E' già passato un anno dalla morte di Sergio Marchionne e il mondo dell'auto sembra averlo dimenticato piuttosto in fretta. Del resto “business is business” e in un settore così complesso e frenetico non c'è tempo per i ricordi. Di quello che è successo negli ultimi 12 mesi, passati senza il manager italo-canadese, vi abbiamo già raccontato e del futuro di FCA parleremo in altre sedi. Qui ci basterà dire che abbiamo la sensazione di essere di fronte a un gruppo ancora in stand-by, a una multinazionale che non ha ancora bene deciso che strada deve prendere e che si trova in una specie di stallo. Chissà che cosa avrebbe detto Marchionne della Alfa Romeo Tonale o della Fiat Centoventi e chissà quale battuta avrebbe tirato fuori annunciando la nuova 500 elettrica. Lui che solo qualche anno fa aveva pubblicamente chiesto di non comprare la vecchia 500 a zero emissioni ai californiani, perché per ognuna che ne vendeva perdeva 14.000 dollari. Continua su Motor1
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venerdì 6 settembre 2019
mercoledì 19 settembre 2018
L’automobile di Gio Ponti prende vita: realizzato il primo modello della Linea Diamante del 1953
Quella tra architetti e automobili è una storia d’amore il cui inizio si perde nel secolo scorso, già ai primi del Novecento. Era il 1909 e già Frank Lloyd Wright, uno dei padri del Movimento Moderno, rombava su un bolide in grado di raggiungere le 60 miglia orarie, soprannominato “The Yellow Devil”, cioè il diavolo giallo. Ma Lloyd Wright non si limitò a possedere molte vetture di prestigio e a farle modificare secondo il suo gusto. Egli trovò ispirazione nell’automobile anche per la progettazione di alcuni edifici, come la sua ultima opera completata nel 1937, ovvero il Museo Guggenheim con il suo tema delle rampe a spirale. Più o meno nello stesso periodo, dall’altro lato dell’Oceano Atlantico un altro grande architetto si stava cimentando con l’automobile: lo svizzero, Charles-Edouard Jeanneret, meglio noto come Le Corbusier. Nel 1936 firmò un progetto di vettura “minimalista, a funzione massimizzata”, insieme al cugino Pierre Jeanneret per partecipare a una competizione sponsorizzata dalla Société des Ingénieurs de l’Automobile francese (Sia) il cui scopo era progettare un’auto semplice ed economica per le masse, da vendere a non più di 8000 franchi. Continua su La Stampa
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giovedì 9 agosto 2018
Il Marchionne-pensiero, le frasi più celebri da ad di FCA e Ferrari
“La Fiat è tecnicamente fallita. Non stupirti. Noi perdiamo due milioni al giorno, non so se mi spiego. Se fallimento significa non avere i soldi in casa per pagare i debiti, bene, allora noi ci siamo” con questa frase Sergio Marchionne si rivolse a Gianluigi Gabetti, uno degli storici consiglieri della famiglia Agnelli, pochi giorni dopo essere diventato amministratore delegato del Gruppo Fiat. Era il 2004 e la sua avventura nel gruppo torinese era appena iniziata, sotto la presidenza di Luca Cordero di Montezemolo e nello scetticismo generale. Da quel momento in poi, nei quattordici anni a capo di quella che poi sarebbe diventata FCA, Marchionne si è imposto non solo come abilissimo manager ma anche come grande comunicatore, con uno stile spiazzante e di rottura che non è variato nemmeno quando ha preso la guida della Ferrari. Il primo impatto con la Fiat e con uno stabilimento storico come quello di Mirafiori hanno lasciato un ricordo indelebile nelle memoria di Marchionne. Continua su Motor1
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giovedì 26 luglio 2018
Azzeramento debito FCA, l'ultima "magia" di Sergio Marchionne
Nel giorno in cui Sergio Marchionne si è spento, FCA ha ufficializzato il risultato operativo a cui egli forse teneva più di tutti gli altri e che è stato un chiodo fisso durante i suoi quattordici anni di direzione: l'indebitamento industriale netto. E' una voce importantissima nel bilancio di una multinazionale come FCA e, con il risultati finanziari del primo semestre pubblicati oggi, è stata per la prima volta azzerata. Non solo, si è trasformata in un altra voce, che si chiama liquidità netta industriale e che ora raggiunge i 468 milioni di euro. Un situazione che nell'ex-Gruppo Fiat non si verificava da decenni e che giustamente Marchionne aveva anticipato e celebrato lo scorso 1 giugno a Balocco indossando una cravatta - cosa per lui assolutamente inusuale - proprio a sottolineare una specie di scommessa vinta. Oggi, durante la tradizionale Conference Call di metà anno, il nuovo ad di FCA Mike Manley ha confermato il risultato e lo ha definito come una pietra miliare per il Gruppo.
