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lunedì 4 gennaio 2021

Chevrolet Corvette C8, arriva anche in Italia e costa 102.500 euro


A quasi un anno e mezzo dalla presentazione - luglio 2018 - la Chevrolet Corvette Stingray, comunemente identificata come C8, si può acquistare anche in Italia. I prezzi definiti dal Gruppo Cavauto, che è l'importatore italiano ufficiale. per le Launch Edition, partono da 102.500 euro per la coupé e da 109.680 euro per la Convertible, che ha un hard top elettrico in sostituzione della classica capote in tela. Il pre-ordine (non vincolante) si può effettuare con un deposito di 100 euro attraverso il configuratore di una piattaforma web dedicata, mentre le auto arriveranno effettivamente nell'estate 2021. Le Corvette dedicate all'Europa avranno di serie sia il pacchetto Z51 Performance che quello 2LT riguardante le finiture. Le Launch Edition, inoltre, avranno in più le sospensioni Magnetic Ride Control e il pack 3LT, che rappresenta il più alto livello di personalizzazione disponibile, con numerosi dettagli esterni e interni in carbonio. Continua su La Stampa

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domenica 18 agosto 2019

La Chevrolet Corvette diventa una supercar

«Per quanto la Chevrolet Corvette a motore anteriore fosse un'auto fantastica era arrivata al limite del suo sviluppo. Per poter competere con le supercar europee l'unica strada era spostare il motore dietro». Con queste parole il Presidente di General Motors Mark Reuss ha spiegato benissimo come mai la nuova Chevrolet Corvette - l'ottava generazione di un'auto nata nel 1953 - ha scelto una soluzione tecnica molto cara alle sportive europee e praticamente sconosciuta a quelle americane. Ma probabilmente, più che le prestazioni pure, questa scelta è un fatto di marketing. Del resto la «vecchia» Corvette C7 a motore anteriore aveva anche vinto la sua categoria della 24 Ore di Le Mans nel 2015, quindi così male non doveva essere. No, l'aver trasformato la Corvette in una supercar vuol dire aver lasciato un segmento di mercato tradizionalmente appannaggio di brand come Aston Martin, Bentley, Jaguar, Maserati, Mercedes e Porsche, per lanciare la sfida al gotha delle supercar mondiali: Ferrari, Lamborghini, Koenigsegg, McLaren, Pagani ecc.ecc. Continua su GQ

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mercoledì 20 marzo 2019

Chevrolet Camaro Cabrio, sognando la California

Alzi la mano chi non ha mai pensato, nemmeno per un secondo, di voler fare una vacanza negli Stati Uniti, noleggiare una cabrio e correre sulla Pacific Coast Highway con il vento tra i capelli. Per chi lo ha fatto o ha in programma di farlo la Chevrolet Camaro in versione scoperta sarebbe l'auto perfetta, ma se la California è troppo lontana se ne può comprare una anche in Italia e in questo caso lo specialista è Cavauto di Monza. La nostra prova è iniziata da qua, in una fredda giornata di inverno, con la capote abbassata sprezzanti delle intemperie. Sotto il cofano non c'è il classico V8 da 6.2 litri, che da noi vuol dire spendere in superbollo la stessa cifra con cui si potrebbe comprare un motorino elettrico, bensì il più furbo due litri benzina. E' lo stesso 4 cilindri turbo già visto sulle ultime Cadillac, capace di erogare 275 CV e 400 Nm di coppia massima, cioè qualcuno in più dei 386 Nm del vecchio 3.6 V6 da 330 CV al cambio manuale a 6 rapporti preferiamo la trasmissione automatica Hydra-Matic a 8 rapporti. Continua su GQ

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mercoledì 7 ottobre 2015

GM sperimenta la guida autonoma: una flotta di Chevrolet Volt per i dipendenti


General Motors vuole cambiare il concetto di mobilità personale, portandolo nel futuro e trasformando tutta l’azienda. Lo ha detto ieri agli investitori l’amministratore delegato Mary Barra, annunciando l’arrivo di una flotta di auto a guida autonoma a disposizione degli impiegati al Warren Tech Center (nella foto sotto), che le potranno usare per muoversi all’interno del campus: si potrà “saltare su” e farsi portare da una parte all’altra, proprio come fossero navette di un film di fantascienza. Saranno tutte Chevrolet Volt e, se GM non verrà battuta sul tempo, saranno le prime auto aziendali autonome del mondo. Ma non è tutto, perché la Volt potrebbe anche unire per la prima volta il concetto di veicolo elettrico ad autonomia estesa – percorre fino a 85 km solo con la batteria – a quello di guida autonoma. “Vogliamo dimostrare che abbiamo una nuova visione, molto più lontana da quella classica dell’industria dell’auto e più vicina a quella della Silicon Valley”, ha detto Mary Barra.

