venerdì 4 novembre 2011

Fiat Freemont AWD, la gamma è completa

La chiacchierata SUV italo-americana si arricchisce con la trazione integrale, disponibile sia sul diesel più potente (2.0 mjet 170CV) che sul 3.6 V6 Pentastar da 286CV, altra new-entry. Entrambe le motorizzazioni sono offerte esclusivamente in accoppiamento al cambio automatico a 6 rapporti di origine Chrysler. Il passaggio al 4WD, mediante l'intervento delle ruote posteriori è del tipo on-demand, ovvero tutto avviene senza che il guidatore debba preoccuparsi di alcunchè. È addirittura prevista una funzione "torque transfering" che a velocità comprese tra i 40km/h e i 105km/h, invia la giusta coppia alle ruote posteriori per accrescere l'agilità dell'auto. L'estetica è invece praticamente invariata. Se state cercando una fuoristrada dura e pura, non è questa l'auto che fa per voi, ma se alle esigenze di comodità e spazio sommate anche quelle di mobilità su fondi a bassa aderenza, allora potreste prenderla in considerazione. I prezzi restano "americani", il sovraccosto rispetto alle versioni manuali 2WD è di 3500€. Di seguito il listino completo:

Fiat Freemont 2.0 Multijet 140 CV Freemont 25.920 euro
Fiat Freemont 2.0 Multijet 170 CV Freemont 27.430 euro
Fiat Freemont 2.0 Multijet 140 CV Urban 27.430 euro
Fiat Freemont 2.0 Multijet 170 CV Urban  28.940 euro
Fiat Freemont 2.0 Multijet 140 CV Lounge 29.430 euro
Fiat Freemont 2.0 Multijet 170 CV Lounge 30.940 euro
Fiat Freemont 2.0 Multijet 170 CV 4x4 Aut. Urban 32.440 euro
Fiat Freemont 3.6 280 CV 4x4 Aut. Urban 32.440 euro
Fiat Freemont 2.0 Multijet 170 CV 4x4 Aut. Lounge 34.440 euro
Fiat Freemont 3.6 280 CV 4x4 Aut. Lounge 34.440 euro.

mercoledì 2 novembre 2011

Prepariamoci all'invasione (delle premium crossover)


La Range Rover Evoque è quella che si definisce "una ciambella riuscita col buco". Dopo poche settimane dalla sua commercializzazione è stata esaurita tutta la produzione prevista per il 2011, tant'è che i britannici hanno dovuto rivedere i loro piani per il 2012. Se la versione a 5 porte entra in concorrenza diretta con le teutoniche Audi Q3 e BMW X1, la versione a 3 porte, inaugura l'ennesima sotto-nicchia. Quello dei crossover premium compatti (specifico compatti per nulla togliere alla capostipite BMW X6) è  un mercato in crescita e nessuno vuole esserne tagliato fuori. Infatti mentre BMW prepara la X4, Audi cerca di recuperare il terreno perduto con la Q4 e la Q6. Ovviamente le altre Case non stanno a guardare: Porsche, attingendo dallo sterminato magazzino VW, realizzerà la Cajun, mentre vedrà finalmente la luce l'Alfa Romeo Kamal. 
Molte di queste auto faranno ricorso alla trazione ibrida, soluzione ormai quasi obbligata, su auto dalla massa rilevante, per far convivere buone prestazioni, consumi ed emissioni contentuti. Per il resto le Case attingeranno a piene mani dai componenti già in loro possesso, che si adattano sempre meglio a vetture in cui dell'indole fuoristradistica si è persa ogni traccia. Che piaccia o no, i crossover sono un fenomeno trasversale; piacciono ai giovani in cerca di un'auto vistosa, piacciono ai professionisti come auto di rappresentanza, piacciono alle famiglie per lo spazio a bordo e la sicurezza che infondono e piacciono, infine, a tutte quelle persone che credono alla frase "le dimensioni contano". BRUUUM!!!

venerdì 28 ottobre 2011

Hyundai Veloster e Suzuki Swift Sport, il turbo non serve!

