lunedì 7 settembre 2015

Volkswagen Passat Alltrack, la station wagon che sfida i SUV


MONACO DI BAVIERA - Che cosa succede se alla station wagon detentrice del premio di Auto dell'Anno si aggiunge un po' di carattere avventuroso? La risposta è nella Volkswagen Passat Alltrack, l'auto perfetta per chi i SUV proprio non li digerisce, ma ha bisogno di spazio e di prestazioni. Con 4,77 metri di lunghezza, non meno di 639 litri di bagagliaio e tre motori diesel da 150 a 240 CV, la familiare tedesca li offre entrambi, portando con sé anche una dotazione tecnologica di primo livello. Arriverà sul mercato italiano a ottobre con prezzi a partire da 39.050 euro. La trazione integrale 4motion è di serie su tutte le versioni, mentre il cambio DSG (a 6 o 7 rapporti) è riservato alle due motorizzazioni più potenti. La Alltrack, peraltro, sarà molto apprezzata da chi ha necessità di agganciare un carrello o una roulotte: la massa rimorchiabile, infatti, raggiunge il ragguardevole limite di 2.200 kg e il guidatore può contare anche sull'aiuto del Trailer Assist, uno dei tanti dispositivi di assistenza alla guida disponibili. A questo proposito, della dotazione standard fanno parte pure il Front Assist con frenata di emergenza City e il riconoscimento dei pedoni. Agli amanti dell'offroad, invece, piacerà l'omonima modalità di funzionamento del Drive Mode, che tara tutti i sistemi di controllo e i componenti dell'auto per dare il meglio nella guida in fuoristrada. Certo, sarà molto difficile vedere una Alltrack impegnata in passaggi da specialistica, ma sicuramente si possono affrontare sterrati, neve compatta e fango moderato in assoluta tranquillità. Il resto delle differenze con le altre Passat è nell'assetto, che è più alto di 27,5 mm - l'altezza da terra raggiunge i 174 mm - e nel kit estetico dedicato che prevede nuovi paraurti, protezioni sottoscocca, rivestimenti sottoporta e passaruota

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venerdì 4 settembre 2015

Mazda MX-5, il segreto dell'eterna giovinezza


BARCELLONA - Sul conto della Mazda MX-5 esistono decine di aneddoti che si mischiano tra leggenda e verità. Del resto, quando si parla della spider più venduta della storia, con oltre 950.000 esemplari prodotti in ventisei anni, non potrebbe essere altrimenti. Il 2015 è l'anno in cui è arrivata sul mercato la quarta generazione, sviluppata secondo la filosofia 'jinba-ittai' che in giapponese significa unità totale tra cavallo e cavaliere, in questo caso tra auto e pilota. Disponibile con due motorizzazioni aspirate a benzina, da 1.5 e 2 litri di cilindrata, la MX-5 costa 25.300 euro ed è già in vendita in concessionaria, con le prime consegne previste per fine settembre ''Vogliamo mettere in contatto tutti i nuovi proprietari della MX-5 con quelli che già ce l'hanno - ha commentato Andrea Fiaschetti, ad di Mazda Italia, durante la presentazione stampa a Barcellona - per aumentare sempre di più la comunità di appassionati e possessori, che in Italia conta circa 500 club''.

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giovedì 3 settembre 2015

Volkswagen e Suzuki divorziano dopo 6 anni. I giapponesi vogliono restare single


“Gli ultimi sei anni sono stati un’esperienza davvero preziosa, da cui ho capito che ci sono aziende molto diverse dalla nostra” così parla Osamu Suzuki, di anni 85 e di professione “capo supremo” dell’omonima casa automobilistica. Tradotto in parole povere suona come un promemoria, tanto per gli altri costruttori quanto per se stesso, sulla volontà di evitare nuove unioni con partner di settore. Questa frase, infatti, è stata pronunciata come commento alla risoluzione della controversia che ha visto impegnate Suzuki e il gruppo Volkswagen sin dal novembre 2011. Il “matrimonio” tra le due Case si era consumato solo due anni prima (nella foto, Osamu Suzuki e Martin Winterkorn ai tempi dell’accordo), con uno scambio azionario che aveva visto i tedeschi diventare proprietari del 19,9% dei giapponesi, mentre questi avevano avuto in cambio l’1,5% del gruppo di Wolfsburg. L’idea era quella di progettare insieme piccole auto a bassi consumi e di sfruttare le rispettive posizioni di vantaggio, tanto nel mercato indiano (Suzuki) quanto nelle possibilità di ricerca e sviluppo (Volkswagen).

