giovedì 2 febbraio 2012

Volkswagen MQB, una piattaforma per il futuro

Modularer Querbaukasten significa matrice modulare trasversale, in sintesi MQB. É il nome della nuova piattaforma del Gruppo Volkswagen, sulla quale verranno realizzati praticamente tutti i veicoli con il motore trasversale, a trazione anteriore e integrale. Dalla Polo alla Passat, dalla Ibiza alla Superb, dalla Tiguan alla TT, la MQB sarà alla base di circa sessanta auto marchiate Audi, Seat, Skoda e Volkswagen. La caratteristica principale di questa piattaforma è la modularità; possono cambiare il passo, le carreggiate e gli sbalzi, facendo sì che da uno stesso telaio possano nascere auto diversissime tra loro, sia nelle misure che nella forma. Inoltre potranno essere condivisi componenti importanti e costosi come motore, cambio e sospensioni.
La differenziazione tecnica è dunque in via di estinzione, uccisa dalle normative anti-inquinamento e di sicurezza passiva, che fanno salire enormemente i costi di progettazione. Le auto del futuro saranno quindi molto simili dove l'occhio non vede e molto diverse nel vestito esterno, mentre a personalizzare l'esperienza di guida saranno le regolazioni elettroniche di sterzo, cambio e motore, unite a piccole modifiche nella taratura delle sospensioni.
Ma la MQB non sarà l'unica piattaforma modulare del Gruppo VW. Con l'acquisizione di Porsche è necessario creare delle sinergie anche con gli altri marchi sportivi del gruppo. Le  prossime generazioni di Audi R8, Bentley Continental, Lamborghini Gallardo e Porsche nasceranno tutte da una stessa base in grado di ospitare il motore anteriormente o posteriormente...del resto l'ad di Porsche Alain Favey ha dichiarato che in futuro l'integrazione componentistica con VW sarà sempre più forte e che le Porsche potranno montare componenti VW a patto che il cliente non possa percepire la differenza...BRUUM!!!

mercoledì 1 febbraio 2012

Ford B-MAX: accomodatevi!

Anche Ford entra nel movimentato segmento delle monovolume small-size. La B-MAX nasce sul pianale della Fiesta, rispetto alla quale cresce in lunghezza di dieci centimetri e con cui condivide i collaudati motori diesel, di 1.4 (70CV) e 1.6 litri (95CV) di cilindrata. Il benzina è, invece, del tutto inedito. Un litro di cilindrata, tre cilindri e una turbina, per due livelli di potenza, 100 e 125 CV. Promette bassi consumi e guida piacevole.
Ma la caratteristica davvero innovativa di quest'auto è un altra: le porte posteriori scorrevoli combinate con l'assenza del montante centrale. Una soluzione che si vede da tanti anni sulle show car, ma mai portata su un'auto di serie. I vantaggi, su un'auto che fa dello spazio e della flessibilità il proprio cavallo di battaglia, sono lampanti; pensate che aprendo entrambe le porte, si ha uno spazio d'accesso largo un metro e mezzo!Il limite è la perdita di rigidità del telaio, nel quale il montante centrale è un elemento importantissimo. Gli ingegneri Ford sono evidentemente riusciti a trovare una soluzione, ufficialmente inspessendo le porte e utilizzando acciai speciali. Il rovescio della medaglia potrebbe essere l'aggravio di peso e la crescita dei costi, ma bisognerà aspettare il Salone di Ginevra (dove l'auto verrà presentata ufficialmente) per avere una idea più precisa.
Intanto va sicuramente riconosciuta a Ford una certa dose di coraggio e di inventiva. La B-MAX avrà concorrenti agguerrite, ma potrà contare su una caratteristica esclusiva, oltre che sull'ottimo rapporto qualità/prezzo di tutti i prodotti Ford. La 500L è avvisata...BRUUUM!!!

martedì 31 gennaio 2012

Le pubblicità del Super Bowl 2012!

Il Super Bowl è l'evento sportivo più seguito negli Stati Uniti. Tutti gli anni una intera nazione si ferma per qualche ora per assistere alla finale che assegna il titolo della NFL (National Football League). Considerando che l'evento tiene attaccati alla TV circa 100 milioni di americani, non stupisce il fatto che gli spazi pubblicitari siano venduti a peso d'oro. Le case automobilistiche, sempre protagoniste nel mondo dell'advertising, ogni anno fanno a gara nel realizzare lo spot più originale e coinvolgente. Qui potete vedere il più famoso tra quelli della scorsa edizione, mentre di seguito ho selezionato alcuni spot tra quelli già svelati. Buona visione!

