lunedì 6 febbraio 2012

Mercedes e Baic: non si butta via niente!

Certe volte i principi che governano la produzione di un'automobile coincidono con quelli della macellazione del maiale. Non si butta via niente! Ne è un esempio lampante la neonata BAW C301. Il nome nome non vi dice nulla? Non preoccupatevi, non diceva nulla neanche a me, prima di sapere che dietro questa sigla si cela una nuova automobile. É il frutto della joint-venture tra Mercedes e la cinese Baic (Beijing automotive industry corporation) e, fortunatamente, è riservata solamente ai mercati orientali.
Questa BAW C301 - bel nome eh? - ha la carrozzeria e gli interni della vecchia Classe B, che è appena uscita di produzione. Le stelle a tre punte spariscono e compaiono i loghi Baic; la nuova auto è servita. Tuttavia, qualcosa cambia. Cose di poco conto...telaio, motori e cambi. Si, perchè la piattaforma della prima ClasseB è molto costosa, in quanto derivata da quella della prima Classe A, che aveva il famoso pianale a "sandwich" ideato per ospitare gli elementi di una propulsione ibrida, ma mai sfruttato in tal senso. I tecnici Mercedes hanno quindi riesumato l'economico pianale della vecchia Mitsubishi Colt, alias Smart ForFour, mettendosi poi a fare un sapiente lavoro di taglia e cuci, dando vita a questa BAW C301.
Siete stupiti? Io non troppo. A dir la verità mi ricordate un mio amico, che aveva comprato un' Audi TT. Era molto orgoglioso del suo acquisto e ne decantava le doti tecniche. Caso volle che parcheggiata a pochi metri della fiammante coupè, sostasse una banale Skoda Octavia...Io la indicai e dissi "lo sai che la tua TT e quella Octavia sono parenti molto strette?". Lui subito rise, poi si documentò e non rise più...BRUUUM!!!

venerdì 3 febbraio 2012

La storia della crisi parte 6: i primi segnali di ripresa


Il biennio 2008-2009 è stato decisamente disastroso per il mercato americano dell’auto; in ognuno dei due anni sono stati venduti tre milioni di veicoli in meno rispetto ai dodici mesi precedenti. Le oltre sedici milioni di unità vendute nel 2007 sono ormai un lontano ricordo. Questo tremendo biennio ha visto anche il fallimento e la rinascita di GM e Chrysler, l’ascesa dei costruttori giapponesi e la fine dell’invincibilità del mercato statunitense. Quelle che una volta venivano chiamate le Big Three sono ora chiamate alla sfida più importante della loro storia: risorgere o scomparire. 
Il 2010, invece, inizia con un incoraggiante +6% nel mese di gennaio; Chrysler annaspa ancora con un -8%, GM risale con un +14% e Ford si conferma la più in salute con un + 25% nelle vendite; ma le prime tre auto più vendute sono ancora giapponesi. Ford si è liberata di Volvo vedendola ai cinesi di Geely per la cifra di due miliardi dollari. GM ha fatto lo stesso con Saab; l’accordo con Spyker, dopo complicate trattative, è stato raggiunto sulla base di quattrocento milioni di dollari. Un destino diverso attendeva invece il marchio Hummer: l’azienda cinese Sichuan Tengzhong non aveva ottenuto il benestare da parte del Governo di Pechino, cosicché, in assenza di compratori, il brand sarebbe stato progressivamente smantellato. 
In ogni caso, alla fine del primo trimestre 2010, la situazione dell’industria dell’auto americana è decisamente migliore di quello che ci si potesse aspettare: Ford non ha più conti in rosso e ha aumentato la sua quota sul mercato domestico di 2,7 punti percentuali, arrivando al 16,6%; inoltre prepara il lancio della nuova Focus, progettata per essere venduta in 122 paesi. GM ha già restituito gli aiuti governativi e ritorna ad investire in nuovi stabilimenti; in più, le sue vendite crescono del 20% e la sua quota di mercato si attesta al 18,7%. Senza contare che approfitta dei problemi di Toyota, offrendo sconti speciali ai possessori di auto del colosso giapponese, e si prepara a far debuttare sul mercato l’attesissima Volt e la nuova compatta Aveo, per essere competitiva anche nel segmento sub-compact. 
Anche Chrysler sorprende, con un ritorno all’utile operativo nel primo trimestre (per 143 milioni di dollari) grazie alla risalita della sua quota di mercato fino al 9,1%; tutto ciò in attesa dei nuovi modelli elettrici che saranno lanciati entro breve tempo. Il quadro generale che emerge lascia ben sperare per il futuro dell’auto made in USA. Il mercato ha sostenuto una reazione non facile, che ha comportato un continuo cambio di vertici dirigenziali, sacrifici da parte del Governo, rinunce per i lavoratori americani e canadesi, la perdita di tanti posti di lavoro. Una reazione che ha costretto il popolo Americano a  confrontarsi per la prima volta con industrie nazionalizzate, con auto ecologiche e motori più piccoli dai bassi consumi. Una reazione che ha visto minate seriamente le fondamenta stesse del mito del liberismo a tutti i costi e di una certa parte del “sogno americano”, quello fatto di grandi auto, spinte da motori potenti e da grandi quantità di benzina. 