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mercoledì 25 luglio 2018
Le 10 auto più importanti dell’era Marchionne
Sergio Marchionne, morto a 66 anni il 25 luglio, avrebbe dovuto lasciare la guida di FCA all’inizio del 2019 ma il peggioramento delle sue condizioni di salute ha anticipato l’addio all’azienda dove ha “governato” per oltre 14 anni. Dal primo giugno 2004 a oggi sono usciti moltissimi modelli sotto la sua direzione, ma qui abbiamo riunito i 10 più significativi. Continua su GQ
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venerdì 4 marzo 2016
Ginevra: FCA torna a sfornare auto, senza Lancia
Nell'angolo del padiglione 5 del Salone di Ginevra 2016 c'è un'assenza importante, quella del marchio Lancia che FCA ha deciso di non portare in Svizzera, ma nessuno ne ha sentito la mancanza. Il motivo è che intorno allo spazio lasciato dal marchio torinese ci sono così tante novità del Gruppo italo-americano che si fa fatica a trovare paragoni nelle edizioni degli ultimi anni. La prima è probabilmente quella che scalda di più il cuore agli appassionati e vista dal vero fa un effetto molto più bello che in foto. Sto parlando della Abarth 124 Spider, un'auto che solo pochi anni fa sarebbe stata impossibile da immaginare con i colori del marchio dello Scorpione e che è stata resa possibile da una proficua collaborazione con i giapponesi di Mazda. Quando poi nella scheda tecnica si scoprono il differenziale autobloccante meccanico e i controlli elettronici totalmente disinseribili, il sorriso si impossessa del volto.
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lunedì 18 gennaio 2016
Ferrari, il tetto alla produzione potrebbe salire a 9.000 auto
“Produrremo sempre un'auto in meno di quanto ci richiede il mercato e finché seguiremo questa regola le cose andranno bene” così diceva Enzo Ferrari già alla fine degli anni Quaranta, quando aveva appena fondato la sua fabbrica di automobili a Maranello. Il Drake non aveva certo frequentato qualche corso di marketing ma il suo fiuto di grande uomo di industria gli faceva avere già ben chiaro il concetto di esclusività. Se una cosa è alla portata di tutti, del resto, è molto facile che il desiderio di averla cali. Così la Ferrari ha sempre prodotto poche migliaia di auto all'anno e il limite attuale è fissato a 7.000 unità annue – per quanto teoriche, visto che nel 2014 sono stata 7.200 e nel 2015 7.700 - un livello che Sergio Marchionne sta considerando di aumentare.
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lunedì 7 dicembre 2015
Star Wars, FCA lancia una campagna di spot in tutto il mondo
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lunedì 30 novembre 2015
Sicurezza informatica, FCA assume hacker per proteggere le proprie auto
Questa estate due ingegneri informatici avevano avuto il loro quarto d’ora di celebrità riuscendo a bucare le difese informatiche di una Jeep Cherokee, di cui uno dei due aveva preso il controllo dal divano di casa, estromettendo il guidatore. L’azione aveva uno scopo esclusivamente dimostrativo, ma ha avuto grandissima risonanza e il gruppo FCA aveva prontamente avviato un richiamo per modificare il software di 1,4 milioni di veicoli vulnerabili. Sebbene i dirigenti del gruppo italo-americano avessero, nella circostanza, minimizzato l’entità del problema, la verità deve essere un po’ diversa, visto che in questi giorni sono state aperte delle posizioni per assumere hacker ed esperti di sicurezza informatica. La notizia è stata confermata ad Automotive News da un portavoce di FCA e i profili richiesti sono di alto livello: persone in grado di trovare le falle nei software attuali e di proporre soluzioni. Di tutti questi posti di lavoro disponibili, il più importante è sicuramente quello di analista esperto da inserire nel “Cybersecuirty Incident Response Team”, ovvero la squadra che opera a metà strada tra l’ingegneria informatica e la consulenza legale.
