martedì 10 aprile 2012

SRT Viper, welcome back!

Nel 1992, quando uscì la prima Viper, avevo otto anni. Nonostante la tenera età ero già malato di automobili e cercavo di farmi una cultura leggendo il più possibile. La vidi la prima volta in un librone che pubblicava Quattroruote, "Tutte le auto del mondo" si chiamava, e iniziai a interrogarmi su quella strana auto che sembrava uscita da un fumetto della Marvel. La linea era bellissima, così lontana dai canoni delle sportive europee eppure così aggressiva; mi piacque sin dal primo istante. Poi lessi la scheda tecnica e lo sbigottimento fu totale. Dieci cilindri, ma soprattutto 8 litri di cilindrata, non pensavo nemmeno che potessero esistere su un'auto.
La Viper è stata fuori dagli schemi sin dalla sua nascita. Del resto quale altra auto sportiva può vantare un motore derivato da...un camion? Il V10 appartiene infatti alla famiglia LA dei motori Chrysler dell'epoca e deriva strettamente dal Magnum 5.9 V8. Quando gli ingegneri della Lamborghini, allora controllata da Chrysler, si videro recapitare un motore completamente in ghisa da 360kg, probabilmente pensarono a uno scherzo. Invece dovevano riuscire a trasformarlo in un motore sportivo. Basamento e testa divennero subito in alluminio, mentre la distribuzione rimase a 2 valvole per cilindro, poiché in Chrysler erano dubbiosi sul potenziale di vendita dell'auto e non volevano spendere troppo. Il risultato furono 400CV a 4600rpm e 630Nm a 3600rpm. Aveva rapporti del cambio lunghissimi, ma grazie al peso contenuto entro i 1500kg le prestazioni erano ottime. La Viper si è evoluta costantemente, senza stravolgimenti, fino ai giorni nostri, costruita in ben 25.000 esemplari. Anche se nel 2008 alla Chrysler pensavano di disfarsene, dopo la fusione con Fiat cambiarono idea...Negli ultimi tre anni infatti è stata progettata una Viper tutta nuova, stavolta con l'aiuto dei tecnici di Maranello. Il risultato è degno di nota.
La nuova SRT Viper mantiene la massa entro i 1500kg, il motore ha guadagnato cavalli (649), perso peso (230kg) e gira fino a 6200rpm, mentre il telaio è più rigido del 50%. L'allestimento interno e le finiture hanno fatto un clamoroso salto di qualità, ora la Viper è all'altezza delle concorrenti europee. Il cambio manuale è l'unico baluardo della guida "vecchio stile" perché anche qui sono comparsi gli immancabili sistemi elettronici di aiuto e assistenza alla guida. Che cosa altro non è cambiato? La linea! Sempre mozzafiato...BRUUUM!!!










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giovedì 5 aprile 2012

Audi A1 Quattro e Mini Countryman JCW, vorrei ma non posso...


