mercoledì 9 marzo 2016
Milano AutoClassica, dal 18 al 20 marzo appuntamento con le storiche
L’edizione 2016 di Milano AutoClassica si annuncia ricca di contenuti, con anteprime esclusive per il mercato italiano e la partecipazione di 14 marchi automobilistici: Abarth, Alfa Romeo, Aston Martin, Bentley, Fiat, Infiniti, Jaguar, Jeep, Lamborghini, Lotus, Maserati, McLaren, Mercedes-Benz e Porsche. Da venerdì 18 a domenica 20 marzo in Fiera Milano, su una oltre 50.000 metri quadri ci saranno oltre 1.500 auto e più di 350 espositori con le aree dedicate ai ricambi originali e l’ampio mercato dei privati, un circuito esterno per le gare e le esibizioni, ma anche i test drive e un programma di iniziative ed eventi speciali, conferenze e anteprime internazionali. La Classic Circuit Arena ospiterà la seconda edizione dell’Historic Rally Milano AutoClassica, gara per vetture rally storiche che si sfideranno sul tracciato in asfalto lungo 1,4 km, appositamente predisposto e allestito. Confermata la presenza della mitica Lancia Stratos di Febis, ma anche della la Talbot Lotus protagonista del Campionato Italiano Rally Auto Storiche con Federico Ormezzano.
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martedì 8 marzo 2016
Tesla Supercharger, la ricarica rapida è l’assicurazione sul futuro di Elon Musk
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lunedì 7 marzo 2016
Ginevra segna la fine delle "specialità": ogni marchio vuole fare tutto
Una volta i ruoli delle Case automobilistiche erano ben definiti. C'era chi faceva modelli di lusso, chi quelli sportivi, altri ancora le auto popolari e qualcuno i fuoristrada. Queste definizioni rigide e schematiche sono già crollate da un po' di tempo, ma negli ultimi anni e in particolare al Salone di Ginevra a un vero e proprio rimescolamento dei segmenti e dei marchi. I motivi sono molteplici, ma senza dubbio si possono individuare i principali nel cambiamento dei gusti degli automobilisti, nella crescita dell'importanza dei componentisti e nella condivisione della conoscenza tecnica, anche tra Case stesse. Oggi, qualsiasi Casa che possa investire è in grado di creare praticamente qualsiasi auto voglia, a parte eccezioni che riguardano gli estremi del mercato. Ricreare le stesse prestazioni di una Ferrari o il lusso di una Rolls-Royce non è cosa per tutti, ma se ci pensate bene, quanto tempo ci ha messo la McLaren ad arrivare al livello dove si trova ora e la Volkswagen Phaeton, successi di mercato a parte, quanto ha da invidiare alla limousine britannica?
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sabato 5 marzo 2016
Salone di Ginevra, con la crossover C-HR Toyota dice basta alle auto noiose
Se l’azienda più grande del mondo ha raggiunto questa dimensione vendendo auto noiose e ne è anche consapevole, per i concorrenti si annunciano tempi duri. Nel settore automobilistico l’autocritica è merce rara e mai casuale, per questo la frase “Basta con le Toyota noiose”, pronunciata al Salone di Ginevra dal responsabile delle vendite e del marketing europeo Karl Schlicht, ha un valore da non trascurare. Il manager tedesco l’ha pronunciata durante la presentazione della C-HR, una crossover di medie dimensioni che ha il compito di iniziare questa inversione di tendenza. E’ realizzata sulla stessa piattaforma modulare TNGA della Prius, che permette grande flessibilità sia nell’estetica che nella meccanica. E la C-HR ne è la dimostrazione più lampante, perché il suo design si discosta abbastanza dall’impostazione quasi “schizofrenica” dell’ibrida per eccellenza.
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venerdì 4 marzo 2016
Ginevra: FCA torna a sfornare auto, senza Lancia
Nell'angolo del padiglione 5 del Salone di Ginevra 2016 c'è un'assenza importante, quella del marchio Lancia che FCA ha deciso di non portare in Svizzera, ma nessuno ne ha sentito la mancanza. Il motivo è che intorno allo spazio lasciato dal marchio torinese ci sono così tante novità del Gruppo italo-americano che si fa fatica a trovare paragoni nelle edizioni degli ultimi anni. La prima è probabilmente quella che scalda di più il cuore agli appassionati e vista dal vero fa un effetto molto più bello che in foto. Sto parlando della Abarth 124 Spider, un'auto che solo pochi anni fa sarebbe stata impossibile da immaginare con i colori del marchio dello Scorpione e che è stata resa possibile da una proficua collaborazione con i giapponesi di Mazda. Quando poi nella scheda tecnica si scoprono il differenziale autobloccante meccanico e i controlli elettronici totalmente disinseribili, il sorriso si impossessa del volto.
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Ford a Ginevra, tra modelli sportivi e voglia di premium
Dopo aver aperto il 2016 all’insegna della Focus RS, cioè la compatta sportiva che ha riposizionato l’asticella della categoria, Ford si è presentata al Salone di Ginevra con novità meno roboanti ma altrettanto importanti. Rimanendo in tema “Performance” – come a Dearborn hanno deciso di chiamare la divisione sportiva – c’è stato il debutto della Fiesta ST 200 (foto sotto) ovvero la versione aggiornata della Street Technologies precedente da 182 CV. Le modifiche sono minime, ma l’aumento del 10% della potenza e del 20% della coppia ha aggiunto nuova linfa al 4 cilindri 1.6 turbo, che ora ha 200 CV e 290 Nm. Numeri che si traducono in 226 km/h e in 6,7 secondi per raggiungere i 100 km/h da fermo, anche grazie all’overboost che regala altri 15 CV, ma solo per 15 secondi. Gli altri aggiornamenti riguardano le colorazioni e i rivestimenti, inclusi quelli dei sedili sportivi Recaro, quanto basta, insomma, per mantenere sulla cresta dell’onda quella che nel 2015 è stata la piccola più venduta in Europa.
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giovedì 3 marzo 2016
Opel Ampera-e, l’auto elettrica “democratica”
Le operazioni di re-badge non sempre hanno successo, ma prendere una Chevrolet Bolt e trasformarla in una Opel era un’occasione troppo ghiotta per lasciarsela scappare. Cambiare stemma a un’auto per venderla con una marca diversa, infatti, ha più senso se la vettura di partenza non è mai stata vista nel mercato di destinazione. Così, nell’ambito della galassia General Motors, la prima auto elettrica “popolare” pensata per il mercato interno degli Stati Uniti ha ricevuto il logo Opel sul muso ed è diventata Ampera-e, per sbarcare in quell’Europa dove la lotta alle emissioni di CO2 ha bisogno degli “zero” delle auto a batteria. Il nome Ampera-e è tutto un programma, perché riprende quello della elettrica range-extender Ampera (il motore termico serve solo per caricare la batteria che alimenta quello elettrico) che è stata Auto dell’anno nel 2012, senza però poi avere particolare fortuna commerciale.
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