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lunedì 12 luglio 2021
Lotus Emira, la nuova berlinetta di Hethel è fedele alla vecchia scuola
Si chiama Emira la nuova Lotus che mantiene viva la tradizione dei nomi che iniziano per "E". A proposito di tradizioni, questa sarà l'ultima Lotus della vecchia scuola, ovvero con motorizzazioni termiche tradizionali non elettrificate. Le prossime sportive che usciranno dai cancelli di Hethel, infatti, sposeranno le ultime tendenze in fatto di powertrain. La Emira, in ogni caso, arriverà nelle concessionarie durante la prossima primavera e sarà il primo modello inedito che si sia visto in uno showroom Lotus negli ultimi dodici anni. Prenderà il posto di ben tre auto - Elise, Exige ed Evora - mandandole di fatto tutte in pensione. Di loro non rimarrà più nulla, nemmeno l'ossessiva ricerca della leggerezza, visto che la Emira peserà non meno di 14 quintali. Ma intanto, si tratta di un progetto completamente nuovo e non era scontato considerata la travagliata storia recente della Casa britannica, che ha trovato pace solo nel 2017 con l'ingresso nel Gruppo Geely. Continua su La Stampa
venerdì 2 aprile 2021
Lotus Elise ed Exige, le Final Edition prima della pensione per chiudere in bellezza
Le Lotus Elise ed Exige sono pronte alla pensione. Dopo aver annunciato i piani per il futuro, la Casa britannica da sempre specializzata in sportive leggere ed essenziali, ha presentato le serie finali delle due berlinette. Le nuove Lotus Elise ed Exige Final Edition sono una vera e propria gamma di cinque modelli - più potenti e con specifiche tecniche di alto livello - che celebrano la carriera di due auto che sono rimaste sul mercato rispettivamente per 25 e 21 anni. Le colorazioni di queste Final Edition sono nuove ed esclusive, così come i badge personalizzati e i cerchi in lega. Anche i nomi sono inediti: Elise Sport 240, Elise Cup 250, Exige Sport 390, Exige Sport 420 ed Exige Cup 430. Le Elise Final Edition hanno un nuovissimo cruscotto digitale TFT con la scelta di due schermi, uno con un set convenzionale di quadranti e l'altro con uno stile racing e indicatori digitali. Anche il volante è inedito, rivestito in pelle e Alcantara, ha una base piatta per creare un maggiore spazio per le gambe del pilota. Nella Sport 240 il 1.8 sovralimentato arriva fino a 240 CV e 244 Nm, che bastano per spingerla da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi; l'allestimento comprende i cerchi in lega leggera forgiati a 10 razze che calzano pneumatici 195/50 R16 anteriori e 225/45 R17 posteriori. La massa a vuoto è di 922 kg. La Elise Cup 250 aggiunge una cura aerodinamica specifica, composta da splitter anteriore, alettone posteriore, diffusore posteriore e brancardi, che genera 66 kg di deportanza a 160 km/h. Inoltre ha di serie gli ammortizzatori sportivi Bilstein, le barre antirollio regolabili, la batteria agli ioni di litio e il lunotto in policarbonato. La massa a vuoto si ferma a 931 kg. Continua su GQ
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sabato 1 giugno 2019
Anche la Lotus diventa “green” e annuncia la sua prima supercar elettrica
Per gli appassionati di auto sportive, la notizia è di quelle che lasciano interdetti. Lotus, il marchio in assoluto più famoso per la sua filosofia costruttiva votata alla leggerezza delle auto, ha annunciato l’arrivo di una supercar elettrica. Anche se la data di presentazione del modello di serie è ignota, così come i dettagli tecnici, c’è qualcosa che stride concettualmente, visto che le batterie al litio necessarie per qualsiasi auto elettrica sono l’antitesi della leggerezza. Anche su una monoposto di Formula E, che attualmente rappresenta la massima espressione sportiva delle emissioni zero, le batterie contano per poco meno della metà della massa complessiva dell’auto (384 kg su 900 kg con pilota a bordo). Questa nuova Lotus, dunque, non potrà certamente essere “magra” come le precedenti, ma probabilmente ai proprietari cinesi di Geely non interessa più di tanto. Continua su La Stampa
