giovedì 7 ottobre 2021
Mini Big Love Days, a Varano De' Melegari il raduno-evento dedicato alle Mini
Con il ritorno degli eventi in presenza anche il variegato mondo dell'auto è tornato a organizzare raduni di ogni tipo, come i Mini Big Love Days. Un evento gratuito dedicato alla piccola anglo-tedesca organizzato lo scorso weekend all'autodromo di Varano De' Melegari, in provincia di Parma. Per partecipare era sufficiente registrarsi sul sito dedicato e poi un'altra volta in loco per partecipare al concerto del sabato sera - presentato da Radio 105 - in cui si sono susseguiti Lo Stato Sociale, i Sottotono, Fasma e Nyv, spaziando tra tre generi musicali, dall’hip hop al pop, fino all’indie. Purtroppo il meteo non ha dato una grossa meno e, complici il primo freddo e qualche temporale, non è stata raggiunta la capienza massima (dettata dalle norme Covid-19) di 2.500 persone. Poco male, perché i presenti hanno potuto vivere un fine-settimana molto interessante. Continua su GQ
sabato 21 agosto 2021
Mini Strip, la Cooper elettrica diventa minimalista con il tocco di Paul Smith
Se c'è un'auto che si trova a suo agio nel mondo del glamour e della moda, specialmente britannica, quella è certamente la Mini. Tra le tante versioni speciali e interpretazioni artistiche che ne hanno segnato la storia, l'ultima in ordine di tempo è quella dello stilista Paul Smith, presentata proprio a Londra pochi giorni fa e chiamata Mini Strip. Si tratta di un esemplare unico, il cui concetto fondante è quello del design sostenibile. Un filo conduttore di «Semplicità, trasparenza, sostenibilità», tessuto partendo da una Mini Cooper SE 100% elettrica e smontandola completamente. Continua su La Stampa
venerdì 23 aprile 2021
Il Mini Challenge compie 10 anni e si prepara alla stagione 2021
Il Mini Challenge compie dieci anni o, per essere più precisi, dieci
edizioni consecutive ed è pronto a ripartire nel 2021 con un carico di
novità. Nonostante le difficoltà dovute al protrarsi dell’emergenza
sanitaria che ha colpito duramente il settore automotive e dello sport,
Mini Italia ha rinnova il suo impegno nell’organizzare uno dei
campionati monomarca più interessanti del panorama nazionale. Un impegno
che proseguirà immutato nel prossimo futuro, visto che sono già state
ufficializzate le prossime tre stagioni. Intanto, nel 2021, i team si
sfideranno nell’ambito di sei appuntamenti, a fronte dei cinque del
2020, all’interno della programmazione ACI Sport, gareggiando a bordo
delle Mini John Cooper Works Challenge Pro e delle Mini John Cooper
Works Challenge Lite sulle piste dei più celebri circuiti nazionali. Tra i team iscritti ne figurano alcuni già protagonisti delle stagioni
passate e nuovi provenienti da altri campionati. A oggi la lista dei
partenti non è ancora chiusa, ma in griglia ci dovrebbero essere tra le
quindici e le venti auto. A questo proposito, entrambe le vetture sono
state sviluppate e curate da Promodrive, partendo dalla Mini John Cooper
Works 3 porte. Sono dotate di un allestimento racing specifico che
prevede un kit di sicurezza e uno aerodinamico esterno, dopodiché
differiscono per il livello di preparazione. Le differenze macroscopiche
riguardano il powertrain, la Pro ha 265 CV e il cambio sequenziale a
innesti frontali, mentre la Lite mantiene i 231 CV del motore stock,
così come la trasmissione manuale a 6 marce. Continua su La Stampa
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giovedì 14 maggio 2020
Mini John Cooper Works GP, solo due posti e prestazioni estreme
Follow me on instagram -- Alessandro Vai
sabato 2 maggio 2020
Mini Cabrio Sidewalk, festa di primavera
Follow me on instagram -- Alessandro Vai
sabato 14 settembre 2019
La Mini compie 60 anni: la piccola inglese ha rivoluzionato il mondo delle citycar
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giovedì 5 settembre 2019
La prima Mini 100% elettrica è diversa da tutte le altre
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giovedì 20 dicembre 2018
Mini Cooper SD, la prova di GQ
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venerdì 22 giugno 2018
Federclub Mini Meeting, un weekend immersi nella passione
venerdì 25 settembre 2015
Mini Clubman, quando la famiglia è dinamica e 'cool'
STOCCOLMA - Se non fosse per le forme, le linee e le proporzioni, che rimangono inconfondibili, si farebbe fatica a definire ancora 'mini' la nuova Mini Clubman, ovvero la versione station wagon che ha raggiunto la terza generazione.
