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giovedì 16 dicembre 2021

David Beckham, la Maserati MC20 è una delle supercar più belle che abbiamo mai visto


La Maserati MC20 di David Beckham è una Fuoriserie Edition dedicata alla Magic City, cioè Miami. Per realizzarla l’ambassador del Brand modenese è diventa designer insieme al centro stile Maserati, definendo una supercar personalizzata che incarna i concetti di performance e sportività. Il progetto rientra nel programma di customizzazione Maserati Fuoriserie, che nelle sue varie declinazioni permette ai clienti di cucirsi addosso ogni vettura del Tridente, con l'obiettivo di renderla il simbolo del vero lusso nel terzo millennio, cioè mostrare al mondo la propria unicità irripetibile. Maserati Fuoriserie è un foglio bianco su cui operare con un’ampia gamma di strumenti. Il resto lo fa l’ispirazione del singolo cliente, che ha dunque la possibilità di mutuare l’attitudine dei trend setter e di esprimere la propria personalità. Continua su GQ

venerdì 10 dicembre 2021

La Maserati Ghibli degli anni Sessanta compie 55 anni e rimane una icona di stile


Quando in casa Maserati si parla di Ghibli bisogna fare dei distinguo, giacché il nome nel vento caldo del Nord Africa è stato utilizzato su tre generazioni di auto: la grande berlina nata nel 2013 ed evoluta fino a oggi, la coupé dei primi anni Novanta derivata dal progetto Biturbo - il 2 litri V6 con doppio turbocompressore aveva raggiunto i 306 CV - e ovviamente l'originale, la Ghibli presentata al Salone di Torino nel novembre del 1966 che proprio in questo periodo compie 55 anni. Per l'epoca una nuova interpretazione del concetto di vettura gran turismo, una coupé a due posti disegnata da Giorgetto Giugiaro che in quel periodo lavorava ancora alla carrozzeria Ghia, prima di fondare la Italdesign all'inizio del 1968. Il nome Ghibli fu scelto proprio per la velocità della sportiva modenese e per il “calore” del suoi contenuti tecnici e stilistici.. Continua su La Stampa

mercoledì 13 ottobre 2021

Maserati Mexico, la coupé granturismo del Tridente compie 55 anni


La Maserati Mexico è una di quelle auto la cui storia si perde tra realtà e leggenda, con una trama ricca di personaggi famosi, gare motoristiche e viaggi intercontinentali. Dopo la 5000GT e la Quattroporte, la Mexico rappresenta la terza vettura di serie del Tridente spinta dalla versione stradale del motore V8 con doppio albero a camme in testa progettato per le competizioni della 450 sport. Con la limousine di rappresentanza condivideva l'idea costruttiva generale, sebbene il primo prototipo della Mexico fosse in realtà derivato da una 5000GT danneggiata e fosse pertanto alimentato da un motore da 4,9 litri. Ma la genesi di questa vettura è molto interessante, iniziando dal fatto che al contrario delle altre coupé a quattro posti modenesi non portava il nome di un circuito da corsa. Ed è proprio sulla genesi del nome che si raccontano svariate storie. Continua su La Stampa

venerdì 25 giugno 2021

Maserati Granturismo, le prime foto della coupé 100% elettrica del Tridente


La Maserati Granturismo è quasi pronta per mostrarsi nella sua veste definitiva. Nei giorni scorsi, uno dei primi prototipi della nuova Maserati Granturismo è uscito dai cancelli del Maserati Innovation Lab ed è stato fotografato per le strade di Modena. In attesa del lancio del nuovo modello, le vetture prototipali sono impegnate in un intenso periodo di test (in strada, in pista e in diverse condizioni di utilizzo) per raccogliere dati fondamentali che permetteranno di definire la messa a punto finale. La nuova coupé modenese sarà anche la prima Maserati 100% elettrica, mentre sotto il cofano della versione termica dovrebbe esserci il V6 Nettuno in una nuova variante, probabilmente più tranquilla rispetto alla MC20 e ai suoi 630 CV. Quest'ultima non rappresenta soltanto il ritorno del Tridente alle supercar, ma anche il primo prodotto del nuovo piano industriale che si dipanerà nei prossimi quattro anni con l'intento di portare la Casa modenese in una nuova era. Le parole d'ordine sono elettrificazione e lusso, che verranno tradotte in pratica con una nuova gamma di prodotti. Continua su GQ

mercoledì 2 giugno 2021

Maserati MC20, la nostra prova della supercar del Tridente (su strada e in pista)