Nell'epoca in cui il turbo è tornato di moda, sebbene ingentilito ed asservito alla logica del downsizing, arrivano da oriente due auto che vogliono dimostrare che il motore naturalmente aspirato ha ancora qualcosa da dire. La Hyundai Veloster e la Suzuki Swift Sport si affidano entrambe a unità a 4 cilindri di 1.6 litri che amano girare in alto. 140CV a 6300 giri per la prima e 139 CV a 6900 giri per la seconda, con coppie massime che raggiungono i loro picchi rispettivamente a 4400 e 4850 giri. Come dire una goduria per chi ama far cantare il motore, per chi se ne frega di avere tutta la coppia in basso e poi nulla più, e per quelli a cui piace giocare col cambio, scalare una o due marce e vedere la lancetta del contagiri puntare verso il 7. Una scelta coraggiosa e controcorente quella delle due orientali, meritevole di attenzione già solo per averla presa. BRUUUM!!!

martedì 25 ottobre 2011

Ciao Sic...

Ieri mattina, poco dopo le 10, un pugno fortissimo nello stomaco mi ha levato il fiato; solo ora riprendo poco a poco a respirare, e trovo la forza di scrivere qualcosa. Ieri mattina ho rivissuto le stesse sensazioni di un'altra domenica maledetta, quella del 1 maggio 1994, quella della dipartita del grande Ayrton Senna. Ieri mattina Marco Simoncelli se ne è andato, anche lui assurdamente e inspiegabilmente. Ieri mattina ci siamo ricordati che in moto si muore e che questa vita non è proprio così logica e giusta. Oggi rimane solo un enorme vuoto e una sensazione di mancanza; la parte allegra e giocosa che è in ognuno di noi, quella parte che nel Sic la faceva da padrona, è stata privata di punto di riferimento e di un esempio da imitare. Marco Simoncelli era un grande pilota ma anche un gran mattacchione, o un "patacca", come avrebbe detto lui. Ed è per questo che ci mancherà così tanto, perchè era una di quelle persone speciali che sanno portare il sorriso anche sui volti più rabbuiati.
Ci mancherai Sic, ci mancherai un casino, ma ogni volta che penseremo a te, proveremo anche noi a dire una "pataccata" e a far ridere qualcuno, come facevi te.
Ciao Marco, sarai sempre nei nostri cuori.

venerdì 21 ottobre 2011

Nuova Lancia Thema, l'alternativa.

Alternativa a che cosa? 
Alle solite berline tedesche (Audi A6, BMW serie 5, Mercedes-Benz Classe-E) che da decenni si dividono la quasi totalità del segmento E del mercato europeo.Sgombriamo subito il campo da eventuali equivoci. La nuova Lancia Thema non è esattamente una Lancia. È figlia del matrimonio Fiat-Chrysler, ma parla molto più americano che italiano. In buona sostanza si tratta di una Chrysler 300C, nome con il quale continuerà a essere venduta nei paesi anglofoni, riveduta e corretta sfruttando le nuove sinergie del Gruppo. Ecco quindi gli ottimi motori diesel italiani (della controllata VM di Cento), nuove sospensioni che le conferiscono un assetto meno "galleggiante", lussuosi allestimenti in pelle nostrana e tutta la tecnologia multimediale americana. Il risultato è una vettura che in strada si fa notare, con la sua presenza muscolosa ma elegante, che accoglie elegantemente chi siede al suo interno e che risulta piacevole e rilassante da guidare. Un'auto di rappresentanza perfetta, pronta a divorare chilometri in autostrada. Chi sceglierà di distinguersi spenderà meno rispetto alla concorrenza di matrice germanica e potrà contare su un equipaggiamento di serie più che completo, senza vedere lievitare il costo finale per l'aggiunta di optional considerati irrinunciabili. Di seguito i prezzi per il mercato italiano. BRUUUM!!!

Lancia Thema 3.0 V6 Multijet 190 CV Gold: 41.400 euro
Lancia Thema 3.0 V6 Multijet 190 CV Platinum: 43.900 euro
Lancia Thema 3.0 V6 Multijet 239 CV Platinum: 46.900 euro
Lancia Thema 3.0 V6 Multijet 239 CV Executive: 50.900 euro
Lancia Thema 3.6 V6 Pentastar 286 CV Platinum: 46.900 euro

giovedì 20 ottobre 2011

Allagamenti, nubifragi e guadi. Come comportarsi?

