FCA è aperta a qualsiasi tipo di partnership industriale, l’importante è che sia funzionale a risparmiare capitale. Più chiaro di così Sergio Marchionne non poteva essere e le sue risposte sulla “fanta-politica industriale”, date qua e là durante il Salone di Ginevra di inizio marzo, riescono a scatenare ogni tipo di commento. Come l’ultima della serie, riportata da Automotive News Europe, che ha definito “tecnicamente fattibili” anche gli accordi con Ford e General Motors. “Le chiacchiere tra di noi non si fermano mai, ma non c’è nulla di concreto” ha detto l’ad di FCA riferendosi alle due grandi Case automobilistiche americane, le quali, chiamate in causa senza preavviso, si sono affrettate a negare energicamente. È il gioco delle parti, che più classico di così non si può, in cui Marchionne semina dubbi e gli altri rispondono, come minimo, con dei “no comment”.
martedì 17 marzo 2015
venerdì 13 marzo 2015
Formula 1, ecco perché le Mercedes sono imprendibili. Poche chances per le Ferrari
Sebastian Vettel ha battezzato la sua monoposto Eva. Servirà magari a sapere contro chi imprecare se qualcosa va storto, ma la sostanza non cambia: la Ferrari SF15-T non è competitiva per vincere il mondiale e probabilmente non lo sarà per tutta la stagione. L’unica consolazione è che si trova in ottima compagnia, visto che nessuna delle altre scuderie è riuscita a colmare il gap con le imprendibili Mercedes. Anzi, a voler guardare il bicchiere mezzo pieno, a Maranello hanno lavorato meglio di tutti, visto che il distacco con le “Frecce d’argento” si è più che dimezzato, scendendo dagli imbarazzanti due secondi a circa 7/8 decimi. Lo sa anche Vettel (nella foto sotto): “Dal punto di vista della prestazione, è chiaro che la Mercedes è ancora davanti con un certo vantaggio”, ha commentato il ferrarista dopo gli ultimi test di Barcellona, “ma subito dietro vedo noi, la Williams e la Red Bull molto vicini”. Più lapidario è stato Bernie Ecclestone, il padre-padrone dellaFormula 1. “È difficile fare previsioni, ma immagino che le Mercedes domineranno il campionato. La Ferrari è sulla strada giusta ma per ora le Mercedes sono troppo avanti per tutti”.
da Il Fatto Quotidiano
mercoledì 11 marzo 2015
Salone di Ginevra, Seat prepara i Suv per arrivare a vendere 500.000 auto all’anno
Tornare indietro di 15 anni, nel 2000, quando si vendevano oltre 500.000 Seat in un anno. È questo l’obiettivo del presidente della Seat Jurgen Stackmann (nella foto in alto): visto che non dispone di una macchina del tempo, dovrà raggiungerlo nel futuro, precisamente entro il 2018, secondo quanto previsto dal piano strategico del gruppo Volkswagen. La strada imboccata sembra quella giusta, perché dal 2009 – quando è stato toccato il fondo delle 307.502 unità – i numeri sono sempre cresciuti e nel 2014 sono state 390.500 le Seat vendute, con una crescita del 10% sul 2013. Per arrivare al mezzo milione mancano circa 100.000 auto, cioè tutte le Cordoba vendute nel 2000, per fare un confronto ardito ma interessante. Infatti, a distanza di quindici anni, i modelli in gamma sono praticamente gli stessi e i loro risultati commerciali molto simili. In altre parole, per aumentare i volumi, occorre un prodotto nuovo e non potrà essere una Ibiza con la coda, sebbene la compatta dal nome andaluso fosse un’auto onestissima.
da Il Fatto Quotidiano
venerdì 6 marzo 2015
Salone di Ginevra 2015, la festa di Suv e sportive. Auto “eco” non pervenute
No, a Ginevra non è in corso una partita globale a nascondino, imodelli eco-compatibili sono praticamente spariti dalla circolazione. Elettrici, ibridi o plug-in non importa, sulle 130 novità presentate in svizzera, quelle che rinunciano, almeno parzialmente, ai combustibili fossili si contano sulle dita di una mano. Scomparse, sostituite, travolte da una montagna di Suv e di auto sportive. Sono questi i due trend dominanti dell’edizione numero 85 del Salone elvetico, che si è quasi messo alle spalle la crisi ed è supportato da un prezzo del petrolio mai così basso.
Così sembra che ormai nessuno possa fare a meno dei Suv: per ora sono solo annunci, ma Bentley e Lamborghini stanno arrivando, così come Maserati – anche in versione ibrida, Harald Wester dixit – mentre Aston Martin ha stupito con una concept inattesa (qui sopra, la DBX) e addirittura Rolls Royce sarà della partita. Insomma, ai ricchi piace stare in alto e avere le quattro ruote motrici; meno male che in qualche cassaforte esiste un documento firmato Enzo Ferrari che proibisce di mettere il suo nome su tutto ciò che non abbia una forma consona.
da Il Fatto Quotidiano
martedì 24 febbraio 2015
Tanta sicurezza e protocolli aeronautici: la ricetta di Volvo per la guida autonoma
da Il Fatto Quotidiano
domenica 19 ottobre 2014
domenica 5 ottobre 2014
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