Certe cose possono nascere solo in America. Come Las Vegas e la Jerrari. La prima è nota per essere la città del peccato, la seconda...be’, come definireste una strana crasi tra una Jeep Wagoneer e una Ferrari 365 GT? Ma facciamo un passo indietro. Siamo sulla West Coast, alla fine degli anni Sessanta, e Las Vegas sta per diventare quella che abbiamo imparato a conoscere nei film di Hollywood, il centro di attrazione e di intrattenimento dove agli americani è concesso tutto quello che è proibito altrove. Continua su La Stampa
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martedì 21 aprile 2020
giovedì 9 aprile 2020
Un jet-limousine non si era mai visto
Un jet-limousine non si era mai visto, ma la creatività umana non ha limiti e negli Stati Uniti le leggi sull'omologazione di mezzi che possono circolare sono molto diverse da quelle europee. In altre parole, si possono fare molte più cose, anche alquanto strane, che da noi senza infrangere la legge. Il jet-limousine è proprio figlio di queste possibilità e anche degli specialisti di tuning americani, che quanto a eccentricità non sono secondi a nessuno. In questo caso l'inventore è un signore dell'Oregon, Dan Harris, che è stato affiancato in questa impresa da Frank De Angelo, proprietario della società Jetsetter. Il progetto del jet-limousine (che è un esemplare unico) è durato due anni, un tempo nemmeno troppo lungo considerando che tutto è stato sviluppato e costruito da zero, adattando componenti pensati inizialmente per un altro uso. Il punto di partenza è stata la fusoliera di un aereo privato Learjet, a cui è stato aggiunto un telaio tubolare, sia per garantire la giusta rigidità per i viaggi su strada, sia per ospitare un motore General Motors V8 da 8,1 litri e 400 CV. Il peso è salito fino a 11 tonnellate, ma così è stata garantita la sicurezza e dunque l'omologazione per circolare su strada. Continua su GQ
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sabato 2 novembre 2019
La Brabus Classe G ci porta sulla luna
Brabus è semplicemente il tuner più famoso del mondo, mentre la Classe G, bè, non ha praticamente bisogno di presentazioni, essendo una delle fuoristrada più capaci, longeve e dalla storia di successo. Un'auto che negli anni ha saputo mutare la sua immagine da off road dura e pura a modello di tendenza da sfoggiare nei quartieri più prestigiosi delle metropoli di tutto il mondo. Insomma, un suv duro e puro in abito da sera. Brabus, che sin dalla sua fondazione datata 1977 è stata specializzata in Mercedes e ha già reinterpretato la Classe G molte volte. Quella che vediamo in queste foto, però, non è una delle potentissime 800, dove il numero rappresenta i cavalli tirati fuori dal motore, ma è una normale 3 litri 6 cilindri turbodiesel che ha ricevuto le cure del tuner tedesco. Questa versione, in particolare, beneficia anche del pacchetto Adventure che rende il suo aspetto ancora più estremo e minaccioso, stante anche un'altezza da terra del tutto fuori dal comune. Il motore guadagna 40 CV, arrivando al considerevole valore di 326 CV, mentre i newtonmetro di coppia diventano 690. Con questi numeri non c'è da stupirsi se la Brabus D35 Adventure sia in grado di raggiungere i 202 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in 7,2 secondi, stante un peso di quasi 2,4 tonnellate. Continua su GQ
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lunedì 14 maggio 2018
Range Rover 6×6 Superyacht Tender, il Suv da yacht
Nella quasi cinquantennale storia della Range Rover non c’era mai stata una versione 6×6, a meno che qualche pazzo non ne abbia costruita una negli anni Ottanta nel suo garage e l’abbia tenuta per sé. Dal 1970 a oggi, attraverso quattro generazione, la Range Rover è sempre stata simbolo del fuoristrada più lussuoso, un ruolo che successivamente ha dovuto condividere con la Classe G e più di recente con qualche altro modello. Nonostante questo, la Range Rover resta sempre il top in termini di SUV di lusso – tanto che alla Land Rover hanno creato una gamma intera intorno a questo nome – soprattutto perché nessun’altra è in grado di unire quell’anima british con prestazioni da vera fuoristrada. Per questo non ci si deve stupire della digressione nel mondo della nautica. Ma andiamo con ordine. Continua su GQ
giovedì 15 marzo 2018
Il meglio del tuning mondiale al Salone di Ginevra
Anche se al Salone di Ginevra sono le Case auto a fare la parte del leone, sarebbe un peccato non dedicare un po' di tempo alle proposte dei tuner, che rappresentano quanto di più costoso, potente, lussuoso ed eccessivo possa concepire la mente umana in fatto di automobili. E non stiamo parlando di piccole aziende che “taroccano” le auto, ma di vere e proprie “factory” che intervengono così radicalmente da poter cambiare il nome ai modelli di partenza. In questo contesto, la ABT che è da sempre specializzata nel tuning delle Audi opera in maniera piuttosto lieve, se così si può dire. A Ginevra ha portato la RS4-R (qui sotto) e la RS5-R. Su entrambe le auto il 2.9 V6 è stato preparato per erogare 80 CV e 90 Nm in più, arrivando al totale di 530 CV e 690 Nm. Insomma, giusto un po' di pepe in più. Continua su La Stampa
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