Provare la Maserati MC20 è un'esperienza che non si scorda tanto facilmente. Da un lato perché le berlinette a motore centrale sono merce assai rara, dall'altro perché nella storia della Casa del Tridente le auto di questa tipologia si contano sulle dita di una mano. Quindi ti avvicini alla MC20 con grande concentrazione, cercando di tenere a freno l'entusiasmo e di allertare i cinque sensi, per connetterti al 100% con lo spirito dell'auto. Apri la porta con meccanismo “a farfalla”, ti cali nell'abitacolo a un palmo da terra e ti lasci avvolgere dal sedile rivestito in Alcantara e raffinata pelle. Poi premi il pulsante sul volante e il V6 “Nettuno” si risveglia con un rombo profondo. La MC20 ti fa capire subito di essere una supercar, ma ti accoglie anche in un abitacolo comodo, spazioso e rifinito alla perfezione. Su una Maserati non potrebbe essere altrimenti. Dopo i primi chilometri sei quasi sotto choc, perché da un'auto del genere ti aspetti che sia scomoda ed estrema, mentre in realtà è tutto il contrario. Lo spirito del gran turismo è perfettamente intatto e le sospensioni regolate nella modalità soft assorbono le asperità come sulle sorelle maggiori Ghibli e Quattroporte. Così la Maserati MC20 sfila sorniona nei paesini emiliani attirando tutti gli sguardi, mentre il cambio doppia frizione a 8 rapporti innesta le marce con fluidità esemplare. È quasi incredibile, se si pensa che è lo stesso organo meccanico capace di sparare le marce come fucilate nella guida in pista, altro ambito in cui la berlinetta del Tridente eccelle. Continua su GQ

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martedì 20 aprile 2021

Maserati Levante Hybrid, l'efficienza incontra le prestazioni


La Maserati Levante Hybrid è il secondo modello ibrido del Tridente, dopo il debutto della Ghibli con cui condivide il powertrain. L'obiettivo della nuova versione elettrificata del SUV è quello di migliorare le prestazioni senza snaturare i valori del brand, puntando sia alle performance sia alla riduzione dei consumi, sottolineando la vocazione al piacere di guida e al lusso. Il cuore della Maserati Levante Hybrid è il motore 2 litri 4 cilindri turbo benzina, che integra un sistema ibrido basato su impianto elettrico a 48 Volt, sviluppato insieme a Bosch. Grazie all'alternatore-generatore, l'auto recuperare l’energia in decelerazione e in frenata, per poi restituirla in accelerazione, aumentando l'efficienza. Così questa Levante pesa di meno delle versioni a 6 cilindri e ha una migliore distribuzione dei pesi, grazie alla nuova collocazione della batteria agli ioni di litio, che si trova nella zona posteriore, ma senza compromettere la capacità di carico. La potenza del sistema ibrido è di 330 CV, con 450 Nm di coppia già disponibili a 2.250 giri. Anche grazie alla trazione integrale i 100 km/h si raggiungono da fermo in 6 secondi, mentre la velocità massima supera i 240 km/h. Ancora a proposito di tecnologia, anche sulla Levante Hybrid sono di serie i sistemi di assistenza alla guida firmati Bosch, come il cruise control adattivo, la frenata automatica di emergenza, il mantenimento di corsia e il monitoraggio dell'angolo cieco, senza dimenticare il Driving assist che regola velocità, accelerazione, frenata e sterzo del veicolo su ogni tipo di strada, visto che non ha bisogno del segnale GPS. Tutti questi dispositivi funzionano grazie all’azione combinata di componenti chiave come il sensore radar a lungo raggio, il sistema elettronico di stabilità e lo sterzo elettrico. Continua su GQ

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mercoledì 14 aprile 2021

David Beckham è il nuovo Global Ambassador di Maserati (e l'annuncio arriva con un film girato a Miami)


