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mercoledì 30 giugno 2021
Track day e guida in pista con la moto: tutto quello che c'è da sapere per divertirsi in sicurezza
Con l'arrivo del caldo e dell'estate la stagione dei track day in pista entra nel vivo, soprattutto per quanto riguarda le moto, che sono ben più complicate delle auto quando si tratta di guidare sul bagnato. Le prove libere in circuito sono un'attività che attrae moltissimi motociclisti, con livelli che vanno dal debuttante all'amatore, all'appassionato veloce, fino al pilota professionista. Si tratta di un microcosmo, con regole precise - scritte e non - che bisogna conoscere passare un weekend piacevole e divertirsi in tutta sicurezza. Per questo abbiamo voluto provare in prima persona, partecipando ai Metzeler Days nell'autodromo di Valleunga. Si tratta di due giornate organizzate dal produttore di gomme tedesco - di proprietà di Pirelli - che affitta la pista in esclusiva e permette di girare a prezzi assai vantaggiosi a piloti che hanno le proprie moto gommate Metzeler. Così abbiamo equipaggiato la nostra Kawasaki Z 900 RS Café con delle Metzeler M9 RR - un pneumatico sportivo stradale bimescola sviluppato per comportarsi bene tra i cordoli ma per dare sicurezze anche nella guida stradale, pure sul bagnato e a basse temperature - e ci siamo preparati a scatenarla in pista, anche se non è esattamente la motocicletta più specifica per affrontare i cordoli, soprattutto per via della posizione di guida e della triangolazione sella-pedane-manubrio. In ogni caso, se non si hanno particolari velleità cronometriche, girare in pista è divertente con diverse tipologie di moto, anche scarenate e senza semi-manubri. La prima cosa da fare è assicurarsi che il mezzo sia in perfetta forma. Quindi, nel nostro caso, abbiamo fatto eseguire un tagliando completo e fatto installare delle pastiglie a uso racing fornite dalla Brembo. Questo è un componente fondamentale, perché la composizione chimica del materiale di attrito dedicato espressamente alla guida in pista permette di avere prestazioni stabili anche ad alte temperature, tipicamente intorno ai 350 °C. Continua su La Stampa
martedì 1 giugno 2021
Triumph Speed Triple 1200 RS, la prova tra i cordoli di Imola
La nuova Triumph Speed Triple 1200 RS è una moto che si posiziona nel mercato delle naked in maniera unica. Con i 180 CV del suo 3 cilindri in linea da 1.160 cc si trova perfettamente a metà strada tra le super-naked da circa 150-160 CV - BMW S 1000 R, Ducati Monster 1200, Honda CB 1000 R, Kawasaki Z 1000, Suzuki GSX S 1000 e Yamaha MT-10 - e le hypernaked da oltre 200 CV, cioè la Aprilia Tuono V4 1100, la Ducati Streetfighter V4, la Kawasaki Z H2, la KTM 1290 Superduke R e la MV Agusta Brutale 1000 RR. La Speed Triple di quarta generazione prova a prendere il meglio dei due mondi, confezionando una valanga di potenza in maniera sfruttabile, sia in strada che in pista, in particolar modo con questa versione RS che ha una componentistica allo stato dell'arte, di quelle che tra i cordoli possono fare la differenza. Per capirlo siamo venuti a Imola, in uno dei circuiti più affascinanti e difficili non solo d'Italia, ma probabilmente di tutto il mondo. Un tracciato che con i suoi saliscendi, le contro-pendenze e la mancanza di punti di riferimento, mette alla prova tanto la ciclistica della moto, quanto la tecnica del pilota. Qui la nuova Speed Triple può far frullare il motore fino agli 11.150 giri del limitatore, raggiungendo e superando i 250 km/h in almeno tre punti: prima della staccata del Tamburello, alla fine della salita che porta al Tamburello e infine nella discesa che precede l'ingresso della Rivazza. Sono risultati notevoli per una moto priva di carenatura, che fa sentire questa caratteristica solo con qualche ondeggiamento del manubrio nei tratti più critici, dove l'anteriore tende a galleggiare. Ma è un fenomeno che non crea problemi e che si dovrebbe risolvere facilmente con le regolazioni consentite dalle sospensioni Öhlins top di gamma, ovvero la forcella rovesciata NIX 30 e il monoammortizzatore TTX36 per il forcellone monobraccio. Continua su La Stampa
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sabato 25 gennaio 2020
Ferrari, un bimbo di 6 anni alla guida con Leclerc