Prima di entrare nel merito faccio una piccola descrizione di queste due auto. La A1 Quattro è una serie limitata di 333 esemplari venduta alla modica cifra di circa 50.000€. Si tratta di una normalissima A1 sulla quale viene trapiantata la meccanica dell'Audi S3, comprensiva dell'assale posteriore adatto per ospitare la trazione integrale. È poi sufficiente un maquillage estetico di impatto per fare si che questa A1 si meriti l'appellativo Quattro.
La Mini Countryman JCW è invece una vettura di serie a tutti gli effetti; si pone come versione top di gamma della gamma Countryman, offrendo il 1.6 turbo nella versione da 218CV abbinato alla trazione integrale. Anche se è lontanamente imparentata con la Countryman WRC del Mondiale Rally, fa ben poco per ricordarlo. Forse gli inglesi hanno più pudore dei tedeschi? No, perchè sono tedeschi anche quelli di Mini...
Ma veniamo al dunque. La A1 Quattro è una colossale operazione di marketing. Metterla insieme all'Audi è costato pochissimo, dopodiché è stato sufficiente realizzare un paio di video sulla neve per sentirsi autorizzati a insignirla dell'appellativo Quattro. Per chi non se lo ricordasse la Audi Quattro è stata l'auto che ha cambiato le regole dei rallies, sperimentando la trazione integrale nelle competizioni. Ora, a parte il fatto che questa A1 non vedrà mai nessun genere di bandiera a scacchi, il vero problema (se così si può chiamare) è che quest'auto è in realtà una trazione anteriore, in quanto il giunto centrale invia coppia alle ruote posteriori solo quando quelle davanti slittano. Ogni auto da rally che si rispetti ha la trazione integrale permanente, che permette di guidare contando anche sulla spinta del posteriore, cosa che questa A1 Quattro non consente di fare. Ma in Audi non sono nuovi a questo genere di misunderstandig, come avevo già spiegato in un altro post...In realtà questa A1 Quattro, oltre a rimpinguare le casse di Ingolstadt, servirebbe a sondare il terreno in vista della possibile produzione dell'accoppiata S1/RS1. 
Per tornare alla Mini, non ho niente contro di lei. Certo, costa uno sproposito per quello che offre, ma questa è una caratteristica comune a tantissime auto premium. Spero solo che il pudore degli esperti BMW resti tale e che nei prossimi mesi non esca una Countryman WRC Replica...

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martedì 3 aprile 2012

Mercato auto, non c'è limite al peggio

C'è poco da fare, le auto si vendono sempre meno. E non servono nemmeno le cifre per rendersene conto, basta guardarsi intorno e vedere le concessionarie vuote o tutte quelle che chiudono. Però le cifre arrivano e sono impietose: marzo 2012 -26,7%, primo trimestre 2012 -21%. Tradotto in cifre vuol dire che alla fine dell'anno sarà difficile superare quota 1.400.000 auto. Vengono i brividi se si pensa che solo pochi anni fa, con il doping degli incentivi, si vendevano quasi due milioni e mezzo di vetture l'anno.
Consolarsi con scuse tipo le mancate consegne causate dallo sciopero delle bisarche non serve a nulla. Invece si possono vedere meglio i dati per capirci qualcosa di più. Il mercato dell'usato è sceso del 8,2% su base mensile e del 9,9% su base trimestrale; vuole dire che le automobili servono sempre, ma siccome è diventato un lusso mantenerle, si risparmia sul prezzo d'acquisto. E chi si arrischia comunque a comprare un'auto nuova premia i marchi che fanno del rapporto qualità/prezzo una bandiera. Hyundai e KIA salgono del 26,9% e 11,5% (non a caso offrono 5 e 7 anni di garanzia), Dacia del 24,3%. Cresce anche Land Rover, del 60%, grazie al successo della Evoque, il SUV del momento per il quale bisogna scucire almeno 40.000€. 
Il Presidente della Unrae Jacques Bousquet è preoccupato, chiede aiuto al Governo, dice che nel 2012 rischiano di chiudere 350 concessionari che lascerebbero senza lavoro 10.000 persone. Per come la vedo io il Dott.Bousquet farebbe meglio a risparmiare il fiato; di soldi per cambiare macchina non ce ne sono. Le famiglie sono alle prese con ben altri problemi. Disoccupazione record, licenziamenti, figli senza lavoro, costo della vita alle stelle e stipendi alle stalle. Ovviamente chi era ricco prima è ricco anche adesso, è il ceto medio che fa la differenza. E con la benzina a 2€ il ceto medio la macchina la usa il meno possibile.
Eventuali incentivi non servirebbero a nulla, perché se non posso spendere 10.000€, non ne posso spendere nemmeno 8.000€. La verità è che l'auto sta diventando per molti un bene di lusso e il lusso, quello vero, rimane immune a ogni manovra economica. BRUUUM!!!

