Visto il successo del precedente post con le foto delle ragazze di Ginevra, ho pensato di proporre un bel bis, sperando di fare cosa gradita...BRUUUM!!!
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venerdì 9 marzo 2012
giovedì 8 marzo 2012
Speciale Ginevra: Fiat 500L
Allo stand Fiat è la 500L a catturare la maggior parte degli sguardi. Anche la nuova Panda riceve molte attenzioni ma per la "Cinquecentona", come molti già la chiamano, questo è il debutto ufficiale, la prima occasione per toccarla con mano. Il grande interesse è più che giustificato, visto l'agguerrito segmento di mercato in cui la piccola multispazio Fiat andrà a confrontarsi. La Ford B-Max, sua concorrente principale, si trova solo a pochi metri di distanza ed è palese che il suo punto di forza siano le porte posteriori scorrevoli senza montante centrale. La 500L punta invece sullo stile; vista da vicino l'auto è gradevole, ben proporzionata e ispira una certa simpatia. Certo, la parentela con la 500 aiuta molto, ma la L non è priva di una propria personalità, che viene accentuata da soluzioni stilistiche furbe come il tetto e gli specchietti di diverso colore.
Essendo una monovolume lo spazio interno è fondamentale; a questo proposito i 400 litri minimi di capacità di carico garantiti dal bagagliaio sono un ottimo risultato. La gamma motori, rispetto a quella che vi avevo anticipato, inizialmente non prevede il 1.4 da 77CV, probabilmente ritenuto troppo fiacco per un auto di queste dimensioni. La data di commercializzazione e i prezzi ufficiali non sono stati ancora diramati; forse in Fiat stanno valutando le reazioni del pubblico e degli addetti ai lavori prima di prendere la decisione finale, visto che in un periodo di crisi come questo anche una differenza di poche centinaia di euro sul prezzo d'acquisto può giocare un ruolo fondamentale. BRUUUM!!!
Essendo una monovolume lo spazio interno è fondamentale; a questo proposito i 400 litri minimi di capacità di carico garantiti dal bagagliaio sono un ottimo risultato. La gamma motori, rispetto a quella che vi avevo anticipato, inizialmente non prevede il 1.4 da 77CV, probabilmente ritenuto troppo fiacco per un auto di queste dimensioni. La data di commercializzazione e i prezzi ufficiali non sono stati ancora diramati; forse in Fiat stanno valutando le reazioni del pubblico e degli addetti ai lavori prima di prendere la decisione finale, visto che in un periodo di crisi come questo anche una differenza di poche centinaia di euro sul prezzo d'acquisto può giocare un ruolo fondamentale. BRUUUM!!!
Speciale Ginevra: Ferrari F12berlinetta
Per quanto mi riguarda non ci sono dubbi, la regina del Salone di Ginevra 2012 è la Ferrari F12berlinetta. E, a giudicare dalla ressa continua allo stand di Maranello, non devo essere l'unico a pensarla in questo modo. Questa Ferrari è veramente stupenda, la sua linea è aggressiva, diabolica, sembra pronta a scattare in avanti con rabbia anche da ferma. Vista dal vero è molto compatta, sembra più corta dei suoi 4,6 metri di lunghezza.
Visto che dell'auto si sa già tutto, in attesa di vederla finalmente su strada, vi lascio con queste immagini scattate ieri a Ginevra. L'esemplare nero si trova allo stand Pininfarina; se entrate dalla Halle 1 e prendete la scala mobile, ve lo troverete subito di fronte. Cercate solo di non rimanere imbambolati per venti minuti come è successo a me...BRUUUM!!!
Visto che dell'auto si sa già tutto, in attesa di vederla finalmente su strada, vi lascio con queste immagini scattate ieri a Ginevra. L'esemplare nero si trova allo stand Pininfarina; se entrate dalla Halle 1 e prendete la scala mobile, ve lo troverete subito di fronte. Cercate solo di non rimanere imbambolati per venti minuti come è successo a me...BRUUUM!!!
mercoledì 7 marzo 2012
Speciale Ginevra: le ragazze!