Maserati sceglie David Beckham come nuovo Global Ambassador. L'ex-capitano della nazionale di calcio inglese, stella del Manchester United e del Real Madrid, è il partner perfetto per accompagnare il brand del Tridente nella prossima tappa del suo viaggio, rompendo i confini e portando il marchio in prima linea tra le automobili di lusso nel ventunesimo secolo. Nella sua storia lunga oltre un secolo, Maserati si è distinta per innovazione, design e passione, creando veicoli iconici, che hanno cambiato per sempre il modo di pensare alle automobili. Oggi, questa ricetta italiana unica, trova una definizione inedita con l'unione tra Maserati e David Beckham, icona sportiva a livello mondiale, filantropo, uomo d'affari e pioniere dello stile. «Il Brand continua a essere proiettato in avanti, inaugurando una nuova era. Maserati sfida ogni giorno lo status quo grazie al suo essere innovativa per natura, spinta dalla passione e unica per design. La partnership con David Beckham esprime tutti questi valori», ha commentato Paolo Tubito, Chief Marketing Officer Maserati. David Beckham, dal canto suo, insiste sul legame con stile e innovazione che condivide con il brand:  «Per me è entusiasmante iniziare questa partnership con Maserati: un marchio italiano iconico che condivide la mia stessa ammirazione per le innovazioni più grandi e per il migliore design. In un momento così cruciale della sua storia, non vedo l'ora di lavorare a stretto contatto con Maserati e di continuare con loro questa crescita su scala globale». Continua su GQ

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martedì 23 marzo 2021

Maserati Bora, la prima vettura del Tridente a motore centrale compie 50 anni


Ci sono delle vetture che lasciano il segno, vuoi per lo stile oppure per la tecnica. La Maserati Bora è una di queste e nel suo caso sono entrambe le motivazioni a imprimere una traccia nella storia dell'auto. Parlando di design, la matita che ha firmato la Bora è quella di Giorgetto Giugiaro e della Italdesign, a cui Maserati commissionò prima lo studio di "una vettura sportiva con motore posteriore centrale che esaltasse prestazioni, design, comfort e sicurezza" e poi la linea del modello definitivo. L’impostazione era futuristica, il muso si presentava basso e sottile quasi affilato per voler perforare l’aria, mentre la calandra era caratterizzata da due prese d’aria a forma rettangolare con un Tridente al centro. La fiancata, perfettamente liscia, era divisa centralmente da un sottile filetto profilato di gomma nero, mentre il posteriore terminava a coda tronca. 

Parlando invece di caratteristiche tecniche, fu la prima vettura stradale del Tridente ad utilizzare questa configurazione del propulsore, seguendo una tendenza che si era imposta già da qualche anno in Formula 1. In ogni caso, sono trascorsi esattamente cinquanta anni dal marzo del 1971, quando il Salone di Ginevra fece da palcoscenico al debutto del Maserati Bora, che oggi è più attuale che mai, visto che al suo layout si ricollega quello della MC20.


Tornando alla Bora, come molte altre Maserati, anche lei porta il nome di un vento famoso, mentre a spingerla ci pensava il collaudato V8 da 4,7 litri, capace di erogare 310 cavalli a 6.000 giri, montato in posizione longitudinale su un telaietto ausiliario applicato alla scocca portante. Nel 1973 fu affiancato dal più potente 4,9 litri che aveva 335 CV e che poteva spingere la supercar modenese oltre i 280 km/h, con un comfort ammirevole per una vettura di quel genere e di quell'epoca. Continua su La Stampa

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mercoledì 11 novembre 2020

Maserati Ghibli Hybrid, la prova - l'inizio di una nuova era


Diminuire consumi ed emissioni senza rinunciare alle prestazioni e al tradizionale carattere Maserati. È questo il compito della Ghibli Hybrid, il modello con cui il Tridente entra nell'era dell'elettrificazione. Un percorso che nei prossimi quattro anni porterà sul mercato tredici nuove vetture, di cui la metà completamente elettriche con l'inedito marchio Folgore e una serie di primizie tecniche derivate direttamente dalla Formula E e della Formula 1. La nuova Ghibli - oltre 100.000 unità prodotte dal 2013 a oggi - è una cosiddetta mild hybrid, in cui il motore termico è supportato da un alternatore-generatore collegato a una batteria dedicata. Il sistema permette di recuperare l'energia cinetica in frenata e in decelerazione, trasformandola in elettricità e mettendola poi a disposizione quando viene richiesta potenza. Continua su La Stampa

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sabato 19 settembre 2020

Lusso ed elettrificazione, i due pilastri su cui poggia il futuro della Maserati


La Maserati MC20 è la punta dell'iceberg del nuovo piano industriale Maserati. È la parte più visibile, ma molte altre si apprestano ad affiorare sopra il pelo dell'acqua. Sarà una marea lenta ma costante, che terminerà il suo ciclo nei prossimi quattro anni. Alla fine - se tutto andrà come previsto - la Casa del Tridente sarà effettivamente transitata dentro una nuova era. Le parole d'ordine sono due: elettrificazione e lusso. Per tradurle in pratica arriverà una nuova gamma di prodotti, tredici modelli che copriranno il 90% del mercato del luxury, ignorando solamente il segmento delle grandi limousine attualmente presidiato dalla Quattroporte. Il 2021 sarà l'anno dei SUV: sono previste la Levante ibrida e l'inedita Grecale, derivata dalla Alfa Romeo Stelvio. Continua su La Stampa

