martedì 28 luglio 2015
L’Alfa Romeo tornerà quella di una volta, parola di Reid Bigland
Che l’Alfa Romeo sia pronta per ritornare sul mercato americano in grade stile è cosa nota. Dopo lo sbarco della 4C, berlinetta e Spider, che ha creato aspettative, portato l’attenzione sul marchio del Biscione e riacceso una fiammella di passione tra gli automobilisti degli Stati Uniti, ora sta per arrivare il momento di fare sul serio. L’assalto ai dealer e lo stop alle prenotazioni della 4C dimostra che l’Alfa Romeo è più viva che mai, ma per fare volumi servono altri tipi di auto, come la Giulia per esempio. Reid Bigland è l’uomo che avrà il compito di dirigere questo grande ritorno, il boss di Alfa Romeo North America, uno di cui Sergio Marchionne dice: “E' meglio che non facciate casino con questo ragazzone”. In effetti, a guardarlo proprio non ne viene voglia, visto che nonostante i suoi 48 anni il fisico è ancora quello di quando giocava a hockey su ghiaccio in Canada. Il Detroit News lo ha intervistato, cercando di scoprire chi è l’ex-capo di Dodge e di Ram Trucks, l’uomo di cui Marchionne si fida per ridare lustro all’Alfa Romeo. Ecco le domande e le risposte più interessanti:
D: Quale è stata la tua prima auto?
Bigland: "Una Chevrolet Impala del 1979, mi sembrava molto bella all’epoca. Ma un bel giorno il pianale ha iniziato ad arrugginirsi e potevi vedere la strada scorrere sotto di te".
D: Ai canadesi piacciono le muscle car di Detroit?
Bigland: "Senza dubbio! Da ragazzo amavo le Corvette, ora mi fanno impazzire le nostre Hellcat da 707 cavalli. Chi vuole guidarne una? Sicuramente io!".
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lunedì 27 luglio 2015
Hacker, quant’è facile violare le auto “connesse”. In Usa proposta legge ad hoc
Una volta si usava il fil di ferro o lo spadino, oggi per aprire le porte di un’auto – sempre che abbia un sistema di infotainment connesso con l’esterno – è sufficiente uno smartphone con l’app giusta e un adeguato bagaglio di conoscenze informatiche. Benvenuti nell’era delle “connected car”, dove anche ladri e furfanti di ogni genere si possono connettere per i loro scopi. Certo, ancora nessuno ha denunciato un crimine di questo genere, ma probabilmente è solo questione di tempo, perché la possibilità c’è ed è concreta. Lo hanno dimostrato Charlie Miller e Chris Valasek, due ingegneri informatici americani specializzati in sicurezza: uno lavora a Twitter e l’altro in una società di consulenza. Dopo un paio d’anni di ricerche – di cui hanno sempre informato le Case automobilistiche – si sono fatti riprendere dal giornalista di Wired Andy Greenberg e hanno mostrato come si possa prendere il controllo di una Jeep Cherokee (l’auto di Miller) con un laptop dal divano di casa. Greenberg fa da cavia guidando verso un centro di collaudo e il climatizzatore inizia a sparare aria fredda. Poi è la volta dello stereo impazzito, degli indicatori di direzione spiritati e del clacson urlatore. Lui prova a intervenire manualmente ma non succede nulla.
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venerdì 24 luglio 2015
Fiat 500, ecco come potrebbe essere la 5 porte
Se ne parla da anni ed è una di quelle suggestioni che fa galoppare l’immaginazione. È la Fiat 500 a cinque porte, cioè la variante di carrozzeria più tradizionale e spaziosa della piccola 500, che fin dalla sua rinascita del 2007 e anche all’arrivo della Nuova 500 poco tempo fa, è stata sempre a tre porte. Proprio alla presentazione ufficiale di quest’ultima, sono arrivate alcune dichiarazioni, anche di Sergio Marchionne in persona, che fanno sperare molto bene sul destino della 500 a cinque porte: “In futuro confermo che ci sarebbe spazio per una possibile versione a 5 porte – ha detto Marchionne - ci pensiamo notte e giorno, ma dobbiamo fare due conti perché sarebbe un modello che ci farebbe entrare in un settore diverso”.
