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venerdì 19 novembre 2021
L'innovazione secondo Porsche, dai processi aziendali fino alla guida autonoma
L'innovazione è sempre stata centrale nella storia di Porsche, che nei suoi oltre 70 anni di storia ha saputo reinventarsi più volte. Il cambiamento più recente è quello che riguarda la mobilità elettrica, ma a Zuffenhausen innovare è la regola e l'ad Oliver Blume lo aveva già spiegato diversi anni fa dicendo che "Un programma di innovazione non investe in brevetti o invenzioni. Investe nelle persone". In altre parole vuol dire puntare sulle idee più innovative, a prescindere dalla loro provenienza. Così negli uffici della Casa tedesca si favorisce la collaborazione tra ruoli e reparti, per permettere ai dipendenti di lavorare in modo creativo, lasciando germogliare i pensieri più avanguardisti. E lo schema funziona, perché ogni anno arrivano idee da un centinaio di reparti e singoli dipendenti, tenendo conto che per essere considerata innovativa, un'idea deve soddisfare tre requisiti fondamentali: essere inedita e unica, economicamente attuabile e comportare un vantaggio rilevante per i clienti. Continua su La Stampa
martedì 26 giugno 2018
Future Center, qui nascono le Volkswagen del Futuro
Per avere una visione innovativa e flessibile del futuro non basta riempirsi la bocca di parole complicate o dichiarare obiettivi irrealizzabili. Guardare al futuro vuol dire immaginare nuove soluzioni, sperimentare tecnologie ancora allo stato embrionale o provare nuove applicazioni di quelle esistenti, ma vuol dire anche definire approcci originali alla soluzione dei problemi. I tre Future Center che il Gruppo Volkswagen ha aperto in altrettanti continenti si occupano esattamente di questo. Sono tre centri di ricerca focalizzati sui temi che caratterizzeranno e influenzeranno la mobilità nei prossimi anni e si trovano a Potsdam (Germania), Belmont (California, USA) e Pechino (Cina). Località scelte per le loro posizioni strategiche, da dove poter comprendere le diverse esigenze di ogni area geografica e riuscire ad attrarre i migliori talenti in circolazione. Ovviamente in California la Silicon Valley ha una certa influenza e i progetti si concentrano sull'esperienza digitale dell'utente, sui software UX e su soluzioni di mobilità accessibili. In Europa il focus è sullo sviluppo di prototipi a guida autonoma come SEDRIC – di cui vi racconteremo a breve - e sul design globale dei veicoli. Le attività del Future Center di Pechino, invece, si indirizzano verso la progettazione di concept specifiche per la Cina e i mercati asiatici. Continua su Motor1
lunedì 25 giugno 2018
Volkswagen, il design dell'auto elettrica come sfida per il futuro
“Il design sarà uno degli elementi fondamentali nel determinare quali brand sopravviveranno in futuro e quali no. Il mondo sta cambiando a una velocità mai vista prima d'ora e così anche il concetto di mobilità che si baserà su aspettative, parametri e possibilità differenti”. Sono le parole con cui Michael Mauer, il numero uno del Design di tutto il Gruppo Volkswagen che abbiamo incontrato al Future Center Europe di Potsdam, spiega perché per ogni marchio sarà sempre più difficile differenziarsi dagli altri. Per farlo sarà necessario cambiare i propri valori di riferimento: finora nell'industria automobilistica il tema più importante era legato all'ottimizzazione delle procedure e delle tecnologie ma nel prossimo futuro l'innovazione andrà oltre la tecnologia così come la conosciamo oggi. Per un'azienda come il Gruppo Volkswagen, proprietaria di molti marchi diversissimi tra loro, l'attenzione verso il futuro è altrettanto importante di quella al presente. Può sembrare strano, ma mentre una parte del Gruppo è impegnata nelle complesse omologazioni per il ciclo WLTP ce n'è un'altra che si relaziona con quello che succederà nei prossimi due lustri. Continua su Motor1
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