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sabato 12 settembre 2020

Maserati MC20, il Tridente torna nel mercato delle supercar in grande stile


Il motore posteriore centrale non è esattamente la configurazione più consueta per una Maserati. Se si esclude la MC12 dei primi anni Duemila - parente molto stretta della Ferrari Enzo - rimangono la Bora e la Merak degli anni Settanta. Per questo il layout della nuova MC20 è ancora più impressionante. In 4,67 metri di lunghezza, 1,22 di altezza e 1,96 di larghezza, è stato inserito appena dietro i sedili posteriore un inedito motore V6 bi-turbo - denominato Nettuno - che con 630 CV di potenza a 7.500 giri sfiora il record di potenza specifica per un'auto di produzione e può girare fino a 8.000 giri. I newtonmetro di coppia sono 730 - disponibili da 3.000 a 5.500 giri - e sono scaricati solo sulle ruote posteriori attraverso un cambio doppia frizione a 8 rapporti (gli ultimi due particolarmente lunghi) e un differenziale autobloccante meccanico. Vale la pena sottolineare che con questo propulsore Maserati inizia ad affrancarsi dalla fornitura Ferrari, che negli ultimi venti anni ha coperto tutta la produzione del Tridente, Diesel a parte. Continua su La Stampa

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lunedì 17 agosto 2020

Le nuove Maserati Trofeo sono le più veloci di sempre

Le nuove Maserati Trofeo portano il concetto di prestazioni a un nuovo livello. Dopo il SUV Levante, che ha portato al debutto questo nuovo allestimento, è la volta delle berline Ghibli e Quattroporte. Comune denominatore è il motore 3.8 V8 biturbo da 580 CV e 730 Nm (prodotto nello stabilimento Ferrari di Maranello) che spinge le nuove Maserati Trofeo fino all'incredibile velocità di 326 km/h. In altre parole, sono le berline del Tridente più veloci di sempre, il compimento ultramoderno dell’antica promessa corsaiola del marchio, che già negli anni Sessanta del secolo scorso inventò il concetto di berline sportive di lusso. A tenere a bada tutta questa potenza ci pensa il sistema di controllo integrato del veicolo (IVC), con un setup specifico che garantisce una dinamica di guida eccezionale, una maggior sicurezza attiva e prestazioni esaltanti. Sulle berline debuttano il pulsante Corsa per il settaggio di uno stile di guida ancor più sportivo e il Launch Control che permette di scattare da 0 a 100 km/h in 4,3 secondi nel caso della Ghibli e in 4,6 con la Quattroporte. Entrambe condividono il cambio automatico a 8 rapporti e la trazione posteriore con differenziale autobloccante. Ma la Trofeo collection è riconoscibile anche esteticamente, grazie ad alcuni interventi mirati: la calandra con doppi listelli verticali in finitura Black Piano, la fibra di carbonio che interessa le mostrine delle prese d’aria anteriori e l’estrattore posteriore e i dettagli di colore rosso che caratterizzano i profili inferiori delle prese d’aria laterali, insieme la saetta sul logo del Tridente posto sui montanti posteriori. Continua su GQ

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mercoledì 19 febbraio 2020

Maserati, la Ghibli sarà il primo modello ibrido del Tridente

La missione della Maserati è chiara, essere il marchio più all'avanguardia in tema di elettrificazione di tutto il gruppo Fca. Per questo tutti i nuovi modelli del Tridente adotteranno powertrain ibridi oppure 100% elettrici, entrambi in grado di garantire le prestazioni che ci si aspetta dalle auto modenesi. Auto che continueranno a essere “made in Italy”, sia per quanto riguarda lo sviluppo che l'ingegnerizzazione e la produzione. A questo proposito, oggi la Casa ha comunicato che il primo modello ibrido sarà la nuova Maserati Ghibli, che entrerà in produzione durante il 2020. Un anno dopo toccherà alle inedite GranTurismo e GranCabrio (i modelli attuali sono stati venduti in più di 40.000 unità tra il 2007 e il 2019) che saranno le prime elettriche e verranno prodotte a Mirafiori, a seguito di un investimento di 800 milioni di euro. Continua su La Stampa

