mercoledì 23 settembre 2015

Ford Mustang, quando in Germania si chiamava T5


Quanto ci piace la Ford Mustang? Tanto! Soprattutto ora che Ford ha deciso di venderla ufficialmente anche in Europa, con un prezzo tutt'altro che da supercar e con il ruggito cavernoso del suo V8 da 5 litri. Ci sono voluti 50 anni prima di vedere la "pony car" nel Vecchio Continente, visto che dal 1964 a poco tempo fa, nessuna Mustang è mai stata importata sul mercato europeo tramite Ford. O perlomeno, non con questo nome. Non tutti sanno, infatti, che tra il 1965 e il 1979, sul mercato tedesco, Ford vendeva un'auto chiamata T5, che altro non era se non una Mustang! A cambiare erano solo i badge e qualche scritta identificativa, ma per il resto non c'erano differenze.

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martedì 22 settembre 2015

Tettini apribili, ecco i più luminosi

Il mondo in cui viviamo è pieno di paradossi. Uno di questi è l’apertura dei tetti delle auto in relazione al clima del Paese in cui vengono acquistate. Se la regola aurea è che cabriolet e spider si vendono poco nei posti caldi, come Italia e Spagna, ma molto di più in quelli freddi, come il Nord Europa, la situazione del tetto apribile è un po’ più complessa. Accessorio molto diffuso fin quando l’aria condizionata era una cosa per pochi (o non esisteva per niente), è andato via via estinguendosi, per ritrovare una seconda giovinezza con l’arrivo dei tetti in vetro apribili, che oltre alla possibilità di far entrare l’aria esterna, portano anche molta luminosità agli abitacoli. Proprio quest’ultimo motivo, invece, è alla base della sempre maggiore diffusione dei tetti in vetro fissi; evidentemente, molti automobilisti apprezzano la possibilità di guardare il cielo, anche dal chiuso dell'auto.

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lunedì 21 settembre 2015

Volkswagen crolla in borsa dopo le accuse di consumi truccati negli USA

Una tempesta si sta abbattendo sul Gruppo Volkswagen, accusato della Environmental Protection Agency (EPA) – l'agenzia federale americana che certifica i consumi delle auto – di aver truccato il software dei motori diesel in modo da diminuire drasticamente le emissioni in sede di omologazione. La faccenda è molto seria, sia perché si prospetta una multa da 18 miliardi di dollari a carico di Volkswagen North America, sia perché nelle prime due ore dell'apertura della Borsa di Francoforte il titolo del gruppo ha perso il 22%, bruciando circa 16 miliardi di euro di valore e scendendo a 60,4 miliardi. È il peggiore tracollo da ottobre 2008 e avviene mentre i padiglioni del Salone di Francoforte sono pieni di novità ecologiche del Gruppo, che ha subito ammesso le proprie colpe.

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venerdì 18 settembre 2015

GM Powertrain Torino, qui nascono i diesel del futuro


FRANCOFORTE - Tutti i motori diesel montati sui veicoli General Motors - Opel, Chevrolet, Cadillac, Buick e GMC - nascono e vengono messi a punto a Torino, nel Centro Globale di Ingegneria e Sviluppo di GM Powetrain Europe, che recentemente ha deciso di assumere 52 nuovi ingegneri (di cui il 50% neolaureati) per ampliare un organico che attualmente conta circa 650 dipendenti. E' un centro di eccellenza che si trova nella stessa area del Politecnico di Torino, con cui il rapporto è stretto e proficua ''Collaboriamo con il Politecnico in diversi modi - ha spiegato all'ANSA, Pierpaolo Antonioli, CEO di GM Powertrain Europe, durante un'intervista al Salone di Francoforte - finanziando laboratori di ricerca specifici, anche fornendo strumenti tecnici, per avere poi un rapido trasferimento di tecnologie all'interno della nostra azienda'' rispetto alla gestione del personale, invece ''continuiamo ad assumere laureati del Politecnico, ma sosteniamo anche i dottorati di ricerca - ha aggiunto Antonioli - ed è molto importante perché diamo delle prospettive agli studenti''. La tecnologia diesel, in ogni caso, rimane centrale nella mobilità europea, nonostante negli ultimi mesi alcune amministrazioni cittadine, come quelle di Londra e Parigi, abbiano proposto forti limitazioni per il veicoli alimentati a gasolio ''Queste sono posizioni più politiche che tecniche, derivate dalla volontà di mostrare una coscienza ecologica, ma scollegate dalla realtà tecnica ed economica - ha commentato Antonioli - invece è necessario verificarne la fattibilità''.


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giovedì 17 settembre 2015

Auto connessa e autonoma, a Francoforte sguardo sul futuro

 FRANCOFORTE - La grande infatuazione per le auto elettriche è passata. Assodato che, almeno allo stato attuale delle cose, non salveranno il mondo ma rappresenteranno una delle tante soluzioni alla mobilità personale, gli sforzi delle Case automobilistiche, dei componentisti e delle aziende di servizi informatici, sono concentrati sui due temi che terranno banco nel prossimo futuro: la connettività e la guida autonoma, che peraltro sono anche strettamente collegati tra loro.

C'è tutto un mondo nuovo da inventare, fatto di infrastrutture, di legislazione, di abitudini e di servizi personalizzati. E le automobili rappresentano solo una parte (la più evoluta, peraltro) di questa realtà inedita che è tutta da costruire. I componenti necessari alla 'rivoluzione', infatti, sono già presenti in forza nei modelli di alta gamma e anche quelli più economici ne possiedono alcuni. Bastano una scheda SIM integrata e un GPS, per rendere l'auto rintracciabile in caso di incidente e infatti dal 2018 saranno obbligatori su tutte le auto di nuova immatricolazione, che dovranno essere in grado di chiamare autonomamente il numero unico di emergenza europea 112. Ma, dal momento che un veicolo è in grado di inviare e ricevere un pacchetto di dati, nessun orizzonte è precluso, da quello fatto di offerte commerciali alle immancabili interazioni con i social network, che tuttavia pongono un enorme problema di sicurezza.

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mercoledì 16 settembre 2015

Il CEO di BMW si sente male a Francoforte e l'ironia sul web si scatena

(ANSA) Malore in diretta al salone dell'auto di Francoforte. Harald Krueger, nuovo ceo di Bmw da appena quattro mesi, appena salito sul palco per tenere la sua prima conferenza stampa al salone di Francoforte ha accusato un malore ed è caduto per terra.

E subito qualche buontempone mette in relazione il malore con il tempo al Nurburgring della nuova Alfa Romeo Giulia


martedì 15 settembre 2015

Sapete che…lo start/stop è stato inventato da Fiat nel 1983?


Il dispositivo Start/Stop è sempre più diffuso nelle auto odierne e quasi sicuramente vi sarà già capitato di guidarne una, sperimentando quella curiosa sensazione data dallo spegnimento automatico appena arrestati al semaforo e dall’altrettanto puntuale (quasi sempre) accensione non appena si sfiora la frizione. Che abbiate apprezzato o meno il sistema, vi sarete sicuramente accorti del progresso della tecnologia e forse vi sarete domandati quale sia stata la prima auto ad adottarlo. Se il vostro quesito ancora non ha trovato risposta (o se non avete buona memoria), state pronti a stupirvi, perché la vettura, o meglio la data in cui è arrivato sul mercato, lascerà di stucco anche il più preparato. Ebbene, la casa automobilistica che ha inventato lo Start/Stop è la Fiat e la vettura sulla quale ha debuttato era la popolarissima Fiat Regata, ribattezzata per l’occasione “Energy Saving”.

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