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sabato 27 novembre 2021
A Eicma 2021 arriva la nuova Triumph Tiger 1200, ma ancora sotto forma di prototipo
È un Eicma 2021 in grande stile quello di Triumph, che alla Fiera di Milano ha portato dieci motociclette inedite, tra nuovi modelli ed edizioni speciali. Novità che attraversano tutta la gamma e a cui si aggiunge la ciliegina sulla torta della nuova Tiger 1200, di cui però non è stato svelato granché in termini di caratteristiche tecniche. Al centro dello stand spicca la nuova Speed Triple 1200 RR, con la linea elegantemente retrò e i dettagli in fibra carbonio. Una sportiva stradale dallo stile café racer ma arricchita dal più completo pacchetto tecnologico mai visto su una moto di Hinckley. Accanto a lei si trova la Tiger Sport 660, che è stata sviluppata sulla piattaforma a 3 cilindri lanciata dalla Trident 660 che ha avuto un ottimo successo commerciale. Questa Tiger di media cilindrata vuole conquistare il pubblico con una proposta completa e in grado di coniugare la massima trasversalità di utilizzo con il divertimento tipico del motore “triple”. La gamma Bonneville Goldline, invece, è rappresentata in un’ampia varietà di finiture e colorazioni ispirate alla fantasia del panorama custom, tutte rifinite a mano con una cura dei dettagli di livello. Continua su La Stampa
giovedì 16 settembre 2021
Triumph, la Speed Triple 1200 si trasforma in cafè racer sportiva
Con una mossa a sorpresa Triumph ha presentato una nuova versione della nuova Speed Triple 1200. Si chiama RR ed è contraddistinta da un'impostazione molto più sportiva rispetto a qualsiasi altra “Speed” sia mai uscita dai cancelli di Hinckley. A sorprendere, infatti, sono sia la semi carenatura che il cupolino bombato e spigoloso con il classico faro tondo, che insieme definiscono uno stile da cafè racer lievemente retrò. Ma il look classico è contrastato da dettagli moderni e hi-tech, come gli inserti in carbonio che si trovano sul serbatoio, nella sezione centrale della moto e intorno alla strumentazione, senza contare la fibra composita con cui è realizzato il parafango anteriore. Tutto questo crea un design equilibrato e di grande impatto, soprattutto molto differenziato da quello della RS, con cui la RR condivide la base tecnica incluso il motore. Continua su La Stampa
martedì 1 giugno 2021
Triumph Speed Triple 1200 RS, la prova tra i cordoli di Imola
La nuova Triumph Speed Triple 1200 RS è una moto che si posiziona nel mercato delle naked in maniera unica. Con i 180 CV del suo 3 cilindri in linea da 1.160 cc si trova perfettamente a metà strada tra le super-naked da circa 150-160 CV - BMW S 1000 R, Ducati Monster 1200, Honda CB 1000 R, Kawasaki Z 1000, Suzuki GSX S 1000 e Yamaha MT-10 - e le hypernaked da oltre 200 CV, cioè la Aprilia Tuono V4 1100, la Ducati Streetfighter V4, la Kawasaki Z H2, la KTM 1290 Superduke R e la MV Agusta Brutale 1000 RR. La Speed Triple di quarta generazione prova a prendere il meglio dei due mondi, confezionando una valanga di potenza in maniera sfruttabile, sia in strada che in pista, in particolar modo con questa versione RS che ha una componentistica allo stato dell'arte, di quelle che tra i cordoli possono fare la differenza. Per capirlo siamo venuti a Imola, in uno dei circuiti più affascinanti e difficili non solo d'Italia, ma probabilmente di tutto il mondo. Un tracciato che con i suoi saliscendi, le contro-pendenze e la mancanza di punti di riferimento, mette alla prova tanto la ciclistica della moto, quanto la tecnica del pilota. Qui la nuova Speed Triple può far frullare il motore fino agli 11.150 giri del limitatore, raggiungendo e superando i 250 km/h in almeno tre punti: prima della staccata del Tamburello, alla fine della salita che porta al Tamburello e infine nella discesa che precede l'ingresso della Rivazza. Sono risultati notevoli per una moto priva di carenatura, che fa sentire questa caratteristica solo con qualche ondeggiamento del manubrio nei tratti più critici, dove l'anteriore tende a galleggiare. Ma è un fenomeno che non crea problemi e che si dovrebbe risolvere facilmente con le regolazioni consentite dalle sospensioni Öhlins top di gamma, ovvero la forcella rovesciata NIX 30 e il monoammortizzatore TTX36 per il forcellone monobraccio. Continua su La Stampa
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venerdì 12 febbraio 2021
Triumph Speed Triple 1200 RS, per motociclisti dal cuore forte
La nuova Triumph Speed Triple 1200 RS è una di quelle motociclette per la cui descrizione ci vorrebbe una lunga lista di più, tanta è la distanza con il modello che sostituisce. Partendo dal motore, il nuovo tre cilindri in linea è cresciuto fino a 1.160 cc , arrivando a erogare 180 CV a 10.750 giri e 125 Nm di coppia a 9.000 giri. Numeri che lasciano presagire una spinta bestiale, mentre le linee di aspirazione e scarico completamente riprogettate, fanno sperare in un sound coinvolgente, nonostante il cappio dell'Euro 5.