Già disponibile sul mercato italiano con un prezzo di attacco di 24.800 euro, la Clubman è ormai un prodotto maturo, nelle dimensioni, ma soprattutto nei contenuti, che sono quelli delle BMW - Mini è proprietà del marchio tedesco - di classe superiore. Se le dimensioni, infatti, la collocano tra le (poche) station wagon di segmento B, tutto il resto la pone nella zona premium del 'C'. Del resto, le lunghezza è comparabile a quella di una Audi A3, di una Mercedes Classe A o di una BMW Serie 1, tanto per rimanere in Casa, ma l'interpretazione dello spazio è peculiare e lo stile unico. Con un passo di 2,67 metri, infatti, l'abitabilità è buona, i passeggeri posteriori non sono sacrificati e il bagagliaio ha almeno 360 litri (1.250 la misura massima). Certo, il padiglione è basso (altezza massima 1,44 metri), così come la seduta, sicché è il concetto di sportività a prevalere su quello di comfort, ma è innegabile che ovunque si sia seduti la Mini riservi un trattamento in 'guanti bianchì. La qualità degli interni, sia reale che percepita, è a livelli altissimi e non c'è un dettaglio fuori posto; inoltre, la Clubman sa intrattenere chi si trova a bordo con una serie infinita di gadget, alcuni anche piuttosto frivoli, come il led circolare dal colore cangiante che incornicia il sistema di infotainment, ma che contribuiscono a tenere vivo quello spirito un po' scanzonato tipico di tutte le Mini.
continua su ANSA Motori
giovedì 5 aprile 2012
Audi A1 Quattro e Mini Countryman JCW, vorrei ma non posso...
La Mini Countryman JCW è invece una vettura di serie a tutti gli effetti; si pone come versione top di gamma della gamma Countryman, offrendo il 1.6 turbo nella versione da 218CV abbinato alla trazione integrale. Anche se è lontanamente imparentata con la Countryman WRC del Mondiale Rally, fa ben poco per ricordarlo. Forse gli inglesi hanno più pudore dei tedeschi? No, perchè sono tedeschi anche quelli di Mini...
Ma veniamo al dunque. La A1 Quattro è una colossale operazione di marketing. Metterla insieme all'Audi è costato pochissimo, dopodiché è stato sufficiente realizzare un paio di video sulla neve per sentirsi autorizzati a insignirla dell'appellativo Quattro. Per chi non se lo ricordasse la Audi Quattro è stata l'auto che ha cambiato le regole dei rallies, sperimentando la trazione integrale nelle competizioni. Ora, a parte il fatto che questa A1 non vedrà mai nessun genere di bandiera a scacchi, il vero problema (se così si può chiamare) è che quest'auto è in realtà una trazione anteriore, in quanto il giunto centrale invia coppia alle ruote posteriori solo quando quelle davanti slittano. Ogni auto da rally che si rispetti ha la trazione integrale permanente, che permette di guidare contando anche sulla spinta del posteriore, cosa che questa A1 Quattro non consente di fare. Ma in Audi non sono nuovi a questo genere di misunderstandig, come avevo già spiegato in un altro post...In realtà questa A1 Quattro, oltre a rimpinguare le casse di Ingolstadt, servirebbe a sondare il terreno in vista della possibile produzione dell'accoppiata S1/RS1.
martedì 7 febbraio 2012
Mini Roadster, avrà successo?
La nuova Mini, dopo il clamoroso successo della prima serie, è diventata una vera e propria linea di prodotto, dando origine a una serie di varianti più o meno fortunate. Se la Clubman non ha incontrato i favori del pubblico, la Countryman ha colpito nel segno, dando un piccolo Suv modaiolo a tutti quelli che avrebbero sempre voluto una Mini più grande e spaziosa. La cabrio ha avuto un discreto successo, nonostante il prezzo poco amichevole, mentre saranno da valutare nel prossimo futuro le performance delle neonate coupè e roadster.
In realtà diversi appassionati e addetti ai lavori sono rimasti perplessi dopo aver guidato la Coupè, sottolineando che non aggiungeva nulla all'esperienza di guida della berlinetta, pur costringendo a varie rinunce e costando sensibilmente di più. La nuova Roadster non è ancora stata provata, ma tutti si chiedono se avrà una sua personalità e se si farà preferire alla cabrio, che ha quattro posti e la capote elettrica. Io mi chiedo, invece, se la Coupè e la Roadster non si ruberanno clienti a vicenda. Voi che cosa ne pensate? BRUUUM!!!
Mini Roadster Cooper 24.950€
Mini Roadster Cooper S 29.950€
Mini Roadster Cooper S JCW 34.800€
Mini Roadster Cooper SD 30.950€