lunedì 21 marzo 2016

Nissan Juke-R 2.0, in pista con la GT-R travestita


Ho sempre adorato le cose folli e con poco senso logico, ovviamente nel senso più positivo del termine. Per questo la sola idea di salire su una piccola crossover trasformata in un un mostro mi eccita assai. L'auto in questione è la Juke-R 2.0, un curioso esperimento creato da Nissan, che ha pensato bene di infilare sotto la carrozzeria di una vettura tutto sommato tranquilla, l'intera meccanica di un bolide come la GT-R Nismo. Si, questa Juke, che costa circa 500.000 euro e che potete richiedere su ordinazione alla Casa giapponese, è una supercar travestita da automobile da famiglia. Sotto il cofano c'è il poderoso 3.8 V6 bi-turbo da 600 CV e 652 Nm di coppia, che invia la sua potenza sulle quattro ruote motrici per mezzo di un sistema a due differenziali a controllo elettronico. Lo schema è piuttosto semplice e privilegia le ruote posteriori, che ricevono dal 50 al 100% della coppia, mentre le anteriori non ricevono mai più del 50%. Ma come funziona, nello specifico, questo schema?

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venerdì 18 marzo 2016

Seat, tornano gli utili dopo sette anni addio “brutto anatroccolo” del gruppo Vw


Solo 6 milioni di euro. Ma il segno più davanti al numero fa la differenza quando si fanno i conti di una grande azienda ed è con questa cifra che la Seat è ritornata all’utile dopo ben sette anni. Era dal 2008, infatti, che la casa spagnola non chiudeva un bilancio in “nero”. I motivi di questo miglioramento sono sostanzialmente due, l’incremento delle vendite e una gamma con un margine lordo di contribuzione più elevato, traducibile in “vendiamo più auto e guadagniamo il 3,5% in più su ognuna”. Interessante è anche il fatturato di 8,3 miliardi di euro, che rappresenta il record assoluto di Seat ed è anche il doppio di quello del 2009. Tornando al bilancio finale, nel 2014 c’era stata ancora una perdita di 66 milioni, nonostante un incremento delle vendite sul 2013. L’aumento c’è stato anche nel 2015, tanto che Seat è tornata a vendere oltre 400.000 auto all’anno, cosa che non succedeva da prima della crisi (2007).

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giovedì 17 marzo 2016

Porsche, lo strano caso delle Cayman GT4 prima non ci sono poi costano il doppio


Che il mercato delle supercar sia diverso da tutto il resto è cosa nota. Rapporti personali che durano nel tempo, anteprime esclusive e riservate, eventi personalizzati e soprattutto un filo diretto con la direzione del concessionario e, a volte, anche con la casa madre. Quando sta per arrivare una nuova Ferrari, per esempio, i clienti migliori e più fedeli lo sanno già da diversi mesi prima e hanno la possibilità di vederla e prenotarla in anticipo rispetto a tutti gli altri. Quante volte, a proposito di uno di questi bolidi si legge “tutte già vendute”. Si tratta di una specie di Olimpo, insomma, in cui non è per niente facile inserirsi. In alcuni casi, però, la situazione può diventare spiacevole, soprattutto quando si tratta di modelli ricercati e specifici, ma dal prezzo non impossibile. Come la nuova Porsche Cayman GT4, cioè la versione “pronto pista” della sportiva a motore centrale di Zuffenhausen. In Italia costa circa 89.000 euro, mentre in Gran Bretagna occorrono 64.450 sterline per portarsela a casa, ma non è detto che basti avere i soldi per farlo.

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mercoledì 16 marzo 2016

La Ferrari 288 GTO e la Ford RS 200 si sfidano all’asta a suon di milioni


Negli ultimi anni le auto d’epoca si sono sempre più affermate come bene di lusso, con i concorsi di eleganza che hanno acquisito sempre più notorietà e le aste che sono diventate veri e propri campi di battaglia per collezionisti professionisti. Se siete tra questi probabilmente già saprete che il prossimo fine settimana su Amelia Island (Florida) si terrà la tradizionale asta organizzata da Sotheby’s, che una volta all’anno riunisce alcune tra le più rare e ricercate auto d’epoca, ma anche dei classici moderni (tipicamente supercar) dalla storia particolare. Una di queste è la Porsche 911 del 1997 (serie 993) in allestimento Turbo S, cioè una delle più potenti 911 raffreddate ad aria. Il modello è particolare perché è uno dei soli 183 costruiti a Zuffenhausen e esportati negli Stati Uniti e potrebbe avere un valore compreso tra i 400.000 e i 475.000 dollari. Il suo valore massimo è lo stesso da cui parte invece quello della Ford RS 200 Evolution (sotto), che potrebbe tranquillamente raggiungere anche i 675.000 dollari.

