giovedì 1 febbraio 2018

Auto da record: 80 anni fa una Mercedes “volava” a 432,7 km/h

Se pensate che le auto d'epoca fabbricate nella prima metà del secolo scorso siano poco più che carrozze lente e impacciate, dovrete ricredervi, perché proprio in questi giorni ricorre l'ottantesimo anniversario del record di velocità stabilito da Rudolf Caracciola (tedesco di remote origini italiane) su strada aperta al pubblico pubblica. Caracciola era al volante della Mercedes-Benz W 125 a dodici cilindri progettata appositamente: un “mostro” da 5,6 litri di cilindrata, sovralimentato con un compressore Roots, che erogava oltre 900 Nm di coppia e oltre 730 CV. Con questo motore la W125 toccò i 432,7 km/h sul chilometro lanciato lungo l’autostrada tra Francoforte sul Meno e Darmstadt. Continua su La Stampa

mercoledì 31 gennaio 2018

Fiat 500, le 10 versioni speciali più strane

Oggi siamo abituati a considerare la Fiat 500 come una gamma di auto, composta dalla piccola berlina sulla breccia dell’onda dal 2007, dalla multispazio 500L e dalla crossover 500X, relegando il modello originale a un angolino della memoria. Ma la Nuova 500 – questo è il nome completo della versione prodotta tra il 1957 e il 1975 – oltre ad essere stato un pilastro della motorizzazione nazionale e ad essere diventata una delle icone dell’italianità del mondo, ha avuto anche tantissime versioni speciali, con una varietà che le auto attuali nemmeno si sognano. Alcune di queste sono famose e non è difficile vederle in giro, altre lo sono molto meno e se le ricordano solo gli appassionati di auto d’epoca. Eccovi dunque la nostra classifica delle 10 Fiat 500 speciali più particolari, da cui sono escluse a priori le Abarth e le Giannini, fin troppo famose e prodotte in grandi numeri per essere considerate speciali. Continua su GQ

martedì 30 gennaio 2018

Autostrade, prorogato lo sconto sui pedaggi del 30% per moto e scooter

Chi usa spesso la moto o lo scooter in autostrada potrà essere contento, perché lo sconto del 30% sul pedaggio autostradale per i mezzi a due ruote è stato prorogato fino al 30 giugno 2018. L’agevolazione, infatti, era terminata con la fine del 2017 e non era stata rinnovata automaticamente, trattandosi di una sperimentazione. Poi, finalmente, nei giorni scorsi l'Aiscat (l’associazione delle società concessionarie) e il ministero dei Trasporti hanno comunicato che la sperimentazione è di nuovo attiva a condizioni invariate e che per i transiti effettuati nelle prime settimane del mese di gennaio la riduzione, che potrebbe non essere calcolata nella prima fattura annuale, verrà comunque applicata a conguaglio nel ciclo di fatturazione successivo.  Continua su La Stampa

lunedì 29 gennaio 2018

Jeep Cherokee, col restyling è più matura


La Cherokee è uno dei modelli Jeep più famosi, un vero caso commerciale se si considera la seconda generazione, quella diventata un istant classic sin dal suo debutto nel 1984 e poi rimasta sulla breccia fino al 2001. La Cherokee attuale è altrettanto importante, perché nel 2013 è stata la prima vettura progettata per intero dal Gruppo FCA, pensata come un modello globale e sviluppata partendo da una “costola” dell’Alfa Romeo Giulietta. In questi giorni ha debuttato al Salone di Detroit il modello aggiornato, che ha in comune una motorizzazione inedita con un’altra Alfa, ovvero il 2 litri turbo benzina della Giulia, che in questa applicazione è stato depotenziato da 280 a 270 CV pur mantenendo la coppia massima di 400 Nm. Continua su  GQ

sabato 27 gennaio 2018

Volkswagen up! GTI, guidarla ti mette di buon umore

La Volkswagen up! come la conoscevamo fino ad oggi era una citycar apprezzata in tutta Europa, seconda nelle vendite 2017 solo alla coppia italiana formata dalle Fiat Panda e 500. Le cose sembrano destinate a cambiare con la neonata Volkswagen up! GTI, versione "pepata" che potrebbe lasciare un piccolo segno nella nobile famiglia Gran Turismo Injection. Vediamo perché. E' impossibile non riconoscere la up! GTI, da qualunque angolazione la si guardi. Davanti spicca la calandra con la griglia sportiva a nido d'ape, di lato si notano subito le bandelle sottoporta nere mentre dietro saltano subito all'occhio lo spoiler piuttosto pronunciato e il singolo terminale di scarico cromato. Rispetto alla Golf e alla Polo GTI qui la ricetta dell'understatement è stata messa da parte, probabilmente anche tenendo in considerazione il pubblico giovane a cui quest'auto è rivolta. Continua su Omniauto.

venerdì 26 gennaio 2018

Com’è nata la leggenda della Ford Mustang


Le mode passano ma i miti restano. Accade anche nell’industria automobilistica sebbene sia un privilegio ridotto a una manciata di modelli. Uno di questi è senza dubbio la Ford Mustang, icona del concetto di sportiva all’americana e longeva come poche altre. Proprio in questi giorni ricorre il cinquantennale del debutto nelle sale cinematografiche americane del film Bullitt, una delle pellicole che hanno resto Steve McQueen immortale e che hanno contribuito ad accrescere il fascino della Mustang. La Ford ovviamente non si è fatta sfuggire un’occasione così succulenta e ha presentato una versione speciale, coinvolgendo anche una bella ragazza bionda che risponde al nome di Molly McQueen, nipote del grande Steve. Ma… da dove e come nasce la leggenda della Mustang? Continua su GQ

giovedì 25 gennaio 2018

Lancia 037, il “Gruppo B” ruggisce ancora, anche nelle aste

Se c’è una categoria di auto capace di generare ancora il famoso “effetto wow” anche a 30 anni di distanza, questa è quella delle Gruppo B. Sebbene questo raggruppamento abbia avuto una vita brevissima - dal 1983 al 1986 - e le auto omologate con le sue specifiche siano poco più di una manciata, il suo regolamento tecnico ha dato vita ad alcuni “mostri” entrati istantaneamente nella leggenda e destinati a non muoversi più da lì. Sono l’Audi Quattro S1, la Ferrari 288 GTO, la Ford RS 200, la Lancia Delta S4, la Peugeot 208 T16 e la Porsche 959. Auto che hanno popolato i muri delle camerette e i sogni di milioni di adolescenti, con le loro linee eccessive e le prestazioni in grado di spaventare anche le Formula 1. Ma anche auto che si sono velocemente estinte dopo il terribile incidente in cui persero la vita Toivonen e Cresto. Continua su La Stampa