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martedì 13 ottobre 2015
Crash test Fiat 500X, in Europa 4 stelle su 5, in America promossa a pieni voti
FCA ha imparato la lezione dei crash test americani, in particolare del severissimo Small overlap dell’Insurance Institute for Highway Safety’s (IIHS), in cui la Fiat 500 berlina non aveva fatto una bella figura. A dire il vero, nemmeno le altre dieci citycar testate avevano brillato e solo una era stata giudicata accettabile. Il motivo è semplice, lo Small overlap (nel video sotto) prevede l’impatto con il 25% del frontale a 64 km/h, ma su una barriera rigida, che è molto diverso dal crash su una barriera deformabile (a simulare il muso di un’altra auto) e con il 40% della parte anteriore dell’auto. Questo test è stato attivato a metà 2012, quindi quasi nessuna auto tra quelle immediatamente testate era stata progettata per superarlo bene, e quindi ha fatto molte vittime illustri. Una volta prese le misure, però, tutti hanno iniziato ad adeguarsi, FCA compresa, con la Fiat 500X che ha appena ottenuto il massimo dei voti, ottenendo il giudizio massimo in tutte le cinque categorie.
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venerdì 9 ottobre 2015
Crash test Fiat 500X, in Europa 4 stelle su 5, in America promossa a pieni voti
FCA ha imparato la lezione dei crash test americani, in particolare del severissimo Small overlap dell’Insurance Institute for Highway Safety’s (IIHS), in cui la Fiat 500 berlina non aveva fatto una bella figura. A dire il vero, nemmeno le altre dieci citycar testate avevano brillato e solo una era stata giudicata accettabile. Il motivo è semplice, lo Small overlap (nel video sotto) prevede l’impatto con il 25% del frontale a 64 km/h, ma su una barriera rigida, che è molto diverso dal crash su una barriera deformabile (a simulare il muso di un’altra auto) e con il 40% della parte anteriore dell’auto. Questo test è stato attivato a metà 2012, quindi quasi nessuna auto tra quelle immediatamente testate era stata progettata per superarlo bene, e quindi ha fatto molte vittime illustri. Una volta prese le misure, però, tutti hanno iniziato ad adeguarsi, FCA compresa, con la Fiat 500X che ha appena ottenuto il massimo dei voti, ottenendo il giudizio massimo in tutte le cinque categorie.
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mercoledì 2 settembre 2015
Incidente a Balocco, muore un collaudatore FCA
La notizia è di quelle che non si vorrebbero mai dare, perché perdere la vita mentre si lavora è un fatto che leva il fiato. È successo a Giuseppe Russo, un collaudatore del Gruppo FCA, che mercoledì 26 agosto si è scontrato con un collega all’interno del Balocco Proving Ground, mentre entrambi erano alla guida di un veicolo. Un luogo che tutti i giornalisti dell’auto conoscono bene, visto che la maggior parte della presentazioni FCA si svolgono lì. A Balocco le procedure di sicurezza sono sempre altissime e pare quasi impossibile che possa essere avvenuto un incidente mortale tra due auto. La dinamica è del tutto ignota, ma si sa che Russo, torinese di 45 anni, era solitamente assegnato alla Maserati.
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giovedì 6 agosto 2015
Abarth Punto, rieccola per il mercato indiano
La Abarth Punto è pronta a tornare sul mercato, peccato che sia quello indiano e che invece da noi non ve ne sia notizia. Si tratta di una nuova variante della versione pensata specificatamente per l'India, che si riconosce subito dall'assetto rialzato (ed è stato anche abbassato di 20 mm rispetto alle altre Punto), assolutamente necessario per passare indenni sulle strade sconnesse e accidentate che caratterizzano il Paese orientale. Ma, una volta fatto l'occhio all'assetto non propriamente sportivo, si possono apprezzare le classiche grafiche Abarth e il bel disegno dei cerchi in lega da 16 pollici, mentre il frontale è quello di tutte le Punto indiane. Le buone notizie proseguono sotto il cofano, dove si trova il 1.4 T-Jet in una inedita declinazione da 145 CV, una potenza che porta la Abarth Punto al top del suo segmento, in cui le concorrenti mancano almeno di 40 CV.