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giovedì 23 luglio 2015
Cina, mercato auto rallenta per la prima volta in 7 anni. Ma è solo una pausa
Prima o poi doveva succedere. Anche la corsa più veloce a un certo punto si arresta, come quella del mercato dell’auto cinese, che nello scorso mese di giugno ha subìto una contrazione del 3,2% rispetto allo stesso mese del 2014. È poco più che un’inezia, anche perché il consuntivo da inizio anno resta in positivo dell’8,4%, ma è comunque un segnale e le previsioni della China Association of Automobile Manufacturers per l’intero 2015 parlano di una crescita del 7%, a 25,1 milioni di pezzi. Non sono più i balzi in vanti a doppia cifra di un paio di anni fa, ma è presto per parlare di crisi, perché sebbene le grandi città siano intasate di auto, appena fuori, invece, quasi non se ne trovano. In Cina, infatti, ci sono ancora meno di 100 auto per 1.000 abitanti, cioè niente rispetto all’Europa e agli Stati Uniti, che viaggiano ben sopra la soglia delle 500.
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mercoledì 22 luglio 2015
Honda Jazz, spazio da limousine in meno di 4 metri
FRANCOFORTE - Un rapporto tra dimensioni esterne e spazio interno ai vertici della categoria, un equipaggiamento di sicurezza completo e tanta qualità giapponese, anche dal punto di vista meccanico. Sono queste le caratteristiche peculiari della Honda Jazz che a Francoforte, all'interno del centro Honda Academy, è stata presentata alla stampa internazionale. E' la terza generazione di un modello che ha debuttato nel 2001 e che finora è stato venduto in tutto il mondo 5,5 milioni di esemplari, di cui 3,5 milioni relativi alla versione commercializzata nel 2008. La nuova Jazz, invece, si calerà sul campo di battaglia del mercato europeo (e italiano) nel prossimo mese di settembre, con un prezzo di attacco di 14.600 euro, un solo motore, due trasmissioni e tre allestimenti. La metafora bellica spiega bene quanto sia combattuto il segmento B, quello delle piccole intorno ai quattro metri, di cui la Honda fa pienamente parte. Per affrontarlo, la Casa giapponese punta su un'auto ricca di qualità tangibile, ma anche di quella 'percepita', tanto cara ai costruttori premium; nella nuova Jazz si percepisce fin dal primo sguardo e si capisce lo sforzo profuso non solo nella progettazione ma anche nella realizzazione. L'auto, infatti, viene prodotta nello stabilimento di Yorii, che è stato creato nel 2013 proprio per questo scopo.
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martedì 21 luglio 2015
Fenomeno Skoda, cresce sempre. E Volkswagen inizia a essere invidiosa
Dalle stalle alle stelle, dall’oblio alla notorietà, dalla quasi inesistenza al successo. È la storia del marchio Skoda da quando è parte del gruppo Volkswagen, cioè dal 1991. Poche ombre e molte luci, forse anche troppe se le vendite continuano a crescere, insieme ai profitti, mentre il marchio “capogruppo” fa fatica a guadagnare e a mantenere il suo livello di guadagni. Nel 2014 l’immatricolato globale di Skoda è cresciuto del 13% e il margine ha raggiunto il 7%; quello del brand Volkswagen è rimasto sostanzialmente stabile, ma la marginalità non ha superato il 2%, racconta la storia di copertina di Automotive News Europe di luglio.
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lunedì 20 luglio 2015
Smartphone rovente? GM ha la soluzione per raffreddarlo
“Innovare non vuol dire per forza reinventare la ruota, a volte la semplicità offre la soluzione più elegante a un problema”. Ok, forse l'ing. Dan Lascu, Responsabile del progetto Chevrolet Impala è stato un po' troppo poetico, ma bisogna ammettere che l'idea di ricavare nella plancia un vano apposito dove mettere lo smartphone per ricaricarlo in modalità wireless e allo stesso tempo impedire che si surriscaldi con una semplice bocchetta dell'aria, non è proprio niente male. Il principio è lo stesso dei cassetti portaoggetti o dei vani nei braccioli pensati per ospitare una bottiglietta d'acqua e tenerla fresca grazie a una presa d'aria supplementare, che si può aprire o chiudere alla bisogna, collegata con l'impianto di climatizzazione dell'aria. Niente più smartphone roventi e a rischio spegnimento forzato, dunque, una novità che fa molto piacere, in particolare in questo periodo di grande caldo. Peccato però, che per ora sia solo appannaggio degli americani. Questo accessorio, così semplice e intelligente, sarà infatti disponibile come equipaggiamento opzionale sulle Chevrolet model year 2016, nello specifico sulle Cruze, Impala, Malibu e Volt.
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