domenica 21 gennaio 2018

Venduta all’asta per 5,2 milioni di euro una rarissima Ferrari 340 America Competizione


Negli anni Cinquanta era possibile comprare un'auto stradale realmente derivata dalla Formula 1. Bastava avere la giusta quantità di denaro e rivolgersi a Enzo Ferrari, anche se si abitava negli Stati Uniti d'America. Oggi una di queste rarissime auto è stata battuta all'asta da Bonhams a Scottsdale per 5,2 milioni di euro, che se non è una cifra record per una Ferrari è comunque una quotazione da far venire i brividi. Continua su La Stampa

sabato 20 gennaio 2018

Audi A4 Avant g-tron, quando il metano diventa premium

È difficile pensare a un'Audi che non sia diesel e magari con la trazione quattro. Lo dicono i numeri, che poi sono il riflesso delle scelte degli automobilisti. Scelte spesso quasi forzate in quanto prive di alternative credibili, come invece può essere il metano. Si, perché a Ingolstadt sono tra i pochi a credere nel gas naturale e addirittura gli unici se si parla di premium. Per cui dopo la A3 g-tron è arrivata anche la A4 g-tron che qui vi raccontiamo in versione Avant. continua su Omniauto

venerdì 19 gennaio 2018

Fiat 500L 1.4 T-Jet GPL Lounge, la prova dei 50.000 km - VIDEO


La 500L la conosciamo tutti bene, è una delle Fiat di maggiore successo degli ultimi anni, un successo che va oltre i confini nazionali, considerando che delle 80/90.000 unità che vengono vendute in Europa ogni anno, solo due terzi sono acquistate in Italia.Fin dalle prime prove stampa e dall'inizio della sua carriera commerciale la 500L non ha mai mostrato difetti evidenti o problematiche particolari, insomma è una di quelle auto che si definisce “nata bene”. Ma come si comporta alla distanza? Le sue qualità permangono anche dopo tre anni di utilizzo e 50.000 km di percorrenza?

venerdì 15 aprile 2016

Mercedes S 500 Cabrio, un salotto volante en plein air


Quello delle cabriolet extra-lusso a quattro posti è un gruppo molto esclusivo, frequentato solo da pochi membri con il sangue blu. Sono marchi come Bentley, Maserati e Rolls-Royce, con prezzi che partono da poco meno di 200.000 euro e superano facilmente i 500.000. Ma ora, in questo club ristretto, è appena entrata anche Mercedes, con la Classe S Cabrio, una prima assoluta per la Casa di Stoccarda, che ha deciso di sedersi al tavolo da gioco dove la posta è più alta. Osservando la Classe S Cabrio la prima parola che viene in mente è "classica". Basta una frazione di secondo per capire che si tratta di una Mercedes e non solo per la grande stella sulla calandra. Le dimensioni appena superiori ai 5 metri e le proporzioni lasciano pochi dubbi. Questa "S" è un'auto che comunica la sua presenza in maniera assolutamente naturale e sa attirare gli sguardi di tutti, generalmente di approvazione, anche sul lungomare di Saint-Tropez, un luogo dove gli abitanti sono abituati a ogni genere di supercar. E la S Cabrio rientra a pieno in questa categoria, con il plus di poter accogliere quattro persone, con i due passeggeri posteriori nemmeno troppo sacrificati. Il passo di quasi tre metri aiuta molto, ma per alloggiare una capote (in tela) di queste dimensioni, si è dovuto comunque sacrificare il bagagliaio, che ha 250 o 350 litri di capienza a seconda dell'apertura o chiusura del tetto. A questo proposito, l'operazione si può compiere fino a 60 km/h in circa 20 secondi, ma la sua caratteristica più spettacolare è senza dubbio il livello di insonorizzazione una volta che viene chiusa: il silenzio è totale, i rumori provenienti dall'esterno perfettamente filtrati e si può conversare anche sussurrando, un'azione che viene facile in un abitacolo di questo livello. L'unica nota stonata è il sistema di infotainment, che nello scorrimento dei vari menu presenta un piccolo lag, una caratteristica che poco si addice a un'auto di questo livello e prezzo.

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giovedì 14 aprile 2016

Ferrari, il grande gioco della successione Felisa lascia, Marchionne è in pole


E’ tempo di cambiamenti in casa Ferrari, dove l’amministratore delegato Amedeo Felisa è prossimo a dare le dimissioni, dopo che questa settimana verrà nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione. Felisa, a cui si deve il successo dell’ultima generazione di vetture stradali e che era il braccio destro di Luca Cordero di Montezemolo, potrebbe rimanere membro del Consiglio ma assumendo un altro ruolo con meno responsabilità. Il suo posto al comando del Cavallino Rampante verrà preso, con tutta probabilità, da Sergio Marchionne, che è giàPresidente dell’azienda. Ovviamente non c’è nessuna confermaufficiale da parte di Ferrari e lo scenario potrebbe cambiare in dirittura di arrivo, visto che l’ultima parola spetta comunque alla famiglia Agnelli. Anche sui motivi che stanno dietro a questa decisione non ci sono certezze, ma sicuramente la separazione diFerrari da FCA e la nuova direzione impressa dal manager italo-canadese hanno il loro peso.

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mercoledì 13 aprile 2016

Le nove Fiat Croma dell'Avvocato, tutte V6 e “speciali”


Tra i tanti aneddoti e le stravaganze che hanno reso famoso Gianni Agnelli (qui la storia) c'è quella delle sue auto speciali, modelli costruiti dal Reparto Esperienze Fiat su sua precisa indicazione, modificando vetture già esistenti per esigenze particolari o, più semplicemente, per il desiderio di avere qualcosa di unico. Auto come la Lancia Delta Integrale cabriolet o la 131 Maremma shooting brake sono esempi perfetti, ma nella vita di tutti i giorni l'Avvocato torinese era solito preferire la Fiat Croma. La sua era quasi una fissazione, visto che l'ha usata come auto di servizio per 16 anni, preferendola anche alla Lancia Thema. Si narra che Agnelli apprezzasse molto la sua sobrietà e l'abitabilità, così come le prestazioni, tanto che tra il 1986 e il 2001 ebbe a disposizione ben nove Croma.

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martedì 12 aprile 2016

Chiave auto, ad un passo dall'estinzione?


Parlando di auto capita spesso di sentire la frase “la tecnologia è la stessa di 100 anni fa”. Molte volte si tratta di una forzatura ma in altre occasioni può assumere qualche significato. Alcuni componenti, infatti, se si esclude una minima evoluzione, sono rimasti gli stessi che nell'anteguerra. Pensiamo alla chiave di accensione per esempio. Che integri un telecomando, che sia con la parte metallica a scomparsa, che sia colorata o meno, resta sempre una chiave. Magari non va nemmeno toccata, perché l'auto ha l'accesso keyless, oppure non va inserita nel quadro, perché nella plancia c'è il pulsante di accensione. La sua presenza, però, è ancora necessaria, almeno fino alla fine del prossimo anno. Questo perché nel 2017 Volvo commercializzerà la prima auto che si può aprire con lo smartphone, quindi senza l'utilizzo della chiave. A fare tutto ci pensano un'app dedicata, un software installato a bordo e una connessione Bluetooth.

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