venerdì 10 luglio 2015
Alfa Romeo Giulia, come sarà la versione "normale"
Via gli spoiler, attivi e non, le minigonne, i codolini e i cerchi "mostruosi"; ridotte le prese d'aria (mantenute quelle laterali) e le misure degli pneumatici; ecco la nuova Alfa Romeo Giulia, nella versione pensata per i comuni mortali, quella che non si fregia della denominazione Quadrifoglio e non supera i 500 CV. Ci vorrà ancora un po' per vederla dal vero, forse al prossimo Salone di Detroit o magari a quello di Ginevra, ma non certo a Francoforte. Lì conosceremo solo le caratteristiche tecniche complete della prossima rivale della BMW M3 e della Mercedes C 63 AMG e potremo osservare bene gli interni. La Giulia "liscia" si farà attendere ancora un po' e così abbiamo provato ad immaginarla, arrivando al risultato che vedete in questo rendering esclusivo, presentato in una colorazione standard per il segmento D, cioè quel grigio-argento che rende tutto più elegante, ma anche più banale. Non è però il caso della Alfa Giulia che così ci guadagna, perdendo un po' di quell'aggressività quasi eccessiva della Quadrifoglio, ma non scade assolutamente nella banalità.
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giovedì 9 luglio 2015
Volkswagen Touran, crescono dimensioni e contenuti tecnici
AMSTERDAM, 2 LUG - Sette posti e tanta abitabilità, rimanendo entro la soglia psicologica dei quattro metri e mezzo. La nuova Volkswagen Touran - già ordinabile in concessionaria da 24.500 euro - è tutto questo, ma anche un'auto che ha contenuti tecnici degni delle categorie superiori; attingendo dal listino degli optional si può cucire su misura una vera e propria ammiraglia. Quella appena presentata ad Amsterdam è la terza generazione di un modello che ha saputo farsi apprezzare in tutta Europa, con 1,9 milioni di esemplari venduti dal 2003 e pure in Italia, dove quasi 100.000 automobilisti l'hanno scelta. Nel segmento C a cui la Touran appartiene, peraltro, la situazione è favorevole alle monovolume, che negli ultimi due anni e mezzo hanno mantenuta una quota di circa il 17%, nonostante la crescita costante dei SUV e il ritorno delle station wagon. Nello specifico, poi, le monovolume premium sono cresciute negli ultimi anni passando dal 9,1% del 2011 al 17,2% del 2014, con una previsione di crescita al 22,3% per la fine dell'anno '' Con la Touran siamo in un'ottima posizione per intercettare questo consolidamento del trend - ha commentato Andrea Alessi, Direttore di Volkswagen Italia, durante la presentazione alla stampa internazionale - anche perché copriamo la categoria delle monovolume con altri due prodotti, la Golf Sportsvan e la Sharan''.
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mercoledì 8 luglio 2015
Nuova DS 5, torna l'avanguardia francese con stile e tecnica
SIENA - Il mercato premium rappresenta globalmente il 10% dei volumi e genera circa il 50% dei profitti. Bastano questi due numeri per capire la scelta operata dal Gruppo PSA che ha voluto dare massima dignità a quella che dal 2010 a oggi era stata solo una linea di prodotto 'alto di gamma'. Il marchio DS è nato, con un richiamo alla rivoluzionaria 'Dea' del 1955, proprio per andare a cercare quei clienti che vogliono qualcosa in più e non si accontentano delle Citroen ''Dal 2010 abbiamo venduto 550.000 DS in tutto il mondo, di cui 36.00 sul mercato italiano - ha spiegato Andrea Valente, Direttore Sviluppo del marchio DS per l'Italia - questo dimostra che c'è spazio per crescere e fare qualcosa di più importante''. La prima auto chiamata a confrontarsi con questa sfida inedita è la DS 5 - già disponibile a partire da 30.900 euro - che va anche a ricoprire il ruolo di ammiraglia del brand e che, oltre al cambio di denominazione (prima si chiamava Citroen DS5) presenta molti contenuti aggiornati ''In tre anni la DS5 è stata costruita in 80.000 unità, di cui 4.000 sono finite a clienti italiani - ha precisato Valente - di questi, il 75% sono stati 'conquistati' ad altri marchi e il 53% ha scelto l'auto principalmente per lo stile. Vuol dire che la strada è quella giusta e che a DS vengono riconosciute le qualità di un modello premium''.
