lunedì 9 novembre 2015

Kia Picanto, il passepartout per la città


MILANO – Di tutti i modelli che compongono la gamma Kia, la Picanto é stata la più nota al pubblico per diverso tempo e solo nell'ultimo biennio è stata raggiunta da altre vetture di successo come la Rio e la Sportage. Per questo, l'arrivo della versione aggiornata – già disponibile sul mercato a partire da 10.500 euro che diventano 8.950 con la promozione di lancio – rappresenta un momento importante per Kia, considerato anche il mercato italiano in ripresa e il peso del segmento A (quello delle citycar) che, seppure in lieve calo, vale ancora circa il 18% delle vendite totali “Pensiamo di chiudere il 2015 vendendo 38.000 auto in Italia – ha commentato Paolo Bitti, ad di Kia Motors Italia, durante la presentazione stampa a Milano – che significa un miglioramento del 16% rispetto allo scorso anno e un'ulteriore tappa di avvicinamento al nostro obiettivo per il 2018, cioè il raggiungimento di una quota sul mercato italiano del 3%”. Il trend del marchio coreano in Italia quindi, segue quello positivo dell'Europa e del resto del mondo, visto che quest'anno Kia supererà per la prima volta i 3 milioni di esemplari venduti. La piccola Picanto, quindi, è chiamata a confermare il suo importante contributo, reso possibile anche dagli ottimi risultati della versione GPL, che nel 2014 è stata scelta da ben il 42% dei clienti che, in generale, ne hanno apprezzato soprattutto il design, seguito dal prezzo d'acquisto e, a pari merito, dai costi di manutenzione e dai consumi contenuti.

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venerdì 6 novembre 2015

Airbag difettosi Takata, 200 milioni di multa. Honda, Mazda revocano forniture


L’airbag scoppia all’improvviso, senza motivo, il guidatore perde il controllo dell’auto e va fuori strada. Così sono morte otto persone negli Stati Uniti e molte altre sono state ferite. La colpa è degli airbag Takata – il componentista giapponese che ha circa il 20% del mercato – e del loro gas propellente al nitrato d’ammonio che si deteriora e gonfia il “cuscino salvavita” in maniera del tutto arbitraria. Il problema è noto da anni, ma le proporzioni si sono ingigantite solo negli ultimi mesi, portando all’attivazione di un richiamo che interessa 34 milioni di veicoli e che non si concluderà prima della fine del 2017. Ma, attualmente il problema più grande della Takata non è questo e nemmeno la multa da 200 milioni di dollari – 70 milioni di ammenda e 130 milioni con la “condizionale” che si attiva qualora l’azienda non rispetti gli obblighi e le norme americane – inflittale dalla NHTSA, bensì l’obbligo di provare sul lungo termine (il 2019) che il nitrato d’ammonio è un gas propellente sicuro. In attesa di questo chiarimento, sia Honda sia Mazda hanno sospeso le forniture, e pure Mitsubishi e Subaru hanno detto che ci stanno pensando.

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giovedì 5 novembre 2015

Rapporto Aci-Istat, nel 2014 rallenta il calo delle morti su strada, 3.381 decessi


Chi va in bici per strada, in Italia, rischia la vita il doppio di chi va in macchina e chi va a piedi addirittura il quadruplo. Il venerdì, giorno di inizio del fine-settimana, di grandi stress e code interminabili, è il giorno in cui facciamo più incidenti, ma la domenica, quando prende l’auto anche chi è meno abituato a guidare, avvengono quelli più gravi. Le strade più pericolose sono quelle extra-urbane, perché ci sono pochi incidenti (34 mila) ma si muore quasi come in città (più di 130.000 incidenti, ma i decessi sono in aumento del 5,4% a 1.505 morti). È questo, in estrema sintesi, il quadro dipinto dall’ultimo rapporto Aci-Istat. La tendenza generale dice che, dopo diversi anni di riduzioni consistenti, nel 2014 il numero di morti causati da incidente stradale è sceso solo dello 0,6% (3.381 contro i 3.401 decessi del 2013). Un trend che si è già invertito nei primi 6 mesi del 2015, in cui sono morte venti persone in più che durante lo stesso periodo dello scorso anno, come confermato dalla Polizia di Stato.