Tutto questo con un peso in ordine di marcia che si ferma a 198 kg, che sono ben 10 in meno rispetto alla generazione precedente di Speed Triple che sostituisce. Parte del processo di dimagrimento è dovuta al nuovo telaio doppio trave in alluminio, che ha permesso di spostare in avanti e in basso il baricentro della moto e di centralizzare le masse. Continua su La Stampa
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mercoledì 12 febbraio 2020
Triumph Street Triple R, indiavolata il giusto
La Triumph Street Triple R è una di quelle motociclette che sanno mettere di buon umore il pilota. Già osservandola ferma, sul cavalletto, ha quell'aspetto agile e quello sguardo vispo che ti invitano a salire senza aspettare troppo. Quando si spinge sul pulsante di accensione il suono del 3 cilindri mette subito in chiaro le cose e spiega che questa non è una moto banale. Poi basta fare qualche curva per capirne il carattere: nella Triumph Street Triple R tutto concorre al divertimento, ma senza mettere in soggezione con prestazioni ingestibili. La versione 2020 della due ruote britannica è ancora più sportiva ma più accessibile nel prezzo grazie ad un equipaggiamento ottimizzato in base alle richieste del mercato. Il proiettore a LED sdoppiato è inedito, con una forma differente e un fascio luminoso più brillante e più bianco. Il design delle sovrastrutture è diventato più spigoloso, con tagli netti, mentre la forma del fly screen e dei convogliatori d’aria è più pronunciata, riprendendo quella del nuovo gruppo ottico. Continua su GQ
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venerdì 14 giugno 2019
Triumph Rocket 3 TFC, la cruiser costruita intorno a l motore più grande del mondo
In un'epoca in cui il downsizing è una specie di imperativo, una motocicletta come la Triumph Rocket 3 TFC è veramente una perla rara. La sigla sta per Triumph Factory Custom e sta a indicare sia la particolare cura posta nell'allestimento, sia la natura limitata di questa edizione: solo 750 esemplari. Ma, seppur ben marcata, non è l'esclusività la caratteristica principale di questa moto, bensì il suo “motorone”. Tre cilindri, 2,5 litri di cilindrata, 170 CV e soprattutto 221 Nm di coppia. Quest'ultimo dato rende la Rocket la moto di serie con più newtonmetri di tutte. Sempre a proposito di record, questa è la Triumph più potente di sempre e la sua cilindrata non è mai stata raggiunta da nessun’altra moto normalmente in vendita. Continua su La Stampa
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venerdì 28 dicembre 2018
Triumph Speed Twin 1200, stile classico ma prestazioni da sportiva
A Hinckley hanno tirato fuori un bel pezzo della storia della Triumph per dare una denominazione cogente alla loro ultima creazione. Il nome Speed Twin, infatti, affonda le sue radici nel 1938, quando debuttò il primo motore bicilindrico parallelo che volle dire un netto passo in avanti sul modo di guidare le motociclette. Le prestazioni di quella moto la resero un riferimento per tutto ciò che venne dopo, entrando di diritto nei libri della storia delle due ruote. Continua su La Stampa
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mercoledì 28 febbraio 2018
Battuta all'asta a Londra una Triumph speciale appartenuta a Brad Pitt
Che gli attori americani siano molto spesso appassionati e grandi collezionisti di auto, talvolta anche piloti come Paul Newman, Steve McQueen o più di recente Patrick Dempsey, non è certo una novità. E' molto più raro, invece, che amino le motociclette che del resto negli Stati Uniti sono considerati come un prodotto di nicchia. A parte Keanu Reevs che ha addirittura fondato un proprio marchio di motociclette, George Clooney che ama le Harley-Davidson e Ewan McGregor che è un testimonial ufficiale della Moto Guzzi, non ci sono molti altri protagonisti del jet set di Hollywood che si associano facilmente alle due ruote. Da oggi, tuttavia, in questo ristretto club entra anche Brad Pitt, sulla cui passione motociclistica non possiamo sbilanciarci troppo ma che fino a poco tempo fa è stato proprietario di una Triumph molto particolare. Continua su La Stampa
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