Se durante la primavera del 2009 vi siete presi un weekend di vacanza, per fare il pieno alla vostra auto avrete pagato circa 50 euro. Se state pensando di replicare, magari partendo per il ponte del due giugno, mettete in conto almeno 95€ per riempire il serbatoio. La spesa è praticamente raddoppiata, ma risparmiare qualche euro è possibile. Innanzitutto occhio ai prezzi! Le stazioni di servizio “no-logo”, che non hanno vincoli con le compagnie petrolifere, o quelle solo self service hanno prezzi più bassi anche di 15 centesimi al litro. Volendo spendere ancora meno c’ è il GPL, ma bisogna considerare che il costo della trasformazione dell’auto è di circa 2.000€ e che la manutenzione è più cara. In ogni caso esistono degli accorgimenti per consumare meno e sono utili su tutte le automobili. L’attrito con l’asfalto è nemico dei consumi, per questo è meglio montare pneumatici non troppo larghi e con bassa resistenza al rotolamento, ricordando che l’aderenza delle gomme sarà leggermente inferiore rispetto a quelle standard; la pressione di gonfiaggio, poi, deve essere quella indicata dal costruttore e va controllata una volta al mese. Anche l’attrito con l’aria va ridotto il più possibile, evitando di caricare oggetti sporgenti o di lasciare montato il portapacchi e tenendo chiusi i finestrini.
La manutenzione dell’auto è altrettanto importante, un veicolo poco curato è meno efficiente e consuma di più. Tuttavia, spesso è lo stile di guida che fa scendere con troppa velocità la lancetta del carburante. Un’abitudine di molti, del tutto inutile con le auto moderne, è quella di scaldare il motore da fermo prima di partire; è tutto carburante sprecato. Bisogna muoversi subito, aspettando comunque di raggiungere la temperatura di esercizio prima di prodursi in scatti brucianti al semaforo. A questo proposito è bene ricordarsi che anche l’auto più parsimoniosa, se spremuta a fondo, consuma come una Formula 1. La maggiore economia di funzionamento si ottiene usando delicatamente il pedale del gas, scegliendo una marcia che non faccia urlare ma nemmeno soffocare il motore. Inoltre si deve cercare di mantenere una velocità costante, guardando lontano per capire le variazioni del traffico così da evitare accelerate inutili e frenate superflue.
Qualora tutto questo non sia sufficiente, allora è il rapporto con la propria auto che va ripensato. Per quanto l’Italia non brilli per efficienza dei mezzi pubblici e disponibilità di piste ciclabili, nella vita di ognuno di noi ci sono delle circostanze in cui si potrebbe fare a meno dell’automobile, salendo su un bus, inforcando una bicicletta o più semplicemente andando a piedi. E se proprio non se ne può fare a meno, si possono ridurre considerevolmente le spese con il “car pooling”, ovvero la condivisione della propria vettura con altre persone. È un sistema già diffuso in altri paesi e sta prendendo piede anche in Italia. Esistono dei siti internet specializzati dove si possono offrire e richiedere passaggi senza incappare in situazioni spiacevoli, grazie a una serie di misure di sicurezza. Quasi tutte le auto dispongono di cinque posti, perché non sfruttarli tutti?
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