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mercoledì 4 novembre 2015

Motor Show di Bologna, l'edizione 2015 rischia di saltare


Il funerale non è ancora iniziato, ma l'edizione 2015 del Motor Show di Bologna ha già un piede nella fossa. A poco più di un mese dalla data prevista per l'inizio (5 dicembre), tutto tace e anche navigando sul sito ufficiale il silenzio è tremendo: non ci sono informazioni, orari, prezzi dei biglietti, lista degli espositori e via dicendo, insomma, tutte quelle cose che solitamente descrivono un Salone dell'auto. Ma la conferma dell'annullamento dell'edizione 2015 è arrivata ieri da Duccio Campagnoli, presidente di Bologna Fiere “Nei prossimi giorni presenteremo il nuovo format – ha dichiarato Campagnoli a Radio Città del Capo - e stiamo pensando se sia utile farlo nell'anno in cui abbiamo il riconoscimento internazionale dell'OICA (l'organizzazione internazionale delle Case auto, ndr) cioè il 2016”. Tradotto in parole povere, vuol dire che quest'anno non se ne fa nulla.

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martedì 3 novembre 2015

Dacia Duster, ecco la serie limitata Urban Explorer

MILANO - Il successo di Dacia è inarrestabile, le vendite del marchio rumeno controllato da Renault sono cresciute ininterrottamente in tutti i 10 anni dalla sua rinascita. Anche in Italia, dove nell'ultimo semestre il mercato ha segnato un +15%, Dacia ha registrato un +20% e il SUV compatto Duster rimane sempre il suo veicolo di maggior successo, visto che pesa per il 46% delle vendite totali, seguito dalla Sandero con il 36%. Per questo, la Duster si rinnova per il nuovo anno con l'arrivo del model year 2016 e della serie limitata Urban Expoler, già disponibile con i motori 1.6 115 CV e 1.5 dCi 110 CV (entrambi sia 4x2 che 4x4) a partire da 14.800 euro. Dal giorno del suo debutto è sempre stata ben accolta in Italia, dove ne circolano 83.000 delle 760.000 vendute globalmente, che diventano 1,6 milioni se si considerano anche le Duster vendute su alcuni mercati con il marchio Renault. ''Nel primo semestre 2015 abbiamo raggiunto una quota del 2,82 % in Italia, vendendo 26.654 auto - ha dichiarato Bernard Chretien, Direttore Generale di Renault Italia durante la presentazione stampa a Milano - risultati positivi che derivano da quattro capisaldi del marchio: la qualità del prodotto, il prezzo trasparente e più basso di tutti, la comunicazione semplice e una rete motivata''.

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lunedì 2 novembre 2015

Salone Tokyo, l’auto secondo Yamaha: la Sports Ride Concept ‘peso piuma’


Tra tutte le “stranezze” del Salone di Tokyo 2015 c’è anche una piccola coupé firmata Yamaha. Dopo la Motiv.e del 2013, una sorta di anti-Smart, la Casa giapponese continua a esplorare il mondo delle quattro ruote, con prodotti particolari e soprattutto firmati da Gordon Murray, il geniale progettista ex-Formula 1. L’ultima proposta si chiama Sports Ride Concept, è lunga 3,9 metri, alta 1,17 e larga 1,72, misure paragonabili a quelle di sportive leggere come la Alfa Romeo 4C e la Mazda MX-5. In questo caso, però, il concetto di leggerezza viene portato all’estremo: la massa dichiarata è di soli 750 kg, per merito soprattutto della tecnologia iStream. È un brevetto di Murray che ha richiesto due anni di ricerche ed è stato messo a punto insieme a tre aziende specializzate nel settore (Toray Industries, Innovate UK e ELG); prevede un’anima di compositi a nido d’ape schiacciata tra due pannelli di CFRB, cioè il composito di fibra di carbonio e materie plastiche.

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venerdì 30 ottobre 2015

Volkswagen, dopo 15 anni di crescita calano gli utili


Le conseguenze del Dieselgate Volkswagen in termini di costi sono quasi impossibili da quantificare, soprattutto perché non sono state ancora comminate sanzioni precise, iniziate campagne di richiamo o fatte richieste in sede legale. Ciononostante, lo scandalo che ha travolto il Gruppo di Wolfsburg mostra giù i suoi segni nel bilancio del terzo trimestre, che dopo quindici anni registra il primo passo indietro. La perdita operativa, infatti, è stata di 3,48 miliardi di euro, mentre quella netta di 1,67 miliardi, numeri dovuti all'accantonamento preventivo di risorse economiche (6,68 miliardi) per far fronte proprio al Dieselgate. Tanto per fare un paragone, nello stesso periodo dello scorso anno l'utile operativo era stato di 3,2 miliardi di euro. Gli effetti del Dieselgate si fanno sentire anche sui risultati dei primi nove mesi del 2015, con un margine operativo sceso a 3,34 miliardi dai 9,41 dello scorso anno e un utile netto da 8,68 a 3,99 miliardi. A questo punto, saranno cruciali gli ultimi tre mesi dell'anno per stabilire se il 2015 si potrà chiudere con un utile netto o meno.

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