Porsche 911 Speedster, una sigla storica per un modello altrettanto storico, tanto da tornare in auge in tempi più recenti con la sua erede moderna. Ecco la sua storia. Di tutte le forme in cui è stata declinata la Porsche 911 lungo la sua carriera lunga oltre il mezzo secolo, la più esotica è certamente la Speedster. Scoperta, leggera e minimalista, sono queste le tre caratteristiche che la sportiva più famosa di Zuffenhausen deve avere per meritarsi questo appellativo. Un nome nato con la 356, ovvero la prima auto di serie prodotta dalla Porsche. La Speedster è così particolare e di nicchia, che non è stata nemmeno sviluppata e prodotta in tutte le generazioni di 911. Evidentemente più di un dirigente, anche in epoche diverse, ha pensato che avesse poco senso realizzate una cabrio ancora più estrema, con il parabrezza rastremato e una piccola cappottina di emergenza. Continua su Autoappassionati
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venerdì 31 gennaio 2020
lunedì 29 ottobre 2018
Porsche 911 Speedster, tanta velocità e tantissimo stile
Uno dei vantaggi di produrre ed evolvere la stessa auto per oltre mezzo secolo è quello di poterla declinare in tantissimi modi diversi, anche a livello di carrozzerie. Porsche, prima con la 356 della fondazione e poi con la 911 dell’affermazione, è andata oltre i concetti di coupé e cabriolet, con almeno un paio di invenzioni che negli anni sono diventate un marchio di fabbrica e che prevedono entrambe soluzioni particolari per il tetto. Stiamo parlando delle configurazioni “Speedster” e “Targa”, tutte e due made in Porsche ed immediatamente associate alle sportive di Zuffenhausen. La seconda è quella che prevede il tettino rigido asportabile, diventato solidale all’auto e ripiegabile nel baule nell’ultima generazione di 911. La prima, invece, si basa su una capote minimalista, su un parabrezza più ridotto del normale e su un allestimento assai sportivo. Insomma, una cabriolet “schiacciata” e arrabiata. Continua su GQ
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