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martedì 4 agosto 2015
Maserati punta sul SUV Levante per risollevare le vendite
La Maserati sta riprendendo fiato dopo uno scatto lunghissimo iniziato nel 2013, quando arrivarono sul mercato contemporaneamente sia la Ghibli che la Quattroporte. Dopo il record segnato nel 2014, con 36.448 auto vendute globalmente, la prima metà del 2015 presenta una situazione di leggera flessione, dovuta principalmente alla crisi del mercato cinese, che in FCA non credono essere passeggera. Questo trend durerà fino alla fine dell’anno, quando arriverà l’attesissimo SUV Levante a dare nuovo respiro alle vendite. Le tempistiche del suo debutto sono state confermate da Sergio Marchionne. "Dobbiamo avere pazienza fino all’arrivo del SUV", ha detto l’ad di FCA durante la relazione di chiusura del secondo trimestre 2015, periodo in cui le immatricolazioni globali sono calate del 13% a 8.281 unità.
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lunedì 3 agosto 2015
Alfa Romeo, il SUV andrà in produzione a metà 2016
La rinascita dell’Alfa Romeo procede secondo programma ed è lo stesso Sergio Marchionne a confermarlo durante la relazione del secondo quadrimestre agli investitori. Mentre le versioni “normali” della Giulia stanno per essere presentate, lo sviluppo del SUV procede a grandi falcate, con il lancio commerciale previsto nel corso del 2016. La piattaforma è la Giorgio, cioè la stessa della nuova berlina che permette sia la trazione posteriore che quella integrale; l’inizio della produzione in serie è previsto per la metà del prossimo anno, entro il primo semestre se le cose andranno bene, appena dopo l’inizio del secondo se ci sarà qualche ritardo. “Tutto il lavoro di preparazione è stato fatto – ha dichiarato l’ad di FCA – i piani stanno andando avanti come esattamente come previsto”.
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venerdì 31 luglio 2015
Alfa Romeo, il ritorno in America è sulle spalle (da culturista) di Reid Bigland
Il ritorno dell’Alfa Romeo negli Stati Uniti, dopo venti anni di assenza, è forse una delle operazioni più ardite di tutta la storia dell’automobile. Gli obiettivi sono importanti, le aspettative alte e i prodotti (per ora) pochi. La 4C, sia berlinetta che Spider, è in vendita da poco più di un anno ma è un antipasto tanto gustoso quanto raro e i dealer hanno dovuto bloccare le prenotazioni perché non riescono a far fronte a tutte le richieste. La Giulia è stata presentata da un mese, ma solo nell’estrema versione Quadrifoglio e quella “normale” non arriverà prima della primavera 2016. Così, nell’attesa di avere qualcosa da vendere bisogna reggere la pressione degli appassionati, dei media e pure degli analisti, visto che il rilancio dell’Alfa – secondo i piani, otto nuove auto, 400.000 pezzi da vendere ogni anno, di cui 150.000 in Usa – costa qualcosa come 6 miliardi di dollari. Reid Bigland, 48enne canadese ex-giocatore di hockey su ghiaccio e appassionato di body building, sembra avere il physique du role per farlo.
