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giovedì 20 gennaio 2022

Citroën e l'elettrificazione: il successo della ë-C4 e della Ami


Citroën tira le somme sul suo processo di elettrificazione iniziato nel 2019, che la ha portata a offrire una scelta ampia e diversificata di veicoli a basse emissioni, pensati per le esigenze di diversi utenti, dai quattordicenni, alle famiglie, fino ai professionisti del trasporto. Soluzioni che vanno dal 100% elettrico all'ibrido plug-in e che il mercato dimostra di apprezzare. Di tutte le 4.300 C4 vendute nel 2021, per esempio, un quinto sono ë-C4, dunque elettriche. Del quadriciclo elettrico Ami, invece, sono già stati raccolti 4.000 ordini e non solo tra i teenager. "Entro il 2025 venderemo il 30% di auto elettrificate, salendo fino al 70% nel 2030" ha spiegato Marco Antonini, marketing manager di Citroën per il mercato italiano. "Abbiamo dato priorità alla ë-C4, ma ovviamente il processo di transizione energetica proseguirà velocemente" ha aggiunto Alessandro Musumeci, Brand manager di Citroën Italia. Continua su La Stampa

giovedì 26 agosto 2021

Citroen 2CV, questo esemplare unico potrebbe essere battuto per 70.000 euro


Una Citroen 2CV da 70.000 euro sembra uno scherzo, ma è invece è proprio questa la quotazione che potrebbe essere raggiunta da un'esemplare molto particolare che verrà messo all'asta il prossimo 30 agosto a Parigi dagli specialisti di Aguttes. Si tratta di una Citroen 2CV Charleston del 1990 dipinta in rosso Delage e la sua caratteristica principale è che non è stata mai immatricolata e che ovviamente non ha mai circolato. Praticamente è come se il tempo si fosse fermato per questa piccola auto francese, che addirittura non ha nella carrozzeria nemmeno i buchi per inserire la targa. Le condizioni sono le stesse in cui è uscita dalla fabbrica, compresi i 9 chilometri che segna sullo strumento di bordo, evidentemente necessari per il collaudo finale. Perfino le gomme non sono mai state gonfiate, ne i liquidi sostituiti. La Casa d'aste assicura che l'interno odora ancora di nuovo. Questa 2CV, praticamente, è rimasta per tutti questi anni nei saloni della concessionaria che non l'ha mai venduta. Se la quotazione prevista per questo esemplare vi sembra ancora alta, sappiate che poco tempo fa un esemplare non così perfetto e con “ben” 39 km percorsi è stato venduto per 47.560 euro. Il 1990, peraltro, è stato l'ultimo anno di produzione della 2CV, la cui storia era iniziata nel Dopoguerra. Dal 1948 al 1990, quando le linee produttive dello stabilimento di Mangualde in Spagna si fermarono, il totale delle 2CV costruite aveva raggiunto i 5.114.961 di pezzi. Continua su GQ

martedì 13 aprile 2021

Citroen C5 X, la nuova ammiraglia francese diventa crossover


Sebbene il segmento D, quello delle berline e delle station wagon lunghe tra i 4,6 e i 4,8 metri, sia in crisi in tutta Europa - nel 2020 sono state immatricolate 790.000 auto, di cui il 60% appartenenti ai marchi premium - Citroen prova a dire la sua con la nuova C5 X, che adotta una formula più originale. Se la prima parte della denominazione riprende quella della generazione precedente, uscita dal mercato quattro anni fa, la "X" finale è quella che cambia tutto, lasciando intendere le nuove caratteristiche dell'auto. Le forme sono quelle di un crossover, un po' berlina due volumi, un po' station wagon, con un ampio portellone posteriore. La lunghezza è di 4,8 metri, la larghezza di 1,86 e l'altezza di 1,48. Misure che insieme al passo di 2,79 metri lasciano presagire una grande abitabilità interna, mentre il vano bagagli ha una capacità di 545 litri. Lo stile della C5 X riprende alcuni stilemi già visti sulla nuova C4, anche se qui il design è lievemente meno sperimentale e va alla ricerca di una maggiore eleganza. Continua su La Stampa

