Il segmento C non è più quello di una volta, quando bastava avere una bella berlina due volumi, farla a tre e cinque porte e il gioco era fatto. Al massimo si poteva aggiungere una versione station wagon, destinandola alle famiglie e ai macinatori di chilometri di professione. Oggi tutto questo non è sufficiente e quello che succede in casa Ford è il migliore esempio. Ogni due C-Max vendute, infatti, anche due Focus lasciano gli autosaloni, ma una è berlina e l'altra è station wagon. Considerando i singoli modelli, vuol dire che la monovolume vende il doppio sia di una che dell'altra. Nel caso specifico, poi, la situazione è ancora più rosea, visto che la C-Max domina incontrastata la sua categoria, vendendo quasi il doppio della migliore concorrente. Il merito è in massima parte della variante a 5 posti, visto che quella a 7 con le porte posteriori scorrevoli rappresenta solo il 15 % delle vendite. Leggendo la scheda tecnica della prima se ne capisce il motivo.
A 4,38 metri di lunghezza corrispondono circa 14 quintali di massa a vuoto (1.391-1519 kg è la forbice tra il 1.0 EcoBoost manuale e il 2.0 TDCi automatico), mentre l'altezza non supera gli 1,61 metri. Praticamente è una Focus un po' più alta, ma questo non costituisce un limite nel parcheggio, bensì un vantaggio nella volumetria interna. Come spazio a bordo, per persone e bagagli, tra le due non c'è paragone e anche la Focus station wagon rischia di uscire sconfitta dal confronto, perché nonostante quasi 17 centimetri di lunghezza in più, la capacità del vano bagagli è praticamente uguale. Insomma la C-Max è un'auto “intelligente” ma anche piacevole da guardare e da guidare, un “tris” di caratteristiche che difficilmente si trovano insieme su una vettura sola. Infatti il suo successo è cristallino, soprattutto in Italia, il mercato che ne ha immatricolate ben 185.000, a fronte degli 1,2 milioni di unità vendute in Europa dal Lancio.