lunedì 2 novembre 2015
Salone Tokyo, l’auto secondo Yamaha: la Sports Ride Concept ‘peso piuma’
Tra tutte le “stranezze” del Salone di Tokyo 2015 c’è anche una piccola coupé firmata Yamaha. Dopo la Motiv.e del 2013, una sorta di anti-Smart, la Casa giapponese continua a esplorare il mondo delle quattro ruote, con prodotti particolari e soprattutto firmati da Gordon Murray, il geniale progettista ex-Formula 1. L’ultima proposta si chiama Sports Ride Concept, è lunga 3,9 metri, alta 1,17 e larga 1,72, misure paragonabili a quelle di sportive leggere come la Alfa Romeo 4C e la Mazda MX-5. In questo caso, però, il concetto di leggerezza viene portato all’estremo: la massa dichiarata è di soli 750 kg, per merito soprattutto della tecnologia iStream. È un brevetto di Murray che ha richiesto due anni di ricerche ed è stato messo a punto insieme a tre aziende specializzate nel settore (Toray Industries, Innovate UK e ELG); prevede un’anima di compositi a nido d’ape schiacciata tra due pannelli di CFRB, cioè il composito di fibra di carbonio e materie plastiche.
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venerdì 30 ottobre 2015
Volkswagen, dopo 15 anni di crescita calano gli utili
Le conseguenze del Dieselgate Volkswagen in termini di costi sono quasi impossibili da quantificare, soprattutto perché non sono state ancora comminate sanzioni precise, iniziate campagne di richiamo o fatte richieste in sede legale. Ciononostante, lo scandalo che ha travolto il Gruppo di Wolfsburg mostra giù i suoi segni nel bilancio del terzo trimestre, che dopo quindici anni registra il primo passo indietro. La perdita operativa, infatti, è stata di 3,48 miliardi di euro, mentre quella netta di 1,67 miliardi, numeri dovuti all'accantonamento preventivo di risorse economiche (6,68 miliardi) per far fronte proprio al Dieselgate. Tanto per fare un paragone, nello stesso periodo dello scorso anno l'utile operativo era stato di 3,2 miliardi di euro. Gli effetti del Dieselgate si fanno sentire anche sui risultati dei primi nove mesi del 2015, con un margine operativo sceso a 3,34 miliardi dai 9,41 dello scorso anno e un utile netto da 8,68 a 3,99 miliardi. A questo punto, saranno cruciali gli ultimi tre mesi dell'anno per stabilire se il 2015 si potrà chiudere con un utile netto o meno.
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giovedì 29 ottobre 2015
Salone di Tokyo, Mazda RX-Vision, l’amore per il motore rotativo continua
La storia tra Mazda e il motore rotativo è destinata a proseguire, dopo essersi interrotta nel 2011 con l’uscita di produzione della ultima RX-8. Si chiama Skyactiv-R e la Casa giapponese lo ha definito come “motore rotativo di nuova generazione”, piazzandolo sotto il cofano della RX-Vision, la concept di una nuova vettura coupé che ha debuttato oggi al Salone di Tokyo. È difficile non pensare che questo prototipo si trasformi in auto di serie, anche perché le linee non sono di quelle “impossibili” e comunque rispettano il family feeling delle altre Mazda. Le sue proporzioni sono quelle classiche dei coupé con motore anteriore e trazione posteriore, sebbene le ruote dallo smisurato numeri di pollici risultino quasi troppo grandi rispetto alla linea della carrozzeria, una caratteristica tipica di moltissimi concept. Ma, design a parte, il messaggio forte che quest’auto manda è che Mazda non ha smesso di credere in quello che è “probabilmente il simbolo più rappresentativo dello spirito dell’azienda”, anche se non sono ancora disponibili specifiche tecniche.
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mercoledì 28 ottobre 2015
Honda Africa Twin 1.000, la “regina del deserto” ritorna dopo dodici anni
I fan più fedeli la chiamano la “regina del deserto” e chi ne possiede una la custodisce gelosamente. È la Honda XRV 750, meglio nota come Africa Twin, un nome che rimanda direttamente alle quattro Parigi-Dakar vinte consecutivamente tra il 1986 e il 1989, che l’hanno resa un mito. Twin, invece, si riferisce al suo motore, un bicilindrico a V di 60° da 60 CV che muove con molta agilità i circa 200 kg di massa a vuoto. Una moto rimasta in produzione dal 1988 al 2003, prima di lasciare “orfani” una vasta schiera di motociclisti stregati da caratteristiche come versatilità, affidabilità, capacità di carico, facilità, comfort e piacere di guida. Ma ora, quella che per tanti era la “moto perfetta” è ritornata, mantenendo il nome e salendo di cilindrata fino a un litro, senza tuttavia rinnegare il mix di caratteristiche tecniche che l’hanno resa famosa. Infatti, i cavalli del bicilindrico (parallelo, stavolta) sono aumentati solo fino a 95 – niente in confronto a certe potenze da superbike della concorrenza – ma il peso è rimasto nell’intorno dei 200 kg (208 nella versione base).