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venerdì 17 gennaio 2020

Maserati Royale, il lusso in serie limitata

Maserati presenta Royale, una serie limitata ispirata all'eleganza del passato e a modelli unici come la versione Royale del 1986 della Quattroporte III generazione, che era disponibile in esclusivi colori blu e verde, con interni lussuosi, sedili in morbida pelle e ampio utilizzo di radica per la plancia e i pannelli porta. La Maserati Quattroporte Royale era equipaggiata con un potente motore V8 da 4,9 litri con una potenza di 300 CV e ne furono prodotte solo 51 unità. Oggi il Tridente rende omaggio al proprio patrimonio storico con il lancio di una serie limitata che porta lo stesso nome, disponibile su tutti i modelli con motori V6 presenti nella gamma attuale: verranno realizzati solo 100 esemplari di Quattroporte, Levante e Ghibli Royale, che saranno prodotte con motori che vanno dal V6 diesel 3 litri da 250 e 275 CV, al benzina V6 3 litri da 350 CV e 430 CV. Continua su GQ

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domenica 4 agosto 2019

Maserati Indy, 50 anni di classe italiana

Il 1° luglio di cinquanta anni fa la prima Maserati Indy lasciava la storica sede di via Ciro Menotti 322 a Modena per essere consegnata in Svizzera. Destinata a un ricco imprenditore elvetico, aveva la carrozzeria in colore «oro metallizzato» e gli interni in pelle marrone. La Indy era stata presentata nel 1968 al Salone di Torino per andare ad ampliare una gamma composta da: Ghibli, Mexico, Mistral, Quattroporte e Sebring. Un'offerta piuttosto ricca se si pensa che la Casa modenese produceva circa 700 vetture all'anno. La Indy - il cui nome ricorda le vittorie alla 500 Miglia di Indianapolis del 1939 e del 1940 - nacque per far fronte alle richieste da parte dei clienti che erano alla ricerca di una vettura comoda, abitabile e dalle caratteristiche sportive. Il design venne affidato alla Carrozzeria Vignale con l’obiettivo di sviluppare un coupé a quattro posti comodi in grado di garantire comfort, alte prestazioni e design innovativo.

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giovedì 8 novembre 2018

Maserati Levante, perfetta sintesi di eleganza e aggressività

Come si fa disegnare un SUV che deve essere elegante e sportivo, ma al tempo stesso rispettare gli stilemi della storia Maserati, una Casa che ha sempre prodotto auto caratterizzate da assetti ribassati e linee sportive, prevalentemente coupé e spider o al massimo berline? Ci vuole creatività e cura nei dettagli, bisogna mescolare sapientemente superfici concave e convesse per alleggerire le dimensioni di un’auto che raggiunge i cinque metri di lunghezza. Una missione compiuta alla perfezione, grazie anche al DNA italiano che spicca nella parte anteriore della Levante, un perfetto mix tra eleganza e aggressività, con uno sguardo minaccioso ma fiero e la linea del cofano che degrada verso il basso. È in questa zona che risultano più evidenti le influenze del design della Alfieri, la coupé concept che sta tracciando le linee guida di tutta la produzione Maserati. La linea dei fari, le superfici della calandra e le forme delle prese d’aria della parte bassa del SUV del Tridente, sono ispirate a lei. Continua su GQ

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mercoledì 11 aprile 2018

La Levante Trofeo entra nel club dei Super SUV, quelli con almeno 500 CV

La scorsa settimana Maserati ha tolto i veli alla Levante Trofeo, ovvero l’auto stradale più potente mai omologata dal marchio del Tridente (se escludiamo la MC 12), entrando nello speciale club dei Super SUV. Il 3,8 litri V8 biturbo che sulla limousine Quattroporte eroga 530 CV è stato modificato per salire fino a 590 CV, con una coppia di 730 Nm che è sufficiente per volare a 300 km/h e scattare da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi. Così anche la Maserati entra nel club dei Super SUV, dove chi ha meno di 500 CV non può nemmeno presentare la domanda di iscrizione. Attualmente la massima esponente di questa associazione dalle ruote alte e i motori potenti è un’altra auto del Gruppo FCA, l’incredibile Jeep Grand Cherokee Trackhawk che grazie al suo 6.2 litri V8 sovralimentato con un compressore volumetrico può contare su 707 CV e 875 Nm di coppia massima. Continua su Autoappassionati

