Rimettere in moto l'auto dopo 2 mesi che è ferma potrebbe essere un problema, in modo particolare se durante questo periodo non si sono prese precauzioni. Sì, se state pensando che la batteria potrebbe essersi scaricata, avete ragione, a maggior ragione se la vostra vettura è rimasta abbandonata a sé stessa. Che sia accaduto o no dipende da così tanti fattori, che alla fine è questione di fortuna. Quindi preparatevi psicologicamente e iniziate a controllare se la batteria abbia mantenuto il minimo di potenza necessaria ad avviare il motore. Se invece è defunta, non disperate, perché c'è una soluzione che può salvarvi: collegarla attraverso gli appositi cavi alla batteria di un'altra auto. Se non avete i cavi, sappiate che li potete comprare in tutti gli ipermercati, nelle stazioni di servizio più grandi e fornite, nei negozi di accessori auto e negli autogrill. Prima di procedere a rimettere in moto l'auto dopo 2 mesi che è ferma, in ogni caso, è bene leggere il libretto di uso e manutenzione, soprattutto con le vetture più recenti che hanno impianti elettrici sofisticati. Continua su GQ
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giovedì 7 maggio 2020
martedì 14 aprile 2020
Coronavirus, come mantenere in forma l’automobile ferma da settimane
In questo periodo in cui bisogna stare a casa, la maggior parte delle auto restano ferme, parcheggiate per strada oppure nei box. Qualcuno è sicuramente costretto a prenderle per andare a fare la spesa o lavorare, ma la maggior parte degli automobilisti si arrangia facendo tutto a piedi. Dunque è già passato un mese da quando è iniziata la quarantena e verosimilmente molte vetture sono ferme da allora. Qualche batteria già a fine vita sarà dunque già completamente scarica, ma per tutte le altre auto che ancora non hanno subìto gli effetti del coronavirus, si possono mettere in atto alcuni comportamenti per preservarle. Continua su La Stampa
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sabato 26 ottobre 2019
Come tenere in ordine l'auto
«Ah, serviva l'olio?», mi disse una persona dopo aver visto esplodere il motore della sua auto. Uomo o donna non importa, tutti sbagliano su come tenere in ordine l'auto. Anche se l'automobile non è un elettrodomestico, troppo spesso ci comportiamo come se lo fosse, trascurando anche la manutenzione più semplice e ricordandoci solo del carburante. Questo succede perché le auto nuove hanno intervalli di intervento molto lunghi, ma non vuol dire che non necessitino di piccole attenzioni, come il controllo periodico dei liquidi, degli pneumatici e dei tergicristalli, tanto per citare solo il minimo indispensabile in fatto di sicurezza. Perché un motore esploso, tanto per tornare al racconto, può facilmente voler dire uscire di strada, allo stesso modo delle gomme lisce o sgonfie. Non consigliamo a nessuno, infine, di trovarsi dentro un temporale con i tergicristalli che non funzionano. Vediamo, quindi, come tenere in ordine l'auto, in pochi minuti e con solo qualche piccolo gesto. Continua su GQ
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mercoledì 3 febbraio 2016
Ruota di scorta questa sconosciuta, ormai non la usa più nessuno
State guidando tranquillamente la vostra auto, magari in un raro momento privo (o quasi) di traffico, godendovi il paesaggio e ascoltando un po' di musica, quando all'improvviso qualche cosa interrompe l'idillio tra voi e il mezzo meccanico. Lo sterzo si fa pesante, il rumore di rotolamento aumenta e l'auto tira da una parte. Caspita! Come è successo al 60% degli automobilisti almeno una volta in quattro anni (dati Bridgestone), avete bucato e a meno che la vostra vettura non sia dotata di pneumatici “runflat” - in grado cioè di percorrere un certo numero di chilometri anche se bucati (ecco come funzionano i Driveguard di Bridgestone) – dovete accostare e fare qualcosa. Già, ma che cosa? Perché insieme al comando dell'aria, ai paraspruzzi e alla gommina per la messa a terra contro i fulmini, la ruota di scorta è un'altra di quelle cose che sono quasi scomparse dalle automobili, entrando di diritto a far pare della storia delle quattro ruote.