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martedì 27 ottobre 2015
Guida autonoma. Una patente anche per le auto?
Il momento in cui la prima auto a guida autonoma si potrà comprare in concessionaria e poi utilizzare sulle strade è sempre più vicino, soprattutto negli Stati Uniti, dove la sperimentazione e la legislazione sono in assoluto più avanti che nel resto del mondo. Ma è proprio sull'impianto normativo che regolamenti la guida autonoma che vanno presi i provvedimenti più complessi e la proposta del Transportation Research Institute dell'Università del Michigan va proprio in questo senso: creare una “patente per la guida autonoma” da assegnare non ai guidatori bensì alle auto, per certificare il loro livello di abilità, sia quanto a evoluzione di sistemi tecnologici che a possibilità di operare in situazioni diverse, a partire dalle diverse condizioni meteo. Secondo la ricerca di Michael Sivak e Brandon Schoettle, quindi, se al momento di rilasciare la patente di guida a un umano si valutano la conoscenza delle norme, le capacità psicomotorie e quelle sensoriali come la vista, allora anche le caratteristiche delle driverless car – mappe, radar, sensori, software e telecamere – devono essere oggetto di valutazione perché è evidente che ogni sistema garantirà prestazioni differenti. Inoltre, molti sistemi autonomi hanno ancora diverse lacune e anche i migliori non sono comunque affidabili in situazioni di scarsa visibilità e in particolare con la neve, un tipo di condizione per la quale non sono mai ancora stati eseguiti test approfonditi.
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lunedì 26 ottobre 2015
Ford Mustang GT King, 727 CV per 300 esemplari
Le Dodge Hellcat hanno finalmente trovato una degna concorrente. Sia la Challenger che, soprattutto, la Charger, non saranno più sole nel club delle “auto generaliste da oltre 700 CV”. Si, avete letto bene, non c'è nessun errore. Dopo i 707 CV tirati fuori dal 6.2 V8 Hemi, infatti, tra poco arriveranno i 727 CV del 5.0 V8 della Ford Mustang. Anche qui la “magia” avviene grazie all'installazione di un caro vecchio turbocompressore che viene installato, insieme al resto delle modifiche, dallo specialista Petty's Garage, per dare vita alla Ford Mustang GT King edition, una serie limitata di 300 esemplari. E se pensate che l'idea sia troppo folle, ricordate che Dodge ha raddoppiato la produzione delle Hellcat, proprio a causa della grande richiesta. Evidentemente, oltreoceano c'è ancora tanta passione per i motori pieni di cavalli, ma bisogna anche ricordare che gli appassionati americani non devono combattere con il superbollo e che il prezzo della benzina è sensibilmente inferiore. Così non appare come una follia possedere e utilizzare auto da oltre 700 CV. Nel caso della Ford Mustang GT King Edition sono 670 o 727, a seconda delle versioni. La serie limitata di 300 esemplari, infatti, sarà, suddivisa tra 243 'King', 43 'King Premier' e 14 'King Premier Convertible' che si potranno ordinare attraverso la rete ufficiale Ford, con garanzia di tre anni e 36.000 miglia, mentre i prezzi saranno compresi tra 67.495 e 90.945 dollari.
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venerdì 23 ottobre 2015
Tim Cook (Apple): "L'industria dell'auto è prossima a una rivoluzione"
L'industria dell'auto è sull'orlo di un cambiamento epocale e se lo dice Tim Cook, numero uno della Apple, forse gli si può anche credere. E gli attori di questa rivoluzione saranno le aziende più importanti del mondo, non solo quelle che da più o meno cento anni si occupano di produrre automobili. I driver principali di quelle che forse potranno definirsi come “Automobili 2.0” saranno sostanzialmente tre: la crescente importanza e pervasività del software, la guida autonoma e l'inizio della fine del motore a combustione interna a favore di quello elettrico. In effetti, se si guarda alla vetture attuali e si fa un confronto con quelle dei primi del Novecento, di vere rivoluzioni non ce ne sono mai state. “Penso che siamo prossimi a un grande cambiamento – ha detto Cook durante un intervista con il Wall Street Journal – non pretendo che nessuno sia d'accordo con me ma io la penso così”.
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