venerdì 6 aprile 2018

Maserati Ghibli Gransport, la prova di GQ: purosangue italiano

Ghibli è un nome ricorrente nella storia della Maserati. Fu usato la prima volta nel 1967 per battezzare la gran turismo che doveva competere con la Ferrari 365 GTB/4 Daytona e con la Lamborghini Miura. Fu usato ancora nel 1992 per definire l’ultima evoluzione del progetto Biturbo e poi ancora nel 2013 quando la Ghibli attuale riportò in auge questo nome che in realtà è quello con cui in Libia si definisce il vento caldo e secco che soffia da sud-est (lo Scirocco). Insomma, quando in FCA hanno deciso come chiamare una delle due berline – l’altra è la mastodontica Quattroporte – che sarebbe andata direttamente a scontrarsi con le tedesche, non hanno avuto paura di scomodare la storia del marchio del Tridente. Così nel 2013 arrivava sul mercato la Ghibli attuale, un’ammiraglia di quasi 5 metri di lunghezza sotto il cui lungo cofano trovano posto solo motori V6, sia benzina che diesel. Fin dall’inizio si è rivelata come un’ottima berlina sportiva, con un carattere forte e un comportamento in grado di emozionare, pagando alle tedesche qualche piccola pecca in fatto di finitura – non di materiali, pregiatissimi, ma di accoppiamenti e tolleranze – e di tecnologia. Continua su GQ

venerdì 1 aprile 2016

Maserati Kubang, tra due anni il SUV “piccolo” del Tridente


Kubang è un nome che conosciamo bene, perché legato non a una ma a due concept car Maserati, datate 2003 e 2011, che hanno indicato la via che il Tridente avrebbe poi seguito nello sviluppo della Levante, il grande SUV che è stato da poco presentato al Salone di Ginevra e che si appresta ad arrivare sul mercato. Messo in soffitta per lasciare posto al nome del vento, potrebbe presto ritornare su una nuova Maserati, un'auto che non esiste nella gamma attuale e che porterebbe la Casa modenese in un segmento a lei ignoto. Non la vedremo su strada prima della fine del 2018, perché il via libera alla sua produzione è stato dato solo poche settimane fa. La base tecnica da cui partire esiste già, ma ci sono i tempi fisiologici di sviluppo, di procedure dei fornitori e di attivazione della linea di montaggio, che si troverà a Melfi, accanto alle due già esistenti da cui escono la Fiat 500X e la Jeep Renegade. Il motivo di questa scelta è dettato dalla logica industriale, perché la nuova Maserati sarà una SUV di segmento B. La decisione è stata presa in maniera repentina durante il Salone di Ginevra, dopo aver registrato e vagliato l'ottima accoglienza ricevuta dalla Levante e del resto il segmento B-SUV è quello che in Europa sta crescendo e crescerà di più nei prossimi anni. A questo proposito, ricordiamo anche una frase sibillina (ma non troppo) di Sergio Marchionne, che durante la conferenza stampa in Svizzera disse “Sto litigando con Alfredo” riferendosi ad Altavilla, cioè il boss di FCA Europe, e al futuro incerto di un'erede della Grande Punto. La segmento B marchiata Fiat, attualmente prodotta proprio a Melfi, lascerà spazio alla nuova Maserati Kubang, che è stata classificata come progetto ad altissima priorità e ad alta profittabilità.

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venerdì 4 marzo 2016

Ginevra: FCA torna a sfornare auto, senza Lancia


Nell'angolo del padiglione 5 del Salone di Ginevra 2016 c'è un'assenza importante, quella del marchio Lancia che FCA ha deciso di non portare in Svizzera, ma nessuno ne ha sentito la mancanza. Il motivo è che intorno allo spazio lasciato dal marchio torinese ci sono così tante novità del Gruppo italo-americano che si fa fatica a trovare paragoni nelle edizioni degli ultimi anni. La prima è probabilmente quella che scalda di più il cuore agli appassionati e vista dal vero fa un effetto molto più bello che in foto. Sto parlando della Abarth 124 Spider, un'auto che solo pochi anni fa sarebbe stata impossibile da immaginare con i colori del marchio dello Scorpione e che è stata resa possibile da una proficua collaborazione con i giapponesi di Mazda. Quando poi nella scheda tecnica si scoprono il differenziale autobloccante meccanico e i controlli elettronici totalmente disinseribili, il sorriso si impossessa del volto.
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