martedì 6 febbraio 2018

Nuova Mercedes Classe A 2018, direttamente dal futuro

Più grande, più sicura e molto più tecnologica. Ecco tre aggettivi perfetti per descrivere la nuova generazione della Mercedes Classe A, che in attesa del rinnovamento delle concorrenti premium – Audi A3 e BMW Serie 1 su tutte – si pone senza ombra di dubbio come leader del segmento. Se sulla vecchia Classe A si poteva storcere il naso per il sistema di infotainment, l’inedito MBUX (Mercedes-Benz User Experiece) sgombra il campo da ogni dubbio, ornando la plancia con un doppio display disponibile in tre misure diverse, fino a 10,25 pollici . A un impatto visivo di primo livello corrisponde una lunga lista di software e funzioni, che vanno dalla connessione internet integrata, allo schermo finalmente touch, dalle comunicazioni car-to-x (attraverso cui l’auto si interfaccia con lo scenario circostante) all’head-up display e ai comandi vocali naturali. Basta dire “Hey Mercedes” per attivarli e comunicare anche semplici esigenze pronunciando frasi come “ho caldo” per attivare il climatizzatore. Continua su GQ

lunedì 5 febbraio 2018

C’è una moto elettrica nel futuro dell’Harley-Davidson

Di solito una Harley-Davidson prima si sente e poi si vede, grazie a quel suono inconfondibile (brevettato anni fa) che arriva all’orecchio anche da dietro una curva, prima che l’occhio veda la moto percorrerla. Nei prossimi anni, però, questa regola potrebbe anche cambiare in favore di una presenza su strada più silenziosa, perché a Milwaukee hanno deciso di produrre anche una moto elettrica. L’ufficialità è arrivata qualche giorno fa in una conferenza, dove peraltro sono stati annunciati tagli ai posti di lavoro e la chiusura di uno stabilimento. Il progetto che porterà alla nascita della moto elettrica si chiama LiveWire ed è partito quattro anni fa, ma per vedere la moto fatta e finita bisognerà aspettare un altro anno e mezzo. Per ora, dunque, le bocche sono cucite e non c’è alcuna informazione sul possibile nome di questa Harley elettrica. Quello che si sa riguarda l’autonomia, che dovrebbe raggiungere almeno i 100 km, e le prestazioni, con una accelerazione da zero 0 a 60 miglia orarie completata in 4 secondi, un tempo paragonabile a quello di buona parte delle moto stradali. Continua su La Stampa

domenica 4 febbraio 2018

Audi RS6 Nogaro Edition, una “giardinetta” da 320 km/h

Se la Audi RS 6 Nogaro Edition non è la station wagon più veloce del mondo è solo a causa della Brabus 850, una specie di mostro creato da uno dei più famosi tuner tedeschi, che definire auto di serie è un esercizio di dialettica. Non che questa serie speciale della “giardinetta” tedesca sia inferiore in termini di esclusività, ma facciamo un passo indietro. Per chi non la conoscesse, la RS 6 è un’icona della Casa di Ingolstadt. Una delle espressioni più alte della sportività e delle prestazioni intese alla maniera dell’Audi, che negli anni ha attraversato l’evoluzione tecnica del marchio, montando anche (in passato) un motore di derivazione Lamborghini. Continua su GQ

giovedì 1 febbraio 2018

Auto da record: 80 anni fa una Mercedes “volava” a 432,7 km/h

Se pensate che le auto d'epoca fabbricate nella prima metà del secolo scorso siano poco più che carrozze lente e impacciate, dovrete ricredervi, perché proprio in questi giorni ricorre l'ottantesimo anniversario del record di velocità stabilito da Rudolf Caracciola (tedesco di remote origini italiane) su strada aperta al pubblico pubblica. Caracciola era al volante della Mercedes-Benz W 125 a dodici cilindri progettata appositamente: un “mostro” da 5,6 litri di cilindrata, sovralimentato con un compressore Roots, che erogava oltre 900 Nm di coppia e oltre 730 CV. Con questo motore la W125 toccò i 432,7 km/h sul chilometro lanciato lungo l’autostrada tra Francoforte sul Meno e Darmstadt. Continua su La Stampa

mercoledì 31 gennaio 2018

Fiat 500, le 10 versioni speciali più strane

Oggi siamo abituati a considerare la Fiat 500 come una gamma di auto, composta dalla piccola berlina sulla breccia dell’onda dal 2007, dalla multispazio 500L e dalla crossover 500X, relegando il modello originale a un angolino della memoria. Ma la Nuova 500 – questo è il nome completo della versione prodotta tra il 1957 e il 1975 – oltre ad essere stato un pilastro della motorizzazione nazionale e ad essere diventata una delle icone dell’italianità del mondo, ha avuto anche tantissime versioni speciali, con una varietà che le auto attuali nemmeno si sognano. Alcune di queste sono famose e non è difficile vederle in giro, altre lo sono molto meno e se le ricordano solo gli appassionati di auto d’epoca. Eccovi dunque la nostra classifica delle 10 Fiat 500 speciali più particolari, da cui sono escluse a priori le Abarth e le Giannini, fin troppo famose e prodotte in grandi numeri per essere considerate speciali. Continua su GQ

martedì 30 gennaio 2018

Autostrade, prorogato lo sconto sui pedaggi del 30% per moto e scooter

Chi usa spesso la moto o lo scooter in autostrada potrà essere contento, perché lo sconto del 30% sul pedaggio autostradale per i mezzi a due ruote è stato prorogato fino al 30 giugno 2018. L’agevolazione, infatti, era terminata con la fine del 2017 e non era stata rinnovata automaticamente, trattandosi di una sperimentazione. Poi, finalmente, nei giorni scorsi l'Aiscat (l’associazione delle società concessionarie) e il ministero dei Trasporti hanno comunicato che la sperimentazione è di nuovo attiva a condizioni invariate e che per i transiti effettuati nelle prime settimane del mese di gennaio la riduzione, che potrebbe non essere calcolata nella prima fattura annuale, verrà comunque applicata a conguaglio nel ciclo di fatturazione successivo.  Continua su La Stampa

lunedì 29 gennaio 2018

Jeep Cherokee, col restyling è più matura


La Cherokee è uno dei modelli Jeep più famosi, un vero caso commerciale se si considera la seconda generazione, quella diventata un istant classic sin dal suo debutto nel 1984 e poi rimasta sulla breccia fino al 2001. La Cherokee attuale è altrettanto importante, perché nel 2013 è stata la prima vettura progettata per intero dal Gruppo FCA, pensata come un modello globale e sviluppata partendo da una “costola” dell’Alfa Romeo Giulietta. In questi giorni ha debuttato al Salone di Detroit il modello aggiornato, che ha in comune una motorizzazione inedita con un’altra Alfa, ovvero il 2 litri turbo benzina della Giulia, che in questa applicazione è stato depotenziato da 280 a 270 CV pur mantenendo la coppia massima di 400 Nm. Continua su  GQ