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giovedì 26 novembre 2020

La Citroen Ami elettrica che si guida a 14 anni


La Citroen Ami è una nuova interprete della mobilità urbana, un veicolo piccolo ed economico che può creare nuove possibilità di trasporto per diversi tipi di utenti, anche minorenni. Questo perché non è un'automobile, bensì un quadriciclo leggero e dunque equiparato ai ciclomotori. È elettrica al 100% e al contrario di molte microcar diffuse nelle metropoli italiane, non costa un occhio della testa e non può essere manomessa aumentando a livelli insopportabili il rumore del motore Diesel. No, qui il propulsore è solo elettrico e gli 8 CV che sviluppa sono più che sufficienti per raggiungere la velocità massima, che per legge è limitata a 45 km/h. La Citroen Ami si può guidare già a 14 anni con la stessa patente AM del motorino, ma per essere in due chi è al volante ne deve avere almeno 16. Continua su GQ

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venerdì 16 ottobre 2020

Citroen C3 e C5 Aircross, la qualità della vita è tutto


Le Citroen C3 e C5 Aircross sono due facce della stessa medaglia. Nonostante appartengano a segmenti diversi, nonostante abbiano dimensioni e prezzi non paragonabili, guidandole è immediato riscontrare la stessa filosofia che è alla base del progetto, ovvero l'attenzione al comfort. La C3 che abbiamo guidato sulle rive del lago di Como è il restyling della terza generazione della piccola francese, arrivata sul mercato nel 2016, mentre la C5 Aicross è la variante ibrida plug-in del SUV medio uscito nel 2019. Quest'ultimo è uno dei frutti del matrimonio tra PSA e Opel: la piattaforma su cui è basato è infatti la stessa della Peugeot 3008, della Opel Grandland X e della DS 7 Crossback con cui condivide anche motori e trasmissioni. Al contrario delle due cugine, tuttavia, la Citroen punta principalmente sul comfort e sulla versatilità, senza rinunciare a uno stile molto personale e dal family feeling piuttosto marcato. Le dimensioni sono quelle tipiche del segmento C-SUV, con 4,5 metri di lunghezza, 1,84 di larghezza e 1,67 di altezza. Dal punto di vista tecnico, invece, la peculiarità più importante sono le sospensioni, che utilizzano gli smorzatori idraulici brevettati dalla Casa francese. Tutte le sconnessioni vengono filtrate completamente e anche quando si incontrano le buche più profonde, l'auto le sorvola senza alcun problema. Il comfort a bordo ne guadagna e i sedili fanno la loro parte, con una comodità che ha davvero pochi rivali in questo segmento. E qui ritroviamo un concetto comune alle Citroen C3 e C5 Aircross, cioè l'Advanced Comfort. Continua su GQ

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domenica 16 agosto 2020

Citroën 2CV, 30 anni fa veniva prodotto l'ultimo esemplare

Poco più di trenta anni fa, venti giorno dopo la fine dei Mondiali di calcio in Italia, l'ultima Citroën 2CV usciva dalla catena di montaggio di Mangualde in Portogallo. Era esattamente il 27 luglio 1990 e quel giorno si scriveva la parola fine su una storia iniziata al Salone di Parigi nel 1948 e terminata dopo oltre 5,1 milioni di esemplari prodotti. Al suo debutto stupì subito per il design originale, la versatilità e l'economia estrema, senza contare le innovazioni tecnologiche dell'epoca, come la trazione anteriore e il motore a due cilindri raffreddato ad aria. Era stata progettata per un pubblico ampio, in un momento in cui l'automobile era ancora un oggetto di lusso. Il progetto nacque a metà degli anni Trenta, con il nome di "Toute Petite Voiture" ("macchina molto piccola") e i dettami ricevuti dall’Ingegner André Lefèbvre, all’epoca Capo Progettista Citroën, erano chiari. Continua su La Stampa