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lunedì 27 luglio 2015
Hacker, quant’è facile violare le auto “connesse”. In Usa proposta legge ad hoc
Una volta si usava il fil di ferro o lo spadino, oggi per aprire le porte di un’auto – sempre che abbia un sistema di infotainment connesso con l’esterno – è sufficiente uno smartphone con l’app giusta e un adeguato bagaglio di conoscenze informatiche. Benvenuti nell’era delle “connected car”, dove anche ladri e furfanti di ogni genere si possono connettere per i loro scopi. Certo, ancora nessuno ha denunciato un crimine di questo genere, ma probabilmente è solo questione di tempo, perché la possibilità c’è ed è concreta. Lo hanno dimostrato Charlie Miller e Chris Valasek, due ingegneri informatici americani specializzati in sicurezza: uno lavora a Twitter e l’altro in una società di consulenza. Dopo un paio d’anni di ricerche – di cui hanno sempre informato le Case automobilistiche – si sono fatti riprendere dal giornalista di Wired Andy Greenberg e hanno mostrato come si possa prendere il controllo di una Jeep Cherokee (l’auto di Miller) con un laptop dal divano di casa. Greenberg fa da cavia guidando verso un centro di collaudo e il climatizzatore inizia a sparare aria fredda. Poi è la volta dello stereo impazzito, degli indicatori di direzione spiritati e del clacson urlatore. Lui prova a intervenire manualmente ma non succede nulla.
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venerdì 24 luglio 2015
Fiat 500, ecco come potrebbe essere la 5 porte
Se ne parla da anni ed è una di quelle suggestioni che fa galoppare l’immaginazione. È la Fiat 500 a cinque porte, cioè la variante di carrozzeria più tradizionale e spaziosa della piccola 500, che fin dalla sua rinascita del 2007 e anche all’arrivo della Nuova 500 poco tempo fa, è stata sempre a tre porte. Proprio alla presentazione ufficiale di quest’ultima, sono arrivate alcune dichiarazioni, anche di Sergio Marchionne in persona, che fanno sperare molto bene sul destino della 500 a cinque porte: “In futuro confermo che ci sarebbe spazio per una possibile versione a 5 porte – ha detto Marchionne - ci pensiamo notte e giorno, ma dobbiamo fare due conti perché sarebbe un modello che ci farebbe entrare in un settore diverso”.
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giovedì 16 luglio 2015
Marchionne abbraccia capo sindacato americano. Inizia trattativa sul contratto
Se pensate che UAW sia un suono onomatopeico da fumetto per indicare uno sbadiglio, dovreste invece sapere che a molte persone sta invece togliendo il sonno. United Auto Workers è il significato di questa sigla, più semplicemente il sindacato americano e canadese dei lavoratori automotive, che ha 390.000 membri attivi e 600.000 in pensione. In questi giorni il presidente dello UAW Dennis Williams sta facendo il giro degli amministratori delegati di Ford, FCA e GM per discutere i termini del nuovo accordo collettivo, visto che quello attualmente in essere, stipulato quattro anni fa, scadrà il 14 di settembre. I nodi da sciogliere sono tanti, partendo dalla paga oraria, passando per i diversi livelli di contratto e per le assicurazioni sulla non-delocalizzazione, finendo con le appendici accessorie come l’assicurazione sanitaria e i bonus legati ai profitti. In tutto questo bisogna considerare che il sindacato americano è molto più forte rispetto ai nostri, così come il suo potere contrattuale.
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venerdì 10 luglio 2015
Alfa Romeo Giulia, come sarà la versione "normale"
Via gli spoiler, attivi e non, le minigonne, i codolini e i cerchi "mostruosi"; ridotte le prese d'aria (mantenute quelle laterali) e le misure degli pneumatici; ecco la nuova Alfa Romeo Giulia, nella versione pensata per i comuni mortali, quella che non si fregia della denominazione Quadrifoglio e non supera i 500 CV. Ci vorrà ancora un po' per vederla dal vero, forse al prossimo Salone di Detroit o magari a quello di Ginevra, ma non certo a Francoforte. Lì conosceremo solo le caratteristiche tecniche complete della prossima rivale della BMW M3 e della Mercedes C 63 AMG e potremo osservare bene gli interni. La Giulia "liscia" si farà attendere ancora un po' e così abbiamo provato ad immaginarla, arrivando al risultato che vedete in questo rendering esclusivo, presentato in una colorazione standard per il segmento D, cioè quel grigio-argento che rende tutto più elegante, ma anche più banale. Non è però il caso della Alfa Giulia che così ci guadagna, perdendo un po' di quell'aggressività quasi eccessiva della Quadrifoglio, ma non scade assolutamente nella banalità.
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