giovedì 11 febbraio 2016
Ecco l’auto che si ricarica come un telefonino. La nuova frontiera del noleggio a lungo termine
Se il possesso non fa per voi, così come l’auto di proprietà, da oggi c’è una nuova soluzione che si aggiunge alle tante già disponibili. Si chiama Ricaricar ed è un noleggio a lungo termine “evoluto” o al limite una sorta di car sharing a tempo determinato. Con il secondo, a dire il vero, condivide solo parte del concetto di “pay per use”, che viene realizzato con un schema di ricariche innovativo, che però è anche ciò che lo differenzia dai noleggi a lungo termine classici. Ma siccome un esempio vale più di mille parole, basta fare due conti per capire il reale funzionamento. Innanzitutto il contratto è di 36 mesi e include praticamente tutto, tranne la benzina (che nel car sharing è inclusa); il cliente non si deve preoccupare di nulla se non, appunto, di fare rifornimento. Tutte le incombenze burocratiche e di manutenzione sono a carico di ALD Automotive – la società che ha creato Ricaricar – e al guidatore resta solo da controllare i chilometri che percorre.
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mercoledì 10 febbraio 2016
Il V10 della Viper nasceva da un pick-up
Le auto particolari, strane, a volte anche un po' folli, sono sempre esistite, sin dalla fine dell'Ottocento, quando le prime carrozze perdevano i cavalli (quelli a quattro zampe e con la coda) in favore di motori di ogni tipo. Ogni epoca ha avuto le sue, coerenti con le mode del momento, ma poi ci sono le “perle”, cioè quelle automobili che nascono senza alcun motivo preciso o reale connessione con la realtà, confrontandosi solo con sé stesse e sapendo che saranno poi le altre concorrenti a misurarsi con loro. Una di queste è, senza ombra di dubbio, la Dodge Viper (qui la sua ultima versione), che nella sua versione originale del 1989 era una specie di follia ingegneristica su quattro ruote.
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martedì 9 febbraio 2016
Ferrari GTC4Lusso, torna la quattro posti a quattro ruote motrici (e sterzanti)
La Ferrari presenterà un nuovo modello al Salone di Ginevra di inizio marzo e le notizie più interessanti sono sostanzialmente due: prosegue la politica del ritorno ai nomi “classici”, dopo le ultime fantasiose sigle dell’ultima era Montezemolo, e prosegue anche l’investimento sulla trazione integrale. La GTC4Lusso, infatti, altro non è che il corposo aggiornamento della FF (Ferrari Four), la “shooting brake” a quattro posti uscita nel 2011. La sigla che la definisce è un insieme di citazioni storiche di altri modelli, mentre la novità tecnica principale è l’adozione di un inedito sistema a quattro ruote sterzanti chiamato 4RM-S, che dovrebbe aumentare l’agilità alle basse velocità e la stabilità alle alte. Questo sistema lavora insieme alla trazione integrale aggiornato (4RM Evo), che permette di imbrigliare i 690 CV (30 in più rispetto alla FF) a 8.000 giri e i 697 Nm di coppia (10 in più della FF) a 5.750 giri del 6.3 V12 aspirato anche sulle superfici più scivolose. Intendiamoci, questa Ferrari non è certo adatta al fuoristrada, ma si può andare a sciare a Madonna di Campiglio (quasi) senza pensieri.
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lunedì 8 febbraio 2016
“Con Suzuki non si pattina!”, parola di Carolina Kostner
“Con Suzuki non si pattina!”. E' questo lo slogan dello spot televisivo che rappresenta la partnership tra la Casa giapponese e la campionessa di pattinaggio artistico su ghiaccio Carolina Kostner. Dopo il rinnovo con la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio per la stagione agonistica 2015/2016, Suzuki Italia ha infatti ampliato il suo impegno nello sport sostenendo l'atleta del Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre. Questo perché l'atleta altoatesina e Suzuki condividono la determinazione nel raggiungere i propri obiettivi, che sono rispettivamente il ritorno ai massimi livelli del pattinaggio (Carolina Kostner tornerà alle gare a settembre 2016) e la prosecuzione nei successi commerciali registrati in Europa, con le vendite che dovranno crescere del 50% nei prossimi quattro anni, fino a raggiungere la soglia dei 300.000 esemplari. Un risultato che sarà possibile grazie all’introduzione di almeno un nuovo modello all’anno fino al 2019 nei segmenti A, B e C, cioè quelli di maggiore sviluppo in Europa.
