Bugatti Chiron. Ma questa era finzione. La Rolls che di cui invece parliamo oggi è vera, è in vendita in Norvegia a circa 113.000 dollari e la mente che l’ha creata non deve essere proprio ordinaria. In poche parole si tratta di un vero e proprio Dragster, costruito partendo da una Silver Shadow del 1974, un’auto che faceva del lusso, della silenziosità e del comfort i suoi valori principali. Continua su GQ
lunedì 26 marzo 2018
Ford Mustang Shelby GT500: verso i 700 CV e oltre
Nel cuore di ogni appassionato c’è un posto speciale per la Ford Mustang (è in arrivo il nuovo modello), inventrice e praticamente unica esponente della categoria delle pony car (da non confondere assolutamente con le muscle car). Che siate amanti delle supercar emiliane o preferiate le iper tecnologiche sportive giapponesi non importa, una piccola parte del vostro cuore batterà sempre per una Mustang. Ognuno ha le sue versioni preferite anche se è facile lasciarsi sedurre dai modelli cinematografici, come l’arcinota Eleanor di Fuori in 60 secondi (una Shelby GT500 del 1968) o la rediviva Shelby GT350 guidata da Steve McQueen in Bullitt, senza dimenticare ovviamente i modelli moderni. Ecco, a proposito di sigle, nella tradizionale nomenclatura della Ford Mustang i numeri sono molto importanti. Continua su Autoappassionati
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