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martedì 7 luglio 2015
BMW presenta l’iniezione diretta d’acqua nel motore
È ancora presto per parlare di “motore che va ad acqua” e probabilmente sarà molto difficile che se ne parli in futuro, ma la soluzione studiata da BMW per raffreddare i suoi motori turbo benzina usa effettivamente proprio l’acqua. Questa viene immessa direttamente in camera di combustione e soprattutto quando il guidatore richiede un carico elevato consente di realizzare un aumento di coppia e di potenza, accompagnato da una riduzione del consumo di carburante. Questa soluzione era già stata applicata nella BMW M4 MotoGP Safety Car, motorizzata con il tre litri sei cilindri in linea bi-turbo. Ora, in occasione dei BMW Group Innovation Days 2015, la tecnologia è stata adottata per la prima volta sul motore tre cilindri da 1.5 litri, che spinge una Serie 1. In questa applicazione l’acqua non viene iniettata semplicemente nel collettore di aspirazione, ma direttamente nelle camere di combustione; la potenza cresce fino al 10%, il consumo cala fino all’8%.
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lunedì 6 luglio 2015
L’Alfa Romeo Giulia è bella o no?
Ormai è passata quasi una settimana dall’evento automobilistico più attesto dell’anno. Dopo mesi di attesa febbrile penso di aver recuperato un po’ di lucidità. Sì, sono un alfista, amo le Alfa Romeo. Anche se il mio lavoro mi impone l’imparzialità assoluta, al cuor non si comanda. Nella mia famiglia, come in quelle di tutti del resto, ne sono transitate tante; io stesso ho avuto per due anni una Alfetta Gtv 2.0 Gran Prix del 1981 (serie limitata e numerata), prima di venderla per le esasperanti operazioni di manutenzione. Potrete intendere facilmente, quindi, con quanta passione ho seguito lo streaming(sigh!) su Periscope (doppio sigh!) della presentazione ad Arese. Trazione posteriore, motore Ferrari, 510 CV, 0/100 km/h in 3,9 secondi, albero di trasmissione in carbonio, urca! Quanta roba dopo anni di immobilismo! Vuoi vedere che…ed ecco la Giulia, finalmente svelata sotto gli occhi di tutti! Bella, no? Sì! Sì…uhm, sì dai, forse…ehm…mica lo so bene. La mia mente ci ha messo un po’ ad avere ragione del cuore, ma la sentenza è inequivocabile. La nuova Giulia non è bella. È piacente, ammiccante, muscolosa, aggressiva, ma la bellezza è un’altra cosa.
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venerdì 3 luglio 2015
Fiat 500, il restyling Made in Italy
A otto anni dal lancio la Fiat 500 si rinnova, con un restyling molto sostanzioso che ha i suoi effetti anche nel nome. La 500, infatti, proprio come tanti anni fa, diventa Nuova 500. Dal 2007, questo è il primo aggiornamento corposo per la citycar torinese che viene ritoccata nell'estetica solo con interventi di dettaglio. Del resto, un successo fatto di 1,5 milioni di esemplari venduti sconsiglia qualsiasi rivoluzione. Per cui ecco i nuovi proiettori anteriori con luci diurne a LED e gli inediti fari posteriori, che hanno un disegno molto originale, essendo composti solo da una cornice che lascia in bella mostra la parte centrale di lamiera. Secondo Fiat sono 1.800 i particolari inediti nella Nuova 500 e per farli risaltare tutti è stato deciso di presentarla al Lingotto di Torino, lo storico stabilimento inaugurato nel 1923. Qui la più piccola – 3,57 metri di lunghezza, 1,63 di larghezza e 1,49 di altezza – delle Fiat farà il suo “debutto in società”, con una gamma motori che ricalca sostanzialmente quella attuale.
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giovedì 2 luglio 2015
Governo Usa indaga sull’NHTSA: 119 morti per difetto GM non sono accettabili
Era inevitabile, uno scandalo come quello del blocchetto di accensione General Motors avrebbe portato conseguenze anche a quei controllori che non hanno fatto bene il loro dovere. Non si possono accettare oltre 100 morti – 114 quelli accertati e risarciti finora da GM – e una storia ultra-decennale (le prime auto difettose sono del 2002) fatta di incompetenza e malafede senza prendere provvedimenti. Così la NHTSA – National Highway Transport Security Agency, cioè l’ente governativo americano che controlla la sicurezza di tutte le nuove auto e obbliga le case automobilistiche a effettuare i richiami – è finita sotto inchiesta e dopo un anno di indagini il Governo ha trovato molti problemi. Nel rapporto di 42 pagine redatto dall’Ispettore Generale del Dipartimento dei Trasporti Usa si legge che la NHTSA ha fallito in tutti i suoi compiti: raccogliere e catalogare dati sulla sicurezza dei veicoli, ottenere dettagliati report mensili dalle Case auto, formare correttamente e, soprattutto, controllare il proprio staff.
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