Un bimbo di 6 anni che guida in pista la Ferrari non si era mai visto, soprattutto se al suo fianco c'è Charles Leclerc, attuale pilota del team Ferrari in Formula 1. E non è che il piccolo si limiti a gironzolare per il tracciato, ma va davvero forte e mostra già una certa perizia di guida. Ma andiamo con ordine. Pensiamo, intanto, che tutti i piloti professionisti, come lo stesso Leclerc protagonista del video, iniziano ad andare in go-kart anche a 3 anni. Ovviamente il kart è un mezzo di tutt'altro genere, più leggero e più piccolo, ma anche molto veloce, poco filtrato nelle reazioni e con nessun aiuto elettronico. Per quanto paradossale possa apparire, una Ferrari 488 GTB come quella del video, con il cambio automatico e tutti gli aiuti elettronici del caso, è una supercar piuttosto facile da guidare. Ovviamente se si conoscono le basi della guida in pista e se non ci si spinge oltre il 70-80% del suo potenziale, come fa il piccolo Matis nel video. Poi, bisogna anche considerare un'altra cosa: che il bimbo di 6 anni che guida in pista la Ferrari con Leclerc è il figlio del proprietario della Exotics Racing di Las Vegas e quindi deve avere una certa dimestichezza con il circuito. Continua su GQ
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mercoledì 29 agosto 2018
Dtm Misano 2018, i segreti della BMW da corsa di Alex Zanardi
Tra meno di una settimana Alessandro Zanardi parteciperà al quartultimo round del DTM, il Deutsche Tourenwagen Masters, nella tappa italiana di Misano, al volante di una BMW M4 DTM allestita appositamente per lui. Il campionato turismo tedesco è uno dei più competitivi e spettacolari del mondo, tanto che esce anche dai confini nazionali e il pilota emiliano correrà nel weekend 24-26 agosto al Marco Simoncelli World Circuit. Per permettergli di prendere parte a questa gara, il reparto corse BMW ha elaborato profonde modifiche per la M4 DTM che sono state provate da Zanardi in una due giorni di test a Vallelunga durante cui ha completato ben 294 giri. Continua su GQ
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giovedì 19 luglio 2018
Michelin Track Connect, in pista con Porsche 911 GTS e GT3
Dopo avervi raccontato che cosa è e soprattutto come funziona il sistema Michelin Track Connect nella teoria è ora di passare alla pratica e dunque di scendere in pista. Davanti a me c'è un'interessatissimo gruppetto di Porsche, quasi tutte gommate con le Michelin Pilot Sport Cup 2 in versione Connect, cioè dotate del sensore brevettato che si interfaccia con il ricevitore Bluetooth nell'abitacolo e da lì con lo smartphone del pilota attraverso una app pensata specificamente per l'utilizzo amatoriale in pista, quello tipico dei track day. L'idea è quella di permettere al pneumatico di dialogare con il guidatore per informarlo sulla temperatura e sulla pressione di ogni singola gomma in tempo reale e per suggerirgli gli aggiustamenti volti a ottenere il miglior comportamento dell'auto in pista. Eccomi dunque pronto ad avviare i boxer, rigorosamente con la mano sinistra e a fare qualche giro con: 718 Cayman GTS, 911 GTS Carrera 2 e Carrera 4, 911 GT3. Continua su Motor1
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giovedì 25 giugno 2015
Nurburgring, niente tentativi di record fino a fine anno
Niente più tentativi di record al Nurburgring, almeno fino alla fine dell'anno. E' questa la decisione che il gruppo dirigente del leggendario circuito tedesco ha preso dopo che lo scorso 28 marzo uno spettatore è morto e altri quattro sono rimasti feriti a seguito di un incidente che ha coinvolto un'auto del Campionato Endurance VLN. La Nissan GT-R Nismo GT3 di Jann Mardenborough's, Kazuki Hoshino e Wolfgang Reip è volata fuori dalla pista alla Flugplatz, oltrepassando le protezioni e volando sul pubblico. Osservando la dinamica dell'incidente sembra che la coupé giapponese si sia sollevata da sola a seguito di un dosso, con l'anteriore che si solleva repentinamente per un eccesso di portanza. La dirigenza ha subito reagito imponendo dei limiti di velocità in alcune sezioni del circuito, ma poi è stata fatta la scelta di limitare l'attività sportiva da qui alla fine dell'anno, compresi i tentativi di record delle Case auto.
continua su Omniauto
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