Vi scrivo direttamente da Ginevra e, sicuro di indovinare i desideri di tutti i lettori maschi di questo blog, posto subito qualche contributo di quella che per molti appassionati è la parte più bella del Salone di Ginevra...Scherzi a parte, qui la scena è tutta per le auto, ma le ragazze che le "accompagnano" sono indubbiamente una grande fonte di distrazione. In questo post, però, l'attenzione è tutta per loro, quindi...buona visione! BRUUUM!!!
martedì 6 marzo 2012
Nuova Mercedes A, cambio di Classe
Avete presente la Mercedes Classe A? La piccola monovolume tedesca che strizza l'occhio al pubblico femminile? Bene, dimenticate tutto. Questa nuova Classe A è un'auto radicalmente diversa, tanto che viene da chiedersi se sia giusto mantenere un nome che nell'immaginario collettivo appartiene a un altra tipologia di vettura. La nuova Mercedes è una compatta di segmento C dalle proporzioni piuttosto tradizionali, mentre le misure sono nella media del segmento con 4,29 metri di lunghezza e 1,43 di altezza; le sue concorrenti sono, manco a dirlo, la nuova Audi A3, la BMW Serie 1, l'Alfa Romeo Giulietta e la nuova Volvo V40.
Il carattere mascolino di questa Classe A è evidente sin dal primo sguardo, se poi si cercano delle conferme basta leggere, tra le caratteristiche tecniche, quale sia stato il ruolo della AMG (la divisione sportiva di Mercedes) nello sviluppo dell'auto: gli ingegneri di Affalterbach sono stati coinvolti sin dall'inizio della progettazione e hanno curato direttamente la dinamica delle versioni top di gamma denominate "AMG Sport". Inoltre, tra qualche mese sarà svelata anche la versione 100% AMG da oltre 300CV e dotata di trazione integrale, che sarà disponibile anche su altre versioni della gamma.
La Classe A condivide il pianale MFA e buona parte della meccanica con la Classe B, infatti è mossa dalla trazione anteriore. La scelta dei motori è ampia sin dall'inizio, con il 1.6 turbobenzina da 122 (A180) e 156 CV (A200) e il 1.8 turbodiesel da 109 (A180 CDI) e 136 CV (A200 CDI); al top della gamma troviamo il 2.0 turbobenzina da 211CV della A250 e il 2.1 turbodiesel da 170CV della A220CDI. Gli allestimenti saranno tre: Urban, Style e AMG Sport. Il cambio sarà manuale a 6 marce per tutte, in opzione si potrà avere il doppia frizione a 7 marce 7G-DCT.
La dotazione di sicurezza è ai massimi livelli, con sistemi noti come il Pre-Safe e inediti come il Collision Prevention Assist, il primo volto a ridurre le conseguenze da impatto, mentre il secondo tenta di evitarlo. I prezzi non sono ancora stati diramati, ma c'è da scommettere che saranno al vertice della categoria. BRUUUM!!!
La dotazione di sicurezza è ai massimi livelli, con sistemi noti come il Pre-Safe e inediti come il Collision Prevention Assist, il primo volto a ridurre le conseguenze da impatto, mentre il secondo tenta di evitarlo. I prezzi non sono ancora stati diramati, ma c'è da scommettere che saranno al vertice della categoria. BRUUUM!!!
lunedì 5 marzo 2012
Hyundai non smette di correre
Nel 2011 il mercato europeo è calato quasi del 2% e per il 2012 si attende un ulteriore diminuzione del 5%. La causa principale di questa contrazione è il calo della domanda da parte dei privati. Stretti in una morsa dal calo del potere d'acquisto e dai costi di gestione sempre più alti, gli automobilisti europei rinunciano all'acquisto dell'auto nuova. In uno scenario così grigio sono pochissimi i costruttori che possono guardare al futuro con serenità; uno di questi è Hyundai.
In Europa è conosciuta esclusivamente per le automobili, mentre in realtà è una multinazionale attiva in diversi settori. Il primo modello al 100% made in Sud Corea è del 1988, la Hyundai Sonica che in Italia è arrivata con il nome Sonata. Inutile dire che le vendite furono prossime allo zero. Ma la Hyundai ha sempre puntato forte sul prodotto, evolvendo e migliorando con un ritmo frenetico. Nel 1997 ha acquisito la maggioranza della rivale Kia, mentre Chung Mong-koo, succeduto al padre alla guida dell'azienda, allargava il raggio d'azione del gruppo verso l'Europa e il Nord America.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti e preoccupano i dirigenti di tutte le case automobilistiche. Le auto coreane hanno una qualità elevatissima, Hyundai garantisce tutta la gamma per 5 anni e Kia per 7, e il design non ha più nulla da invidiare alla concorrenza. A successi come quello del Suv ix35 e dell'utilitaria i20 si aggiunge un costante sviluppo dei prodotti principali, come la media i30 che sarà declinata anche in versione station wagon e GTI, ma anche una ricerca su prodotti innovativi come la Veloster.