Non è una novità. Le condizioni disastrate delle nostre strade e dei nostri impianti fognari fanno si che, non appena piove un po' troppo, molte città vadano completamente in tilt. È di oggi la notizia del nubifragio di Roma e degli immensi disagi che sta causando alla popolazione, senza contare i danni materiali acora incalcolabili. In situazioni come questa gli automobilisti vanno incontro a tantissimi problemi, anche molto gravi. Se una strada bloccata o un ingorgo chilometrico sono sopportabili, vedere la propia auto sommersa lo è molto meno. Mentre è del tutto intollerabile che si possa ancora morire affogati dentro un sottopassaggio.
Il primo consiglio è quindi di essere molto lucidi, di valutare ogni possibile rischio o situazione evitando di andare a cacciarsi in luoghi senza via di uscita. Se trovandoci di fronte ad una strada allagata e dovendo decidere se passare o meno, il nostro istinto ci suggerisce di non farlo, è meglio dargli ascolto. Se proprio volessimo decidere di passare, allora dovremo comportarci come se fossimo di fronte ad un vero e proprio guado. Meglio quindi scendere dall'auto e verificare di persona quanto è profondo il livello dell'acqua, aiutandoci magari con l'ombrello, se sono più di trenta centimetri è meglio desistere. Controlliamo anche che non ci siano buche profonde o che il manto stradale non stia cedendo. Se il guado ci sembra fattibile è il momento di pensare all'auto che stiamo guidando. La prima cosa da sapere o controllare è il posizionamento dell'aspirazione dell'aria. In molte auto è piuttosto bassa ed è facile che vi penetri dell'acqua, danneggiando inesorabilmente il motore. Guardiamo poi il tubo di scappamento; se pensiamo che l'acqua lo possa sommergere, è meglio lasciare stare. È sufficiente diminuire i giri del motore per far risalire l'acqua dallo scarico fino alle camere di scoppio. Se decidiamo comunque di passare, apriamo completamente i finestrini per guardare meglio fuori, ma soprattutto perchè una portiera chiusa e spinta dalla pressione dell'acqua, potrebbe non aprirsi...A questo punto è bene affrontare il guado in prima marcia e senza incertezze, a bassa velocità ovviamente, ma non a passo d'uomo, sia per non rischiare di spegnere l'auto che per completare la manovra nel minor tempo possibile.
Questa è la miglior procedura per cavarsela quando si è alle prese con un guado cittadino. Ma in situazioni come queste il consiglio migliore che posso darvi è di lasciare la macchina a casa, ovviamente essendo sicuri che la strada o peggio il garage non abbia possibilità di allagarsi...BRUUUM!

lunedì 17 ottobre 2011

Pneumatici invernali, si o no?

L'autunno si fa sentire, le temperature sono in calo e in molte zone d' Italia iniziano a scendere verso lo zero. Freddo, pioggia, ghiaccio e brina ci aspettano insidiosi sulle strade. Per chi già dispone di un treno di pneumatici invernali è questo il momento di fare il cambio. Per chi non li ha è questo il momento di fare una scelta. Innanzitutto, che cosa sono i penumatici invernali, altrimenti detti gomme termiche? Non vanno confusi con i pneumatici da neve che sono tutta un'altra cosa. Gli invernali si differenziano dai "quattro stagioni" sostanzialmente per la mescola, ovvero il tipo di gomma con cui sono realizzati. Sono pneumatici studiati per dare il meglio a contatto con le basse temperature; si scaldano facilmente riuscendo a fare presa sull'asfalto freddo e anche sulla neve, infatti secondo il codice della strada sono equivalenti alle catene.
Vale la pena affrontare la spesa e montarli? Dipende da una serie di fattori, in primo luogo, ovviamente, la zona dove si vive e il tipo di strade che si percorrono. Bisogna poi muoversi per tempo, prenotando i modelli più convenienti; chi si sveglia all'ultimo minuto deve accontentarsi delle ultime disponibilità, che coincidono sempre con i prodotti più cari. È necessario scegliere se utilizzare sempre gli stessi cerchioni oppure se procurarsi un secondo set di cerchi. E da ultimo è bene considerare che, montando le invernali, si risparmiano le quattro stagioni, che ritorneranno buone da marzo in poi.
Che li montiate o no la cosa più importante è non risparmiare troppo, diffidate dai prezzi troppo bassi e dai marchi di dubbia provenienza. Ricordate che anche l'auto migliore diventa insicura con gomme scadenti. BRUUUM!