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lunedì 2 aprile 2012

Kia Cee'd, la media possibile

Del Gruppo Hyundai-Kia e delle sue imprese vi ho già narrato poco tempo fa. Oggi vi voglio parlare di un prodotto che a suo modo va controcorrente, la nuova Kia Cee'd. È la sorella della Hyundai i30 con la quale condivide il pianale e buona parte della meccanica, ma ha una personalità ben definita. La Cee'd è una compatta di segmento C che fa del rapporto qualità/prezzo il suo punto di forza ma senza lesinare sul design, tanto che si può permettere (come tutte le Kia) 7 anni di garanzia totale, quando la maggior parte delle case automobilistiche faticano ad aggiungere anche un anno ai due obbligatori per legge.
La Cee'd sarà disponibile a maggio in versione 5 porte e a settembre con carrozzeria station wagon; nel 2013 arriveranno la Pro Cee'd, ovvero la 3 porte sportiva e una crossover di cui ancora non si sa il nome. Kia diventa così uno dei pochi marchi a presidiare il segmento C con una offerta completa. Inoltre i coreani non sembrano troppo sensibili alle mode, si concentrano piuttosto a progettare un buon prodotto. La Cee'd non cede alla moda del downsizing e offre due ottimi propulsori benzina aspirati da 1.4 e 1.6 litri che erogano 100 e 135 CV. Nel reparto diesel può invece contare sul collaudato 1.6 da 110 e 128 CV, ma anche sul 1.4 da 90CV che promette consumi bassissimi.
I prezzi ufficiali non sono ancora stati diramati ma la concorrenza già trema, perché questa Cee'd ha fatto un vero salto di qualità e ora è una avversaria temibile. BRUUUM!!!






sabato 31 marzo 2012

Fiat Viaggio, dalla Cina con amore

Prendete una Alfa Romeo Giulietta, mandatela in America, fatela un poco ingrassare e mettetele un vestito nuovo. Avrete così ottenuto una Dodge Dart. Prendete la Dart, rifatele il trucco, abbinate accessori di un'altra marca e poi speditela in Cina. Avrete ora ottenuto la Fiat Viaggio!
Ok, suona un po' semplicistico e ironico, ma la realtà dei fatti non è molto diversa. La Dodge Dart utilizza il pianale C-Wide che deriva strettamente dal C-Evo della Giulietta, a partire dal quale è stato modificato e adeguato alle esigenze del mercato e delle normative americane. La nuova Fiat Viaggio sarà strettamente derivata dalla Dart, dalla quale si differenzierà solo per alcuni dettagli estetici come paraurti, fanali e coperchio del bagagliaio. Per quanto riguarda motori e cambi la Viaggio potrà attingere liberamente alla "banca organi" del Gruppo Fiat-Chrysler e sarà prodotta in Cina con il partner Guangzhou.
L'auto dovrebbe fare il suo debutto ufficiale al prossimo Salone di Pechino, in programma dal 27 aprile al 2 maggio. Ma gli sviluppi più interessanti per il mercato europeo potrebbero essere altri. Con il congelamento della Cross Bravo la Fiat si trova scoperta nel segmento C, dove la Bravo attuale presentata nel 2007 sta per arrivare alla fine del suo ciclo di vita. Dalla Viaggio potrebbe quindi derivare una versione compatta a due volumi che andrebbe a sostituire la Bravo attuale, la quale utilizza il pianale C, ovvero il "papà" del pianale della Giulietta.
È un giro un po'complicato che però permetterebbe a Fiat di avere un nuovo modello per il mercato europeo a fronte di costi di sviluppo tutto sommato contenuti. Inoltre la Viaggio/Bravo sarebbe un ottimo esempio della tanto decantata integrazione con Chrysler. Staremo a vedere...BRUUUM!!!

martedì 27 marzo 2012

Alfa, se ci sei batti un colpo!