Allan Rushforth, Ceo di Hyundai Motor Europe, vuole portare la quota di mercato dall'attuale 3% al 5% nel 2015 e dichiara che il valore principale delle sue auto è l'altissimo rapporto qualità prezzo. Peraltro, secondo il Wall Street Journal, Hyundai ha un margine netto del 10% su ogni auto venduta, al pari della BMW che però vende auto di ben altro prezzo. Insomma i boss delle case automobilistiche europee sono avvisati, ma a quanto pare già conoscono il problema...BRUUUM!!!
In Europa è conosciuta esclusivamente per le automobili, mentre in realtà è una multinazionale attiva in diversi settori. Il primo modello al 100% made in Sud Corea è del 1988, la Hyundai Sonica che in Italia è arrivata con il nome Sonata. Inutile dire che le vendite furono prossime allo zero. Ma la Hyundai ha sempre puntato forte sul prodotto, evolvendo e migliorando con un ritmo frenetico. Nel 1997 ha acquisito la maggioranza della rivale Kia, mentre Chung Mong-koo, succeduto al padre alla guida dell'azienda, allargava il raggio d'azione del gruppo verso l'Europa e il Nord America.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti e preoccupano i dirigenti di tutte le case automobilistiche. Le auto coreane hanno una qualità elevatissima, Hyundai garantisce tutta la gamma per 5 anni e Kia per 7, e il design non ha più nulla da invidiare alla concorrenza. A successi come quello del Suv ix35 e dell'utilitaria i20 si aggiunge un costante sviluppo dei prodotti principali, come la media i30 che sarà declinata anche in versione station wagon e GTI, ma anche una ricerca su prodotti innovativi come la Veloster.
Allan Rushforth, Ceo di Hyundai Motor Europe, vuole portare la quota di mercato dall'attuale 3% al 5% nel 2015 e dichiara che il valore principale delle sue auto è l'altissimo rapporto qualità prezzo. Peraltro, secondo il Wall Street Journal, Hyundai ha un margine netto del 10% su ogni auto venduta, al pari della BMW che però vende auto di ben altro prezzo. Insomma i boss delle case automobilistiche europee sono avvisati, ma a quanto pare già conoscono il problema...BRUUUM!!!
venerdì 2 marzo 2012
La Volkswagen Up! parte col piede sbagliato
È ancora presto per parlare di flop, ma sicuramente il debutto commerciale della Up! sul mercato italiano si sta rivelando un vero fiasco. Dopo l'anteprima mondiale al Salone di Francoforte, la Up! si è presentata al pubblico italiano al Motor Show di Bologna, dove occupava l'area più centrale con un mega stand discoteca, dove era offerta anche la wi-fi gratuita. Nel weekend 14-15 gennaio c'è stato il primo porte aperte, subito ripetuto nel fine settimana successivo. Se le sole 402 vetture (11° posto in classifica) immatricolate nel primo mese del 2012 potrebbero apparire fisiologiche, il fatto che a febbraio non siano state superate le 600 immatricolazioni è preoccupante.
In Volkswagen hanno quindi investito forte sul nazional-popolare, sponsorizzando il Festival di Sanremo e organizzando un altro porte aperte per il weekend 24-25 febbraio. Bisognerà far trascorrere il mese di marzo per valutare la bontà di questa nuova strategia pubblicitaria. Intanto, per mantenere viva l'attenzione sul prodotto VW porterà al Salone di Ginevra alcune versioni speciali della Up!, caratterizzate da allestimenti particolari: Cargo Up!, Swiss Up!, X Up! e Winter Up!. Tutto questo in attesa della versione sportiva GT Up! e della 5 porte, che potrebbe forse dare una spinta alle vendite.
In effetti va riconosciuta agli uomini di Wolfsburg una certa caparbietà nel puntare comunque su un prodotto che non è stato accolto in maniera favorevole. Evidentemente credono molto nel valore dell'auto e nelle sue caratteristiche tecniche. I problemi, tuttavia, sembrano riguardare altri aspetti della citycar tedesca. Basta dare una occhiata ai commenti in rete per accorgersi che la maggior parte delle persone la trova bruttina e perdente nel confronto con la sua maggiore concorrente, la Fiat Panda. Inoltre, nonostante il prezzo d'acquisto ai vertici della categoria, mancano alcune dotazioni imprescindibili e tutta l'auto da l'impressione di essere molto essenziale.
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