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martedì 15 marzo 2016

Opel Astra Sports Tourer, lo spazio sposa la tecnologia


PORTO - Quando un modello è stato appena insignito del premio Auto dell'anno e vanta una tradizione di successo commerciale, le aspettative sono molto alte. Nel caso della Opel Astra Sports Tourer, però, non c'è rischio di rimanere delusi, giacché la base di partenza della berlina a cinque porte è già molto buona. Già disponibile in concessionaria, la station wagon di Russelsheim ha un prezzo di listino che parte da 18.600 euro; le motorizzazioni previste sono otto, quattro a benzina e altrettante diesel. Le prime spaziano dal 1.4 aspirato da 100 CV al 1.6 Turbo da 200 CV, passando per i 105 CV del 1.0 3 cilindri Turbo e per i 150 CV del 1.4 Turbo, mentre le seconde sono accumunate dalla cilindrata di 1.6 litri. Il 4 cilindri a gasolio 'made in Torino' è declinato su quattro livelli di potenza - 95, 110, 136 e 160 CV - con l'ultimo che la ottiene grazie a una doppia turbina sequenziale. In questo modo la coppia di 350 Nm è disponibile su un arco di giri molto ampio, da 1.500 fino a 3.500 giri e i consumi risultano del 20% migliori rispetto al vecchio 2.0 CDTi di cui, di fatto, ha preso il posto. Ed è proprio il nuovo Bi-Turbo il protagonista della prova stampa internazionale che Opel ha organizzato in Portogallo, nell'entroterra adiacente a Porto. Sulle tortuose strade portoghesi la station wagon tedesca ha mostrato tutte le sue qualità stradali, con una spinta sempre pronta e talmente corposa da permettere di usare una marcia in più del solito, anche in salita, una qualità che i viaggiatori apprezzeranno molto.

lunedì 14 marzo 2016

Volkswagen USA, si dimette Michael Horn


Sono passati sei mesi dall'inizio del Dieselgate e il Gruppo Volkswagen sta aspettando di ricevere l'approvazione dalle autorità americane circa gli interventi da effettuare sulle auto dotate del "defeat device". Durante questa attesa, però, non potrà più contare sulla guida di Michael Horn, perché il CEO del Volkswagen Group of America, ha rassegnato ieri le sue dimissioni, con effetto immediato, dopo aver raggiunto con l'azienda un accordo consensuale per seguire nuovi progetti personali. Il suo posto sarà preso, ad interim, da Hinrich Woebcken che il prossimo 1° di aprile diventerà il responsabile di tutto il Nord America presso la Casa madre, in Germania. Horn lascia la Volkswagen dopo 25 anni, provocando il rammarico di tutta la rete dei dealer, che lo ha definito come il miglior capo mai avuto. L'associazione nazionale dei concessionari Volkswagen, infatti, ha diramato un comunicato stampa esprimendo dispiacere e alcune perplessità circa il cambio al vertice.

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venerdì 11 marzo 2016

Guida autonoma, Ford brevetta il cinema di bordo per intrattenere i passeggeri


Se l’auto guida da sola e non è richiesto alcun intervento umano, si rischia financo di annoiarsi. Allora si può leggere un libro, sfogliare un giornale o fare “scrolling” con lo smartphone, ma sono tutte attività che si possono già fare con l’auto ferma, nel senso che sono comunque vincolate alle forme dell’abitacolo e alla presenza dei comandi. Ma, dal momento che l’auto guida da sola, perché non pensare in grande e installare uno schermo cinematografico per vedere unfilm da soli o con gli amici? Se pensate che sia fantascienza vi sbagliate, perché sebbene l’auto che guida da sola debba ancora iniziare a diffondersi nelle nostre vite, le case automobilistichestanno già pensando al passo successivo.

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