giovedì 2 febbraio 2012

Volkswagen MQB, una piattaforma per il futuro

Modularer Querbaukasten significa matrice modulare trasversale, in sintesi MQB. É il nome della nuova piattaforma del Gruppo Volkswagen, sulla quale verranno realizzati praticamente tutti i veicoli con il motore trasversale, a trazione anteriore e integrale. Dalla Polo alla Passat, dalla Ibiza alla Superb, dalla Tiguan alla TT, la MQB sarà alla base di circa sessanta auto marchiate Audi, Seat, Skoda e Volkswagen. La caratteristica principale di questa piattaforma è la modularità; possono cambiare il passo, le carreggiate e gli sbalzi, facendo sì che da uno stesso telaio possano nascere auto diversissime tra loro, sia nelle misure che nella forma. Inoltre potranno essere condivisi componenti importanti e costosi come motore, cambio e sospensioni.
La differenziazione tecnica è dunque in via di estinzione, uccisa dalle normative anti-inquinamento e di sicurezza passiva, che fanno salire enormemente i costi di progettazione. Le auto del futuro saranno quindi molto simili dove l'occhio non vede e molto diverse nel vestito esterno, mentre a personalizzare l'esperienza di guida saranno le regolazioni elettroniche di sterzo, cambio e motore, unite a piccole modifiche nella taratura delle sospensioni.
Ma la MQB non sarà l'unica piattaforma modulare del Gruppo VW. Con l'acquisizione di Porsche è necessario creare delle sinergie anche con gli altri marchi sportivi del gruppo. Le  prossime generazioni di Audi R8, Bentley Continental, Lamborghini Gallardo e Porsche nasceranno tutte da una stessa base in grado di ospitare il motore anteriormente o posteriormente...del resto l'ad di Porsche Alain Favey ha dichiarato che in futuro l'integrazione componentistica con VW sarà sempre più forte e che le Porsche potranno montare componenti VW a patto che il cliente non possa percepire la differenza...BRUUM!!!

mercoledì 1 febbraio 2012

Ford B-MAX: accomodatevi!

Anche Ford entra nel movimentato segmento delle monovolume small-size. La B-MAX nasce sul pianale della Fiesta, rispetto alla quale cresce in lunghezza di dieci centimetri e con cui condivide i collaudati motori diesel, di 1.4 (70CV) e 1.6 litri (95CV) di cilindrata. Il benzina è, invece, del tutto inedito. Un litro di cilindrata, tre cilindri e una turbina, per due livelli di potenza, 100 e 125 CV. Promette bassi consumi e guida piacevole.
Ma la caratteristica davvero innovativa di quest'auto è un altra: le porte posteriori scorrevoli combinate con l'assenza del montante centrale. Una soluzione che si vede da tanti anni sulle show car, ma mai portata su un'auto di serie. I vantaggi, su un'auto che fa dello spazio e della flessibilità il proprio cavallo di battaglia, sono lampanti; pensate che aprendo entrambe le porte, si ha uno spazio d'accesso largo un metro e mezzo!Il limite è la perdita di rigidità del telaio, nel quale il montante centrale è un elemento importantissimo. Gli ingegneri Ford sono evidentemente riusciti a trovare una soluzione, ufficialmente inspessendo le porte e utilizzando acciai speciali. Il rovescio della medaglia potrebbe essere l'aggravio di peso e la crescita dei costi, ma bisognerà aspettare il Salone di Ginevra (dove l'auto verrà presentata ufficialmente) per avere una idea più precisa.
Intanto va sicuramente riconosciuta a Ford una certa dose di coraggio e di inventiva. La B-MAX avrà concorrenti agguerrite, ma potrà contare su una caratteristica esclusiva, oltre che sull'ottimo rapporto qualità/prezzo di tutti i prodotti Ford. La 500L è avvisata...BRUUUM!!!

martedì 31 gennaio 2012

Le pubblicità del Super Bowl 2012!