Audi
Cadillac

Honda

Hyundai

Suzuki

Toyota

Quello della Hyundai è favoloso! Voi quale preferite? BRUUUM!!!

lunedì 30 gennaio 2012

La nuova monovolume Fiat si chiamerà 500L

Manca solo l'ufficialità, ma la nuova monovolume con il marchio Fiat sul cofano si chiamerà 500L. Anche se potrebbe sembrare che a Torino siano a corto di fantasia, il nome ha una certa coerenza, visto che l'auto ha un design derivato proprio da quello della 500. L'operazione è simile a quella che BMW ha fatto con la Mini Countryman, anche se in questo caso non ci sono velleità fuoristradistiche. L'intenzione di Fiat è quella di sfruttare un brand di successo e di crearci intorno una piccola gamma di vetture. La 500L sostituirà sia la Idea che la Multipla; sarà infatti declinata in due versioni, una cinque posti da 4,15 metri e una sette posti da circa 4,25 metri. La prima la vedremo al Salone di Ginevra (marzo) e andrà in consegna a luglio, mentre la seconda debutterà a settembre al Salone di Parigi. Se la 5 posti verrà venduta anche oltreoceano, la 7 posti non varcherà i confini europei.
La 500L verrà prodotta in Serbia, nel vecchio stabilimento di Kragujevac dove nascevano le Zastava, che Fiat ha ristrutturato con la partecipazione del governo serbo. La piattaforma su cui nasce è derivata da quella della Grande Punto, con la quale condivide anche buona parte della meccanica. I motori saranno i classici 1.4 benzina da 77 e 105 CV, il nuovo 0.9 Twinair da 85CV e l'ottimo 1.3 Multijet da 75 e 95 CV. La 500L se la vedrà con la già citata Countryman, con la Citroen C3 Picasso e con la nuova Ford B-Max, tutte auto dalla personalità ben definita. 
Il 2012 si configura, quindi, come un anno cruciale per Fiat. La nuova Panda e la 500L sono i primi modelli totalmente nuovi dal 2007 e dovrebbero dare una bella scossa alle vendite, che nel 2011 sono nettamente calate. Intanto sembra che la nuova Punto non si vedrà prima del 2014, i costi di sviluppo sono altissimi e Fiat sta cercando un partner...BRUUUM!!!

venerdì 27 gennaio 2012

Peugeot 208 GTI in arrivo, 301 in preparazione

Ormai le foto spia non sorprendono più nessuno. Sono finiti i tempi in cui le case automobilistiche mandavano in giro i muletti pesantemente camuffati per mesi e mesi. Buona parte del collaudo si fa con l'ausilio di simulatori sempre più avanzati o in appositi centri di sperimentazione inaccessibili. Le poche auto mascherate che ancora si vedono in giro sono modelli totalmente inediti, in fase finale di collaudo. Per le nuove generazioni di modelli già esistenti, si preparano dei muletti in cui la vecchia scocca nasconde la nuova meccanica. Mentre le versioni speciali vanno in giro quasi in veste definitiva, per farsi pubblicità.
Di queste due ultime casistiche fanno parte le due Peugeot di cui sto per parlarvi. La prima è la nuova generazione di 308, che i francesi avranno la bontà di non chiamare 309 (il ricordo della terribile 309 di venti anni fa è ancora vivo), bensì 301. La nuova segmento C del Leone condividerà la piattaforma con le Citroen C4 e DS4, e subirà la stessa operazione di dimagrimento della neonata 208, con la quale condividerà buona parte dei motori.
La seconda è la 208 GTI. Convinto di parlare per tutti gli appassionati della guida, spero sinceramente che in Peugeot si siano impegnati sullo sviluppo di quest'auto. Perché è davvero triste che la Casa creatrice della mitica 205 GTI abbia, negli ultimi anni, lasciato campo aperto alla concorrenza. Le versioni GTI della 207 e della 206 impallidiscono al confronto con l'antenata e perdono con le rivali, che si chiamano Abarth Punto Evo, Mini Cooper S, Renault Clio RS e via dicendo. Per favore Peugeot, ridacci una GTI come si deve! BRUUUM!!!