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domenica 1 marzo 2020

Citroën Ami, la microcar elettrica “simmetrica” si guida a 16 anni

Citroën ha recuperato un nome glorioso degli anni Sessanta e Settanta, per chiamare la sua nuova microcar elettrica. Si chiama Ami, come le Ami 6 e Ami 8 ricordate soprattutto per la loro originalità estetica. Va notato che il nome andrebbe pronunciato con l'accento sulla “i” finale, visto che è la parola francese per “amico” e non all'italiana, come se fosse la seconda persona singolare del verbo amare declinato al presente. Questioni fonetiche a parte, con la Ami Citroën entra in un segmento resto famoso qualche anno dai compatrioti della Renault con la Twizy. Ma se nel 2011 i tempi non erano ancora pronti per un mezzo del genere, quasi dieci anni dopo la situazione è leggermente cambiata e questa microcar si candida come attrice della micromobilità urbana, con una predisposizione innata ai servizi si sharing, partendo da quelli di Free2Move, controllata del gruppo PSA. Continua su La Stampa

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domenica 16 febbraio 2020

Con Citroen C3 resti fuori dal coro

La Citroen C3 è la dimostrazione fatta di metallo e ingranaggi di una delle teorie del mercato automobilistico più famose e abusate, ma sempre vere: in Europa il primo motivo di acquisto è sempre l'estetica. Così non c'è da stupirsi se dal 2016 a oggi la Citroen C3 abbia venduto 750.000 unità. Il suo stile è fresco, coerente e molto originale, tanto che la piccola francese non somiglia a nessun altro veicolo del suo segmento, oltre a contraddistinguersi per la personalità colorata e per il comfort unico. Continua su GQ

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sabato 28 dicembre 2019

Citroen Saxo VTS, il primo bacio alla francese

Prima di parlare delle qualità dinamiche della Citroen Saxo VTS, auto mitica per almeno un paio di generazioni di giovani e adolescenti, meglio guardarla da fuori, con un paio di considerazioni. Si, perché la piccola utilitaria – ai suoi tempi non era ancora in voga la parola citycar – francese è uno dei più fulgidi esempi di trasformismo. In altre parole, esemplifica alla perfezione, come dalla stessa carrozzeria posa originare un’automobile buona per la nonnina che fa la spesa e allo stesso tempo ottima per un appassionato dai bollenti spiriti. Continua su Autoappassionati

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mercoledì 27 novembre 2019

Citroën C4 Spacetourer e Grand Spacetourer, ecco il benzina da 130 CV

Anche se il mercato è diventato 2.0 - ma potrebbe anche diventare 3.0 o 4.0 e non cambierebbe nulla - la legge della domanda e dell'offerta rimane sempre cardinale. Per cui se gli automobilisti richiedono più vetture a benzina rispetto al passato, le Case si adeguano. Tra queste c'è Citroen che ha deciso di offrire il motore turbobenzina PureTech 130 S&S anche sulla gamma delle monovolume, ovvero la C4 e Grand C4 Spacetourer. Il mercato italiano, infatti, nei primi 8 mesi dell’anno, ha registrato una riduzione del 25% delle immatricolazioni di vetture con alimentazione Diesel, mentre quelle a benzina sono cresciute del 27%. Continua su Motor1

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lunedì 5 agosto 2019

Traction Avant, 2CV e CX. La storia Citroën attraverso tre modelli

L'abitacolo è stretto, non ci sono cinture di sicurezza, il parabrezza è così vicino che si potrebbe toccare con il naso. Il volante, poi, è gigantesco, pur avendo una corona molto sottile. Chiave di avviamento in "on", motore già caldo e un colpo di levetta per accenderlo. Qualche sbuffo, un rumore sinistro, una piccola incertezza e poi finalmente il 4 cilindri Citroën prende vita. La Traction Avant è pronta a partire. Il modello che stiamo guidando è una 11 BL del 1956, praticamente una delle ultime versioni prodotte di un'auto che ha debuttato sul mercato nel 1934. È una delle vetture storiche che Citroën ha radunato alle porte di Parigi per festeggiare il centenario. Un secolo fa, infatti, un certo André Citroën presentava la prima automobile che portava il suo nome. Il marchio omonimo era già stato fondato qualche mese prima, ma il 4 giugno del 1919 fu esattamente il giorno in cui molti parigini riempirono la salle d’exposition Alda, che si trovava agli Champs Élysées, per osservare la Type A. Continua su La Stampa