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venerdì 5 febbraio 2016
Opel Mokka X, al Salone di Ginevra arriva il restyling di mezza vita
La Opel Mokka è una di quelle auto che ogni Casa automobilistica vorrebbe avere, perché capace di fare buoni numeri di mercato anche in un periodo di crisi. La piccola Suv, infatti, ha “tirato la carretta” nel 2012 e nel 2013, cioè i due anni peggiori della storia moderna della Casa di Rüsselsheim, che poi ha iniziato a riprendersi dal 2014 con l’arrivo di nuovi modelli come la Adam, la Karl, la Corsa e infine la nuova Astra. A quattro anni dal debutto e dopo oltre 500.000 esemplari venduti, però, anche la Mokka ha bisogno di una rinfrescata e il prossimo Salone di Ginevra sarà l’occasione per dargliela, a partire dal nome. La Mokka, infatti, diventerà “X”, inaugurando una nuova nomenclatura che contraddistinguerà tutti i Suv Opel. Lo stile è diventato più elegante e più adulto, ricevendo alcuni stilemi della nuova Astra, dalla quale ci sarà anche un grande travaso tecnologico. Il sistema di infotainment Intellilink, i display touch da 7 o 8 pollici, i servizi connessi di assistenza OnStar e l’Opel Eye (con tutti i suoi dispositivi di assistenza alla guida) saranno le novità principali.
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giovedì 4 febbraio 2016
Fiat Tipo hatchback, sfugge l'immagine del brevetto del posteriore
Al prossimo Salone di Ginevra Fiat presenterà la versione a 5 porte e 2 volumi della Tipo, cioè l'auto che rappresenta il ritorno del marchio del Lingotto nel segmento C più tradizionale, dopo l'abbandono della Bravo. Questo perché già la Tipo attuale, più per prezzo che per dimensioni, si posiziona già nel settore delle compatte, ma lo fa con una tipologia di carrozzeria che in Italia non è mai stata molto apprezzata, almeno non da 30 anni a questa parte. Ad ogni modo, della Tipo hatchback si sa praticamente tutto, le foto spia girano già da diverso tempo e, inoltre, noi di OmniAuto.it vi abbiamo già proposto il nostro rendering esclusivo. Oggi, invece, si aggiunge un ulteriore tassello al puzzle della nuova Tipo e si tratta del disegno di un brevetto che circola in rete.
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mercoledì 3 febbraio 2016
Ruota di scorta questa sconosciuta, ormai non la usa più nessuno
State guidando tranquillamente la vostra auto, magari in un raro momento privo (o quasi) di traffico, godendovi il paesaggio e ascoltando un po' di musica, quando all'improvviso qualche cosa interrompe l'idillio tra voi e il mezzo meccanico. Lo sterzo si fa pesante, il rumore di rotolamento aumenta e l'auto tira da una parte. Caspita! Come è successo al 60% degli automobilisti almeno una volta in quattro anni (dati Bridgestone), avete bucato e a meno che la vostra vettura non sia dotata di pneumatici “runflat” - in grado cioè di percorrere un certo numero di chilometri anche se bucati (ecco come funzionano i Driveguard di Bridgestone) – dovete accostare e fare qualcosa. Già, ma che cosa? Perché insieme al comando dell'aria, ai paraspruzzi e alla gommina per la messa a terra contro i fulmini, la ruota di scorta è un'altra di quelle cose che sono quasi scomparse dalle automobili, entrando di diritto a far pare della storia delle quattro ruote.
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