giovedì 26 gennaio 2012

Common rail: 75 milioni in 15 anni

Da molti anni ormai, ogni due auto vendute in Europa, una è diesel. Probabilmente la quasi totalità delle persone che le acquistano ignorano le ragioni per cui la loro auto a gasolio è così piacevole da guidare. Qualcuno, più informato, enuncia tronfio le parole "common rail", ma poi non sa spiegare di che cosa si tratta.
Nei giorni scorsi è stato prodotto dalla Bosch il 75 milionesimo common rail e le cose da quel lontano 1997 sono cambiate molto. La benzina costava 1.800 Lire (aaargh!) e il gasolio 1450 Lire (d'oh!), in Europa ogni cento vetture vendute, solo ventidue erano diesel. Le comprava chi faceva tanti chilometri e aveva bisogno di risparmiare. I motori erano perlopiù 1.9 o 2.5 litri di cilindrata; usavano la sovralimentazione per avere un po' di brio.
In Fiat erano all'avanguardia sul diesel, nel 1988 esordiva la "Croma Turbo D i.d" che montava il primo motore turbodiesel a iniezione diretta, cioè senza precamera di combustione. Questo accorgimento, poi adottato da tutte le case automobilistiche, permetteva di abbattere i consumi e facilitava enormemente l'avviamento. Tra il 1987 e il 1994 diverse strutture del Gruppo Fiat (CRF, Elasis, Magneti Marelli) lavorarono congiuntamente alla realizzazione del primo impianto common rail, che venne successivamente ceduto alla Bosch per l'industrializzazione.
Si tratta, semplificando, di un condotto ad alta pressione dove viene accumulato il carburante, per essere poi iniettato nei cilindri con scariche multiple, a una pressione che raggiunge i 1350 bar. Lavorando congiuntamente con il turbocompressore offre  un grande piacere di guida, dovuto alla grande disponibilità di coppia fin dai bassi giri. Ovviamente nessuno avrebbe potuto immaginare il successo che la nuova tecnologia avrebbe incontrato, ma resta comunque il rammarico per aver quasi regalato agli altri costruttori un' invenzione rivoluzionaria.
Nel 1997, infatti, le Alfa Romeo 1.9 e 2.4 jtd erano le prime auto al mondo dotate del common rail, seguite poco dopo dalla Mercedes C220 CDI. Di lì a due anni tutte le case automobilistiche implementarono la nuova tecnologia e iniziò la moda del diesel, che non avrebbe risparmiato neanche le utilitarie. L'assoluta validità del dispositivo è confermata anche dai tedeschi di Volkswagen, che per anni hanno puntato sul loro esclusivo sistema "iniettore-pompa", abbandonandolo poi in favore del common rail. BRUUUM!!!

mercoledì 25 gennaio 2012

Volkswagen CC, razionalità e stile

Se siete stufi delle solite berline, non volete una station wagon e nemmeno un SUV, la nuova Volkswagen CC potrebbe fare al caso vostro. Bè, nuova è un parolone; trattasi infatti del canonico restyling di metà vita della Passat CC, che aggiornandosi ha perso il nome del modello di provenienza. La scelta appare sensata, dato che la Passat è percepita come una solida e confortevole auto da famiglia, mentre questa CC mira ad una clientela più esigente in termini di immagine, più rampante, si potrebbe dire usando termine desueto. Mantenendosi su prezzi ragionevoli e comunque inferiori della cugina Audi A4, questa CC ha contenuti di tutto rispetto.
La scelta di VW è stata infatti quella di offrire un unico allestimento molto completo che comprende i fari bi-xeno con luci diurne e i fendinebbia con luci di svolta, i sensori di parcheggio, luci e pioggia, specchietti elettrici e retrovisore fotocromatico. Sono di serie anche i sedili elettrici, il volante multifunzione, il climatizzatore bi-xeno e il fatigue detection (dispositivo che rileva la stanchezza del guidatore). Insomma una scelta opposta a quelle delle concorrenti teutoniche  che fanno pagare separatamente buona parte di questi accessori. 
Sulla tecnica c'è poco da dire, la CC è una delle tante vetture del gruppo che deriva dal pianale della Golf, una garanzia nel bene e nel male; anche riguardo ai motori nessuna sorpresa. Saranno subito disponibili il 1.8 TSI da 160CV e il 2.0 TDI da 140CV e 170CV, il primo disponibile anche in versione Blue (già Euro 6) e il secondo solo con cambio DSG. Le prime CC verrano consegnate nel mese di marzo, mentre a giugno sarà la volta delle versioni a trazione integrale, che saranno spinte dal 2.0 TDI da 170CV e dal 3.6 V6 FSI da 315CV.
Resta un solo amletico dubbio: posto che CC non sta per cabriolet-coupè, che diavolo vorrà dire? BRUUUM!!!


VW CC 1.8 TSI 160 CV 31.400 euro
VW CC 1.8 TSI DSG 160 CV 33.850 euro
VW CC 2.0 TDI BlueMotion Technology 140 CV 34.200 euro
VW CC 2.0 TDI BlueMotion Technology DSG 140 CV 36.650 euro
VW CC 2.0 TDI BlueTDI 140 CV 35.700 euro
VW CC 2.0 TDI BlueMotion Technology DSG 170 CV 38.600 euro