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mercoledì 24 luglio 2019

Citroen C3 Aircross Origins, un pizzico di esclusività


Il 2019 è l'anno in cui Citroen compie un secolo e tra le varie iniziative pensate per i festeggiamenti, la Casa francese ha anche preparato una serie speciale che è trasversale a tutta la gamma. Si chiama "Origins" e nasce con l'ispirazione alle caratteristiche fondati del "Double Chevron", ovvero originalità tecnica e stile. Ora questa versione celebrativa arriva anche sulla C3 Aircross, mettendo in risalto i pregi di una crossover compatta che fa dell'abitabilità e della modularità i suoi punti di forza, senza dimenticare il programma Citroen Advanced Comfort e la tecnologia che vuol dire dodici tecnologie di assistenza alla guida e quattro sistemi di connettività per facilitare la vita a bordo.
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giovedì 4 luglio 2019

Scarabée d’Or, è “come nuovo” l’autocingolato centenario che conquistò il Sahara

Ci vuole molta classe per dare a un autocingolato lo stesso nome di un film muto, peraltro uno dei migliori realizzati con la tecnica della pellicola colorata a mano. Ma non c'è da stupirsi visto che parliamo di una Casa francese e in particolare di Citroën, che ha fatto dell'originalità e dello charme una delle sue caratteristiche fondanti. Il mezzo in questione è un Citroën-Kégresse K1, meglio noto come “Scarabée d’Or”. La sua doppia denominazione è dovuta al tecnico francese Adolphe Kégresse, che nei primi anni del secolo inventò un cingolo che si poteva adattare ai semiassi delle automobili e allo schema di trasmissione in voga in quegli anni, che prevedeva il motore anteriore e la trazione posteriore. Una soluzione semplice ma efficace, che durò per oltre venti anni e che permetteva una mobilità allora impensabile sui terreni accidentati. Continua su La Stampa

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mercoledì 3 luglio 2019

Citroen, 100 anni da leonessa

Un secolo fa, un certo André Citroën presentava la prima automobile che portava il suo nome. L'omonima casa automobilistica era stata già fondata qualche mese prima, ma il 4 giugno del 1919 fu il giorno in cui molti parigini riempirono la salle d’exposition Alda, che si trovava agli Champs Élysées, per osservare la Type A, che oltre a essere stata pubblicizzata come la prima vera auto di serie francese - veniva venduta completa e non con il telaio e il motore separati dalla carrozzeria - aveva un prezzo molto competitivo per l'epoca, pari a 7.250 franchi. Da quel momento in poi il marchio francese si è guadagnato il suo posto d'onore nel grande libro della storia dell'auto, con modelli innovativi che hanno rivoluzionato la tecnica automobilistica. Vediamo insieme i cinque più significativi. Continua su GQ

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martedì 5 febbraio 2019

Promozioni auto febbraio 2019, le migliori offerte

Archiviato l'inizio dell'anno e il grande freddo di gennaio, il mercato dell'auto italiano si appresta ad affrontare il mese di febbraio. Il mese più breve di tutti dove la mancanza di almeno un paio di giorni lavorativi porta a contrarre i numeri delle vendite. E dunque le promozioni definite dalle Case automobilistiche diventano ancora più allettanti proprio per colmare questo gap. Ecco dunque la nostra selezione delle offerte sulle auto più interessanti del mese di febbraio. Continua su GQ

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sabato 3 novembre 2018

Citroen 2CV, le 5 serie speciali più importanti del mito

l progetto della 2CV era partito nel 1936 con il nome in codice di T.P.V. (Toute Petite Voiture) per dare una vettura semplice, affidabile ed economica a tutta una fascia di automobilisti che avevano esigenze diverse da quelle urbane: curati di campagna, medici condotti, veterinari e per… “trasportare una coppia di contadini, un barilotto di vino o cinquanta chili di patate ed un paniere di uova attraverso un campo arato senza romperne uno”, come recitava il capitolato sottoposto ai progettisti! Continua su GQ