Il Super Bowl è l'evento sportivo più seguito negli Stati Uniti. Tutti gli anni una intera nazione si ferma per qualche ora per assistere alla finale che assegna il titolo della NFL (National Football League). Considerando che l'evento tiene attaccati alla TV circa 100 milioni di americani, non stupisce il fatto che gli spazi pubblicitari siano venduti a peso d'oro. Le case automobilistiche, sempre protagoniste nel mondo dell'advertising, ogni anno fanno a gara nel realizzare lo spot più originale e coinvolgente. Qui potete vedere il più famoso tra quelli della scorsa edizione, mentre di seguito ho selezionato alcuni spot tra quelli già svelati. Buona visione!

Audi
Cadillac

Honda

Hyundai

Suzuki

Toyota

Quello della Hyundai è favoloso! Voi quale preferite? BRUUUM!!!

lunedì 30 gennaio 2012

La nuova monovolume Fiat si chiamerà 500L

Manca solo l'ufficialità, ma la nuova monovolume con il marchio Fiat sul cofano si chiamerà 500L. Anche se potrebbe sembrare che a Torino siano a corto di fantasia, il nome ha una certa coerenza, visto che l'auto ha un design derivato proprio da quello della 500. L'operazione è simile a quella che BMW ha fatto con la Mini Countryman, anche se in questo caso non ci sono velleità fuoristradistiche. L'intenzione di Fiat è quella di sfruttare un brand di successo e di crearci intorno una piccola gamma di vetture. La 500L sostituirà sia la Idea che la Multipla; sarà infatti declinata in due versioni, una cinque posti da 4,15 metri e una sette posti da circa 4,25 metri. La prima la vedremo al Salone di Ginevra (marzo) e andrà in consegna a luglio, mentre la seconda debutterà a settembre al Salone di Parigi. Se la 5 posti verrà venduta anche oltreoceano, la 7 posti non varcherà i confini europei.
La 500L verrà prodotta in Serbia, nel vecchio stabilimento di Kragujevac dove nascevano le Zastava, che Fiat ha ristrutturato con la partecipazione del governo serbo. La piattaforma su cui nasce è derivata da quella della Grande Punto, con la quale condivide anche buona parte della meccanica. I motori saranno i classici 1.4 benzina da 77 e 105 CV, il nuovo 0.9 Twinair da 85CV e l'ottimo 1.3 Multijet da 75 e 95 CV. La 500L se la vedrà con la già citata Countryman, con la Citroen C3 Picasso e con la nuova Ford B-Max, tutte auto dalla personalità ben definita. 
Il 2012 si configura, quindi, come un anno cruciale per Fiat. La nuova Panda e la 500L sono i primi modelli totalmente nuovi dal 2007 e dovrebbero dare una bella scossa alle vendite, che nel 2011 sono nettamente calate. Intanto sembra che la nuova Punto non si vedrà prima del 2014, i costi di sviluppo sono altissimi e Fiat sta cercando un partner...BRUUUM!!!

venerdì 27 gennaio 2012

Peugeot 208 GTI in arrivo, 301 in preparazione

Ormai le foto spia non sorprendono più nessuno. Sono finiti i tempi in cui le case automobilistiche mandavano in giro i muletti pesantemente camuffati per mesi e mesi. Buona parte del collaudo si fa con l'ausilio di simulatori sempre più avanzati o in appositi centri di sperimentazione inaccessibili. Le poche auto mascherate che ancora si vedono in giro sono modelli totalmente inediti, in fase finale di collaudo. Per le nuove generazioni di modelli già esistenti, si preparano dei muletti in cui la vecchia scocca nasconde la nuova meccanica. Mentre le versioni speciali vanno in giro quasi in veste definitiva, per farsi pubblicità.
Di queste due ultime casistiche fanno parte le due Peugeot di cui sto per parlarvi. La prima è la nuova generazione di 308, che i francesi avranno la bontà di non chiamare 309 (il ricordo della terribile 309 di venti anni fa è ancora vivo), bensì 301. La nuova segmento C del Leone condividerà la piattaforma con le Citroen C4 e DS4, e subirà la stessa operazione di dimagrimento della neonata 208, con la quale condividerà buona parte dei motori.
La seconda è la 208 GTI. Convinto di parlare per tutti gli appassionati della guida, spero sinceramente che in Peugeot si siano impegnati sullo sviluppo di quest'auto. Perché è davvero triste che la Casa creatrice della mitica 205 GTI abbia, negli ultimi anni, lasciato campo aperto alla concorrenza. Le versioni GTI della 207 e della 206 impallidiscono al confronto con l'antenata e perdono con le rivali, che si chiamano Abarth Punto Evo, Mini Cooper S, Renault Clio RS e via dicendo. Per favore Peugeot, ridacci una GTI come si deve! BRUUUM!!!