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lunedì 27 dicembre 2021
Il grande ritorno delle enduro anni Ottanta
Il grande ritorno delle enduro anni Ottanta è ormai un dato di fatto. Una tendenza che abbiamo visto consolidarsi durante l'ultimo Eicma con la presentazione del Lucky Explorer Project di Husqvarna e poco dopo con l'arrivo della Ducati DesertX. Motociclette entrambe accomunate dalla ruota anteriore da 21 pollici (e dalla posteriore da 18 pollici) e dal un'impostazione tecnica ben specifica, che riporta direttamente ai grandi rally raid degli anni Ottanta e Novanta. A queste due si aggiungono la Aprilia Tuareg 660 e la Husqvarna Norden 901, che si basano sulla stessa filosofia, sebbene venga declinata in modi diversi, soprattutto per quanto riguarda le prestazioni e il peso. Ma prima di vederle una per una è interessante capire da dove venga questo ritorno di fiamma delle Case motociclistiche e del pubblico verso un genere di motocicletta che era caduto nel dimenticatoio da qualche anno, a parte pochissime proposte di nicchia. Una spiegazione univoca non c'è, anche se gli esperti di marketing snocciolerebbero dati su dati provando a darne una. La verità è che il mondo delle due ruote è soggetto a mode e a cicli che sono sostanzialmente inspiegabili. Tornando indietro agli scorsi anni, c'è stato il periodo delle maxi-enduro, quello delle naked e prima ancora delle sportive coi semi-manubri, mentre oggi queste ultime sono quasi scomparse. Quindi, per adesso godiamoci il grande ritorno delle enduro anni Ottanta. Continua su GQ
venerdì 17 dicembre 2021
Confindustria ANCMA e FMI si schierano contro i divieto generalizzato al fuoristrada
Il mondo nel fuoristrada è finito nell'occhio del ciclone da qualche giorno a causa di un decreto legge pubblicato lo scorso 1 dicembre in Gazzetta Ufficiale - diventato effettivo oggi - relativo alla regolamentazione delle norme in materia di tutela delle risorse forestali e silvo-pastorali. Con questo documento è stata inasprita, ma non chiarita, una norma che esiste già dal 2018 - decreto legislativo n. 34 del 3 aprile 2018 - che ha inibito la viabilità forestale al traffico ordinario, riservando le strade di montagna a trattori, TIR e macchine operatrici. Nel concetto di traffico ordinario rientra qualsiasi oggetto preso in considerazione dal codice della strada, quindi non solo i mezzi a motore come le auto, le moto o i quad, ma anche le biciclette. Continua su La Stampa
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