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domenica 14 ottobre 2018

Citroën 2CV, l’utilitaria per la campagna compie 70 anni

Trasportare due contadini e 50 kg patate oppure una damigiana di vino a una velocità massima di 60 km/h consumando solo di 3 litri di benzina per percorre 100 km. Attraversare un campo arato senza rompere le uova raccolte in un paniere. Essere facile da guidare anche per i principianti. Sono questi i dettami del direttore generale della Citroen Pierre-Jules Boulanger per lo sviluppo del progetto T.P.V., che sta per Toute Petite Volture e che inizia nel 1936. L'auto di serie che ne deriverà, ma solo nel 1948, è la mitica 2CV che proprio in questi giorni compie 70 anni. La Deuche - abbreviazione di Deux Chevaux - deve essere semplice, affidabile ed economica per tutta una fascia di automobilisti che avevano esigenze diverse da quelle urbane: curati di campagna, medici condotti, veterinari e chi più ne ha più ne metta. Non doveva essere bella, aveva specificato Boulanger. Funzionale e razionale sì, ma l’estetica non era importante.  Continua su La Stampa

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giovedì 29 marzo 2018

Citroen C3 Aircross, come se la cava sulla neve il Grip Control?

La Citroen C3 Aircross la conosciamo bene. Ve l'abbiamo già raccontata in diverse occasioni, dalla presentazione statica alla prova su strada vera e propria. Questa volta però, l'abbiamo provata in una situazione ancora diversa e molto particolare: sulla neve. Siamo partiti da Milano alla volta del Passo del Tonale (1.884 metri s.l.m.) dove le temperature sono ancora molto invernali e le piste pienamente innevate.Dopo quasi 200 chilometri di asfalto su strade di ogni genere – cittadine, extraurbane e autostrade – dove abbiamo apprezzato ancora una volta l'ottimo comfort della crossover compatta francese, siamo arrivati in montagna, accolti da un sole caldo e da un mare di neve. Come probabilmente già sapete sulla C3 Aircross, come del resto su molte altre auto del Gruppo PSA – è disponibile il Grip Control, sul cui funzionamento torneremo tra poco. Quello che magari invece non ricordate è che la C3 Aircross monta di serie pneumatici M+S, cosiddetti quattro stagioni, che hanno il disegno del battistrada invernale e la mescola estiva. Continua su Omniauto

mercoledì 21 febbraio 2018

Citroën Type-H, il furgone più amato di Francia compie 70 anni. E il nuovo Jumper lo imita

Girando per Parigi o per qualche paesino francese è ancora possibile imbattersi in qualche strano camioncino, proprio come accade da noi con il “Lupetto” o il Leoncino della OM, solo che oltralpe si tratta del Citroën Type-H che ha avuto una lunga storia iniziata nel 1947 e terminata nel 1981 dopo 473.289 esemplari costruiti. Una vera colonna portante dei veicoli commerciali francesi che oggi rivive in una piccolissima serie limitata che ne celebra il settantesimo anniversario, creata partendo da un normalissimo Citroën Jumper a cui viene sostituita quasi interamente la parte anteriore. È una trasformazione ufficiale, autorizzata dalla filiale italiana della Casa francese e realizzata dalla Caselani Automobili, con un costo complessivo di 21.800 euro che non sono pochi ma che garantiscono un risultato di grande impatto visivo. Continua su La Stampa

giovedì 10 dicembre 2015

Citroën E-Méhari, ritorna la “spiaggina”, però adesso è elettrica


Nelle località di mare se ne vede ancora qualcuna, ma non è raro trovarla nemmeno in città, dove qualche hippy nostalgico la utilizza ancora. La Citroën Méhari – prodotta per 21 anni sulla base meccanica della Dyane – è stata uno dei simboli di un’epoca e come tale è finita nello scaffale dei ricordi. Oggi, tuttavia, il suo nome torna d’attualità, sebbene preceduto da una “E” che spiega molto, se non tutto, della sua rinascita. La Citroën E-Méhari è una vettura 100% elettrica, con carrozzeria cabriolet a 4 posti (leggermente rialzata) e uno stile sbarazzino. La Casa francese l’ha realizzata in collaborazione con il gruppo Bolloré, le cui auto elettriche del car sharing Autolib popolano Parigi già da quattro anni. Con la Bluesummer condivide la tecnologia delle batterie e del motore e parte della carrozzeria, mentre il frontale è firmato Citroën e rimanda parzialmente a quello della concept C4 Cactus M presentata allo scorso Salone di Francoforte. Pur non avendo avuto un seguito commerciale, le sue linee hanno ispirato in parte quelle di questa E-Méhari.

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