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mercoledì 2 settembre 2015

Incidente a Balocco, muore un collaudatore FCA


La notizia è di quelle che non si vorrebbero mai dare, perché perdere la vita mentre si lavora è un fatto che leva il fiato. È successo a Giuseppe Russo, un collaudatore del Gruppo FCA, che mercoledì 26 agosto si è scontrato con un collega all’interno del Balocco Proving Ground, mentre entrambi erano alla guida di un veicolo. Un luogo che tutti i giornalisti dell’auto conoscono bene, visto che la maggior parte della presentazioni FCA si svolgono lì. A Balocco le procedure di sicurezza sono sempre altissime e pare quasi impossibile che possa essere avvenuto un incidente mortale tra due auto. La dinamica è del tutto ignota, ma si sa che Russo, torinese di 45 anni, era solitamente assegnato alla Maserati.

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martedì 1 settembre 2015

Quando Mercedes e Dacia hanno un cuore solo: le parentele che non ti aspetti


“Hai visto la mia nuova Classe A diesel?”, “Che bella, è il 2.2?”, “No no, sai, con questi motori moderni 90 CV bastano” “Ah, bravo, allora hai lo stesso motore della mia Dacia Duster, quanto l’hai pagata?”. Il proprietario della Classe A è rimasto attonito e sta cercando di mettere a fuoco la portata della notizia. Nessuno gli aveva detto che con i 24.000 euro spesi per la sua Mercedes si ritrova sotto il cofano lo stesso motore di una Dacia (che costa circa 10.000 euro in meno). E non si è ancora trovato a chiacchierare con il proprietario di una Nissan Qashqai o di una Renault Clio… Scherzi a parte, per quale motivo quelli che si vantano di aver inventato l’automobile usano lo stesso propulsore del primo marchio low-cost della storia, che nella sua carriera non ne ha mai progettato uno con le proprie forze? La risposta è tanto semplice quanto scontata: per spendere meno soldi.

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lunedì 31 agosto 2015

“Prova l’auto per 24 ore”, in America Buick presenta i test drive lunghi


Vieni in una concessionaria Buick e fatti dare una macchina per un bel test drive di 24 ore. Suona più o meno così la nuova campagna “24 Hours of Happiness” ideata dal minore dei due brand di lusso della General Motors (il maggiore è Cadillac) che sarà attiva in un migliaio di punti vendita in tutti gli Stati Uniti, dalla West alla East Coast. Lo scopo non è tanto quello di vendere auto nell’immediato, ma di consolidare l’immagine del brand a lungo termine, soprattutto tra i clienti più giovani, quelli che tendono a identificare le Buick con l’auto del nonno. Lo ha spiegato la stessa Molly Peck, direttore marketing del marchio americano, spiegando che l’iniziativa non ha una data di scadenza e che vuole offrire ai consumatori un’esperienza di utilizzo che vada oltre il semplice test drive di mezz’ora, ma che si inserisca nelle loro vite, nei loro appuntamenti e nel loro tempo libero. Insomma, utilizzare l’auto proprio come farebbero nella loro vita di tutti i giorni.

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venerdì 7 agosto 2015

Audi S8 plus, quando i cavalli non bastano


Dal momento che nella gamma A8 non è prevista una versione RS, all'Audi hanno pensato bene di creare una S8 plus, che è più potente delle RS6 e RS7 e allo stesso tempo rinnova la sfida con le rivali di sempre, le Mercedes AMG. I numeri della ammiraglia più sportiva di Ingolstadt sono impressionanti: il 4.0 V8 TFSI bi-turbo è stato aggiornato fino a toccare i 605 CV - 85 CV in più rispetto alla S8 standard - con una coppia massima di 700 Nm che sale a 750 Nm quando l'overboost è attivo. Tutto questo si traduce in una velocità massima limitata elettronicamente di 305 km/h (se richiesta, altrimenti di 250 km/h) e in uno scatto da 0 a 100 km/h in 3,8 secondi, numeri da supercar a motore centrale. Nel raggiungerli la S8 è favorita anche dalla sua (relativa) leggerezza, visto che il gruppo scocca-carrozzeria del tipo space frame, realizzato completamente in alluminio, pesa solo 231 kg.

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