Forse avrete notato che non ho parlato dell'Alfa Romeo al Salone di Ginevra. Il motivo è semplice: non c'era nulla da dire. Anzi, visitando lo stand Alfa sono stato pervaso da una sensazione di tristezza e non credo di essere stato l'unico. I modelli esposti erano due, la Mito e la Giulietta, ovvero l'attuale gamma Alfa Romeo. Con l'uscita di produzione della 159 e della Brera, sono rimaste solo le due compatte a portare lo stemma del Biscione sul cofano e meno male che vendono bene altrimenti non oso immaginare i possibili scenari.
Per tutto il 2012 la situazione non migliorerà, mentre nel 2013 si dovrebbe iniziare a muovere qualcosa. È atteso il restyling della Mito, che potrebbe guadagnare la versione a 5 porte, inoltre arriverà la versione Sport Wagon della Giulietta che darebbe una notevole spinta alle vendite, essendo anche l'unica station wagon del Gruppo Fiat. 
Anche la 4C è attesa per fine 2013 o forse 2014, la data non è ancora certa. In realtà per tutto il 2014 c'è una fitta nebbia; la Giulia che era già praticamente pronta è in fase di ripensamento continuo, ché le dimensioni devono essere giuste per gli USA, ma anche per l'Europa e il design non ne deve risentire. Gli stessi problemi di linea affliggono l'ormai mitologico SUV per il quale sono in fase di confronto due frontali differenti, uno più tradizionale, l'altro più audace. Infine, per il 2014, spunta anche una possibile spider due posti da realizzarsi su un nuovo pianale a trazione posteriore che condividerebbe con la riedizione della Plymouth Barracuda.
Sono tutti progetti molto interessanti, a patto che vengano realizzati in tempi brevi e che non restino solo chiacchiere. BRUUUM!!!

sabato 24 marzo 2012

Ferrari 458 Italia by Eric Clapton

Si dice che i soldi non fanno la felicità, però quando si tratta di togliersi degli sfizi aiutano molto. Se poi sei una star di fama mondiale, hai la passione per le auto e disponibilità economiche fuori dal comune, diventa tutto più facile. Il signor Eric Clapton, uno dei migliori chitarristi di tutti i tempi, non volendo avere una "banale" Ferrari 458 Italia ha pensato bene di farsi costruire un modello su misura ispirato alla produzione anni 70/80 del Cavallino Rampante, in particolare alla serie BB, sia 365 che 512.

Il risultato è uno strano ibrido che può piacere o meno, ma che ha sicuramente un suo carattere anche se alcuni particolari avrebbero potuto essere più fedeli alle BB, come i quattro scarichi o i doppi fari tondi posteriori. Al di là delle considerazione estetiche, lo spunto di riflessione più interessante di tutta questa storia è il cambiamento delle strategie del marchio Ferrari, nei confronti dei suoi clienti più "fantasiosi".

Negli anni del Drake, quando la Ferrari era una casa automobilistica molto artigianale ed esclusiva, non bastava avere i soldi per portarsi a casa una Rossa, bisognava anche essere "approvati" da Enzo Ferrari stesso. E le auto che uscivano da Maranello dovevano restare tali e quali, anche alcune colorazioni considerate sconvenienti non erano ammesse. Addirittura quando preparatori come Gemballa o Konig si occupavano delle varie Testarossa o 348, dovevano togliere gli stemmi Ferrari dalla carrozzeria perché le elaborazioni intaccavano la purezza del Marchio.
Però il mondo va avanti e chi resta ancorato al passato viene superato inesorabilmente. In Ferrari sono molto attenti nello stare al passo coi tempi e qualche anno fa hanno attivato un programma "tailor made" con il quale possono esaudire praticamente qualunque desiderio in tema di personalizzazioni e vetture speciali. Abbiamo già apprezzato la P4/5 e questa 458, di cui ancora non si sa il nome ufficiale, non è per niente male. Purtroppo non si può dire altrettanto di un'altra 458, stavolta in versione mimetica, appartenente a un certo Lapo Elkann...BRUUUM!!!