venerdì 11 dicembre 2015
Renault a COP21, sviluppo elettrico dipende dai Governi
PARIGI - "Lo sviluppo della mobilità elettrica non passa solo dalla creazione di nuovi modelli, ma da quanto i governi vogliono sostenerla" è questo l'aspetto che Eric Feunteun, Responsabile Veicoli Elettrici Renault, ritiene più importante rispetto al futuro della mobilità elettrica di cui ha parlato durante una tavola rotonda con la stampa internazionale, in occasione della COP21, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si sta svolgendo a Parigi. L'Alleanza Renault-Nissan finora ha investito più di 4 miliardi di dollari nella produzione di sei veicoli elettrici (quattro Renault e due Nissan), vendendone circa 280.000; la priorità dell'Allenza per il futuro è quella di espandersi fuori dall'Europa.
- IL RUOLO DEI GOVERNI - "In Europa abbiamo nazioni, come la Norvegia, dove una nuova auto su due è elettrica e altre dove il mercato è così piccolo che quasi non esiste - ha spiegato Feunteun - ma la mobilità elettrica va considerata come un ecosistema, che necessita di sei fattori per crescere, tutti di uguale importanza: le automobili, le stazioni di ricarica privata, le stazioni di ricarica pubblica, gli incentivi, le agevolazioni su parcheggio e circolazione, il buon esempio delle istituzioni e delle grandi aziende". Secondo Feunteun, infatti, in Italia il mercato elettrico non decolla perché, non viene spinto sufficientemente dal Governo. - AUTONOMIA E STAZIONI DI RICARICA - "Il tema dell'autonomia è fondamentale per la mobilità elettrica - ha aggiunto, Philippe Schulz Responsabile Strategia e Sviluppo Veicoli Elettrici Renault, durante la stessa tavola rotonda - ci sono due modi per aumentarla, avere batterie con più capacità, che arriveranno entro il 2020 con prestazioni doppie rispetto a quelle attuali, oppure una rete di ricarica più capillare".
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giovedì 10 dicembre 2015
Citroën E-Méhari, ritorna la “spiaggina”, però adesso è elettrica
Nelle località di mare se ne vede ancora qualcuna, ma non è raro trovarla nemmeno in città, dove qualche hippy nostalgico la utilizza ancora. La Citroën Méhari – prodotta per 21 anni sulla base meccanica della Dyane – è stata uno dei simboli di un’epoca e come tale è finita nello scaffale dei ricordi. Oggi, tuttavia, il suo nome torna d’attualità, sebbene preceduto da una “E” che spiega molto, se non tutto, della sua rinascita. La Citroën E-Méhari è una vettura 100% elettrica, con carrozzeria cabriolet a 4 posti (leggermente rialzata) e uno stile sbarazzino. La Casa francese l’ha realizzata in collaborazione con il gruppo Bolloré, le cui auto elettriche del car sharing Autolib popolano Parigi già da quattro anni. Con la Bluesummer condivide la tecnologia delle batterie e del motore e parte della carrozzeria, mentre il frontale è firmato Citroën e rimanda parzialmente a quello della concept C4 Cactus M presentata allo scorso Salone di Francoforte. Pur non avendo avuto un seguito commerciale, le sue linee hanno ispirato in parte quelle di questa E-Méhari.
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mercoledì 9 dicembre 2015
Audi, BMW e Daimler completano l'acquisizione delle mappe HERE
Se volete un esempio di come si gestisce nel peggiore dei modi una multinazionale e di come portarla al fallimento, studiate il caso della Nokia. Se invece ne volete uno di come si sfrutta al meglio un'opportunità di mercato, garantendosi la serenità per una certa parte di futuro, allora citofonate ad Audi, BMW e Daimler (cioè Mercedes). Le tre case tedesche, che da sole si spartisono oltre la metà del mercato premium globale, hanno infatti completato l'acquisizione di Here, ovvero la divisione dell'azienda finlandese che si occupa delle mappe per navigatori e nello specifico di quelle per automobili. L'operazione era già stata annunciata la scorsa estate, ma ora è stata completata anche se per formalizzare tutti i dettagli ci vorrà ancora qualche mese.
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lunedì 7 dicembre 2015
Star Wars, FCA lancia una campagna di spot in tutto il mondo
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venerdì 4 dicembre 2015
Nuova Opel Astra, sicurezza e tecnologia sono le sue armi
Su tutti gli spot che passano in televisione quasi la metà riguardano le auto e, bisogna dirlo, raramente ce n'è qualcuno che rimane in mente. I temi su cui si fa leva sono più o meno sempre gli stessi e alla fine si cerca di attrarre il cliente con il prezzo finale. Per la nuova Opel Astra, invece, è stata scelta una formula un po' diversa, quella di puntare sui contenuti e in particolare sull'equipaggiamento di sicurezza, che per un'auto della sua categoria è ragguardevole. Ovviamente non tutto è di serie, ma la composizione degli allestimenti e i prezzi degli optional rendono la scelta di questi equipaggiamenti alla portata di molti. Infatti, è anche per questo motivo che l'Astra ha ottenuto cinque stelle nel crash test Euro NCAP (qui tutti i dettagli su com'è andata anche alle altre), che ha ritenuto plausibile il fatto che la maggior parte delle auto vendute avranno questi dispositivi a bordo.
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giovedì 3 dicembre 2015
Guida senza patente, il Governo vuole depenalizzare la sanzione per i recidivi. Asaps: “Segnale preoccupante”
Mentre l’omicidio stradale è prossimo a diventare un reato a sé stante, lo schema di decreto legislativo approvato dal Governo si appresta a depenalizzare la guida senza patente, sostituendo la reclusione per un anno per i recidivi con una multa più aspra. Una mano dà e l’altra toglie, insomma, nel più classico dei siparietti all’italiana. Se il provvedimento avrà il via ibera definitivo, andrà modificato l’articolo 116 del Codice della Strada che recita: “chiunque conduce veicoli senza aver conseguito la corrispondente patente di guida è punito con l’ammenda da 2.257 euro a 9.032 euro; la stessa sanzione si applica ai conducenti che guidano senza patente perché revocata o non rinnovata per mancanza dei requisiti fisici e psichici. Nell’ipotesi di recidiva nel biennio si applica altresì la pena dell’arresto fino a un anno”. Sarà proprio quest’ultima frase a cambiare, cioè la fattispecie della recidiva entro i due anni, che porterà a una multa da 5.000 a 30.000 euro.
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mercoledì 2 dicembre 2015
Catene da neve, quanto costano e come si scelgono
Come ogni anno, dal 15 novembre sono scattati, in moltissime zone d'Italia, tutti gli obblighi di circolazione con pneumatici invernali o catene da neve a bordo. Scegliere tra gli uni o le altri è una questione complessa, in cui entrano diversi fattori e a cui abbiamo dedicato l'articolo di approfondimento "Cosa conviene e quando". Se dopo averlo letto avete scelto di affidarvi alle catene da tenere sempre pronte nel bagagliaio, allora vi consigliamo di prestare attenzione a questo articolo e magari tenerlo tra i preferiti, perché potrà sempre tornarvi utile. Con la sicurezza stradale, infatti, non si scherza e la presenza di neve o ghiaccio può essere un fattore scatenante di molti incidenti. E sebbene la gran parte avvengano a bassa velocità, senza infortuni, i danni che si possono procurare sono sempre grandi e costosi. Per questo motivo guidare sulla neve richiede grandi attenzioni e le catene devono essere installate al momento giusto.
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