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lunedì 28 dicembre 2015
Preparare l'auto per l'inverno, 10 cose da fare
L'inverno è appena cominciato, anche se in quasi tutta Italia le temperature dicono il contrario, il calendario non mente e proprio perché negli ultimi anni il meteo ci ha abituato a cambiamenti repentini è bene che le nostre auto siano in ordine per affrontare i rigori della stagione più fredda, sebbene questa non sia ancora incominciata davvero. Il freddo, infatti, oltre a portare neve e ghiaccio, interessando quella parte dell'automobile che si occupa dell'attrito, cioè gli pneumatici, è nemico anche dei liquidi, delle guarnizioni, del vetro, del gas, del gasolio e di alcune parti in plastica. Riguardo alle gomme termiche, o pneumatici invernali che dir si voglia, alle catene da neve, alle calze e a tutto quello che c'è da sapere sull'aderenza, vi rimandiamo al nostro speciale. Oggi ci concentriamo sulle dieci cose da fare per preparare l'auto ad affrontare l'inverno.
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lunedì 17 ottobre 2011
Pneumatici invernali, si o no?
L'autunno si fa sentire, le temperature sono in calo e in molte zone d' Italia iniziano a scendere verso lo zero. Freddo, pioggia, ghiaccio e brina ci aspettano insidiosi sulle strade. Per chi già dispone di un treno di pneumatici invernali è questo il momento di fare il cambio. Per chi non li ha è questo il momento di fare una scelta. Innanzitutto, che cosa sono i penumatici invernali, altrimenti detti gomme termiche? Non vanno confusi con i pneumatici da neve che sono tutta un'altra cosa. Gli invernali si differenziano dai "quattro stagioni" sostanzialmente per la mescola, ovvero il tipo di gomma con cui sono realizzati. Sono pneumatici studiati per dare il meglio a contatto con le basse temperature; si scaldano facilmente riuscendo a fare presa sull'asfalto freddo e anche sulla neve, infatti secondo il codice della strada sono equivalenti alle catene.
Vale la pena affrontare la spesa e montarli? Dipende da una serie di fattori, in primo luogo, ovviamente, la zona dove si vive e il tipo di strade che si percorrono. Bisogna poi muoversi per tempo, prenotando i modelli più convenienti; chi si sveglia all'ultimo minuto deve accontentarsi delle ultime disponibilità, che coincidono sempre con i prodotti più cari. È necessario scegliere se utilizzare sempre gli stessi cerchioni oppure se procurarsi un secondo set di cerchi. E da ultimo è bene considerare che, montando le invernali, si risparmiano le quattro stagioni, che ritorneranno buone da marzo in poi.
Che li montiate o no la cosa più importante è non risparmiare troppo, diffidate dai prezzi troppo bassi e dai marchi di dubbia provenienza. Ricordate che anche l'auto migliore diventa insicura con gomme scadenti. BRUUUM!
Vale la pena affrontare la spesa e montarli? Dipende da una serie di fattori, in primo luogo, ovviamente, la zona dove si vive e il tipo di strade che si percorrono. Bisogna poi muoversi per tempo, prenotando i modelli più convenienti; chi si sveglia all'ultimo minuto deve accontentarsi delle ultime disponibilità, che coincidono sempre con i prodotti più cari. È necessario scegliere se utilizzare sempre gli stessi cerchioni oppure se procurarsi un secondo set di cerchi. E da ultimo è bene considerare che, montando le invernali, si risparmiano le quattro stagioni, che ritorneranno buone da marzo in poi.
Che li montiate o no la cosa più importante è non risparmiare troppo, diffidate dai prezzi troppo bassi e dai marchi di dubbia provenienza. Ricordate che anche l'auto migliore diventa insicura con gomme scadenti. BRUUUM!
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