La Renault 5 Turbo compie 40 anni e la sua storia continua a essere incredibile. È una delle auto che riassume meglio tutte le caratteristiche salienti dell'industria automobilistica degli anni Ottanta. Il design squadrato e anabolizzato senza troppi complimenti, il motore turbo che all'epoca era una novità mondiale e quella voglia di stupire senza badare ai costi che oggi non riuscirebbe a superare la prima riunione. La Renault 5 Turbo è una supercar in miniatura costruita partendo da un'utilitaria e svolgendo l'operazione più audace possibile: spostare il motore al posteriore, al posto dei sedili dietro, rinunciando anche al bagagliaio. Una soluzione che aveva senso in un solo ambito, quello delle competizioni, e infatti la 5 Turbo è stata progettata per essere omologata nel leggendario Gruppo B, una categoria di vetture dalle prestazioni mostruose e pericolose insieme, che è stata soppressa dopo pochi anni di vita ma da cui sono scaturite alcune delle vetture più incredibili della storia (Audi Sport Quattro, Ferrari 288 GTO, Ford RS200, Lancia 037, Lancia Delta S4, Peugeot 205 T16, Porsche 959). Tornando alla piccola Renault indiavolata, il suo look è incredibile ancora oggi e sembra uscita da una storia di supereroi. Continua su GQ
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mercoledì 29 aprile 2020
mercoledì 18 settembre 2019
Quaranta anni fa la prima vittoria di un motore turbo in Formula 1
Oggi siamo così abituati a dare per scontata la presenza del turbo nei motori delle auto che guidiamo, che nemmeno c'è più bisogno di sottolinearlo nel nome stesso della vettura. Da almeno 20 anni non esiste motore diesel senza turbocompressore e negli ultimi 10 anche gli aspirati a benzina hanno iniziato ad estinguersi. La “colpa” o il merito di questo successo è delle norme antinquinamento sempre più severe e della richiesta degli automobilisti per motori sempre più potenti e sempre più parchi nei consumu. Questo è il presente ma solo 40 anni fa i motori turbo erano roba da camion. Per questo il 1 luglio del 1979 fece molto scalpore la vittoria del primo propolsore turbocompresso in Formula 1, montato nel telaio della Renault RS 10 guidata da Jean-Pierre Jabouille. Continua su La Stampa
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