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mercoledì 17 febbraio 2016
Lotus Elise Cup 250, va a caccia di 4C
A volte i numeri contano e definiscono il valore complessivo di un oggetto. E' il caso della Lotus Elise Cup 250, che con i suoi 3,9 secondi nello scatto da 0 a 100 km/h si auto-proclama come la Elise stradale più scattante di sempre. Disponibile a partire da aprile 2016 (non negli Stati Uniti dove ha problemi di omologazione) sia con la capote di tela che con quella rigida, la piccola sportiva britannica ha perso 21 kg (931 in totale) e guadagnato 26 CV, rispetto alla attuale Cup 220, arrivando alla soglia dei 246. Per metterla a dieta, i tecnici Lotus hanno limato tutto il possibile, ma 10 kg sono da ascrivere solo alla batteria agli ioni di litio. Poi ci sono i sedili in fibra di carbonio, che ne hanno fatti guadagnare altri 6 e dei cerchi in lega ultra-leggeri in alluminio forgiato, che hanno fatto risparmiare circa 1,5 kg per ruota.
continua su Omniauto
lunedì 23 gennaio 2012
Nuova Mazda Mx-5: simplify, then add lightness
Mi perdonerete la citazione di Sir Colin Chapman, ma in questo caso credo che calzi a pennello. Il leggendario fondatore della Lotus era un fautore della leggerezza a tutti i costi. Del resto come dargli torto, basta rammentare un paio di nozioni di fisica per comprendere subito che meno massa c'è da spostare e più si potrà farlo con facilità. Un' auto leggera frena meglio, accelera più in fretta e ha meno inerzia, quindi un handling migliore. Quelli della Lotus ce l'hanno nel DNA, ma non sono gli unici a saperlo. Lo sanno anche a Hiroshima, dove nel 1989 fu creata la prima serie della Mazda MX-5, ovvero la spider più venduta di tutti i tempi. Una piccola automobile che resuscitò un settore che pareva avviato alla scomparsa. La prima Miata (così si chiamava in America) era dotata da un 1.6 litri con 120CV, che doveva muovere solo 950kg; la trazione era posteriore e l'auto era molto divertente da guidare. Oggi è in vendita la terza generazione della MX-5, che, però, negli anni ha un po' perso lo spirito originario, ingrassando per diventare più confortevole. Alla Mazda hanno quindi deciso di ritornare alle origini. La prossima generazione, attesa nel 2014, dopo che verrà presentata nel corso del prossimo anno, resterà sotto i 900 chili, ponendosi in concorrenza diretta proprio con la Lotus Elise. A dir la verità di potenziale concorrente ce ne sarebbe anche un'altra, con il Biscione sul cofano, ma non la nomino per motivi scaramantici...
Questa nuova MX-5 si preannuncia, quindi, come un'auto bella da guidare, pur senza mandrie di cavalli da gestire e con dei costi di gestione ragionevoli. Tutto sommato ritengo che, tolte le supercar che pochi si possono permettere, sarà questa la tendenza delle sportive del futuro. La corsa alla mera potenza finirà, per ragioni di consumi, eco-sostenibilità e costi; inizierà quella alla leggerezza e alla guida affilata. BRUUUM!!!
Questa nuova MX-5 si preannuncia, quindi, come un'auto bella da guidare, pur senza mandrie di cavalli da gestire e con dei costi di gestione ragionevoli. Tutto sommato ritengo che, tolte le supercar che pochi si possono permettere, sarà questa la tendenza delle sportive del futuro. La corsa alla mera potenza finirà, per ragioni di consumi, eco-sostenibilità e costi; inizierà quella alla leggerezza e alla guida affilata. BRUUUM!!!
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