continua su Il Fatto Quotidiano

lunedì 18 maggio 2015

Nuova Chevrolet Camaro, ecco la sesta generazione


Dopo i teaser degli ultimi giorni e dopo che la sua rivale per eccellenza, la Ford Mustang, ci ha conquistato con le sue prestazioni, la sesta generazione della Chevrolet Camaro è arrivata. Lasciamo a voi il giudizio estetico sulla nuova muscle-car di General Motors, ma sicuramente non si fa fatica a riconoscerla. Le novità più grandi, invece, ve le raccontiamo tutte. Sono di natura tecnica e molto succulente, perché anche la nuova Camaro ha subito un processo di “europeizzazione” delle qualità dinamiche. Intanto c’è un nuovo motore, il 2.0 4 cilindri turbo già visto sulle ultime Cadillac, capace di erogare 270 CV e 393 Nm di coppia massima, qualcuno in più dei 386 Nm del noto 3.6 V6 da 330 CV. Al top di gamma, poi, c’è il 6.2 V8 da 440 CV e 610 Nm – lo stesso della Corvette Stingray - che rimane appannaggio della versione SS. Tutti e tre i propulsori possono essere abbinati al cambio manuale a 6 marce Tremec o alla trasmissione automatica Hydra-Matic a 8 rapporti.

continua su Omniauto

lunedì 13 febbraio 2012

Chevrolet Cruze Station Wagon, tanto con poco

Molti di voi penseranno che l'unico buon motivo per parlare di Chevrolet sia la Camaro. In effetti una coupè V8 da 400CV e 300km/h, a 40.000€ sarebbe un ottimo argomento di discussione anche se avesse il marchio Hello Kitty sul cofano. Invece di buon motivo voglio darvene un altro. Avete bisogno di un'auto spaziosa, affidabile, che costi il meno possibile e non siete fanatici dei brand? 
Probabilmente la nuova Cruze Station Wagon è l'auto adatta a voi. Deriva dall'omonima berlina di segmento D, che forse avrete già visto per le strade e condivide buona parte della meccanica con l'Opel Astra. La Cruze berlina vende e non poco. Nel mese di dicembre si piazza al sesto posto nel suo segmento, arrendendosi solo alle tedesche. Del resto se puoi portarti a casa una berlina 2.0 turbodiesel con meno di 20.000€, è sempre più difficile trovare motivazioni valide per spenderne il doppio, soprattutto se non si hanno...
E al prezzo allettante non corrisponde una qualità scadente. Le Chevrolet non arrivano dalla Cina ma dall'America, sono le auto più globali della General Motors e sono vendute in tutto il mondo. Nel 2005 Daewoo è stata chiusa e la produzione rimarchiata, iniziando allo stesso tempo lo sviluppo di nuovi prodotti. I risultati si vedono, la piccola Spark vale il 5% del suo segmento e la quota europea del marchio è salita al 2,6% (più di Alfa Romeo e Lancia messe insieme...) nel 2011.
Il punto debole di Chevrolet, almeno in Europa, è insito nel suo nome, sconosciuto ai più e di scarsissimo appeal. Da questi motivi deriva l'impegno nelle corse; la Cruze ha appena vinto il suo secondo Mondiale Turismo (WTCC) e il suo motorista è stato anche premiato per avere creato il miglior propulsore racing del 2011. Questa filosofia in Italia la conoscevamo bene, un tempo, quando l'Alfa Romeo Giulia era "la berlina che vince le corse"; ma senza andare troppo indietro nel tempo basta ricordare i fasti delle 155 e 156...

La nuova Chevy Cruze SW sarà disponibile inizialmente con gli stessi motori della berlina, 1.6 litri benzina, 1.8 litri GPL e 2.0 turbodiesel, ai quali si aggiungeranno successivamente un 1.4 turbobenzina e un 1.7 turbodiesel, entrambi di provenienza Opel. BRUUUM!!!

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mercoledì 16 novembre 2011

Chevrolet Camaro e Ford Mustang, nothing can beats cubic inches

"Nulla può battere i centimetri cubici". Questo è quello che pensano gli americani quando si tratta di automobili, in particolar modo sportive. Gli USA sono indubbiamente la patria dei grossi V8 con distribuzione ad aste e bilancieri, motori robusti, affidabili e dalla coppia generosa. Proprio in virtù del tipo di distribuzione, quando si vuole elaborare uno di questi motori le strade da percorrere sono solitamente due: l'aumento di cilindrata e la sovralimentazione. Negli anni 60 e 70 si chiamavano Muscle Car, avevano scocche coupè derivate dai modelli popolari e propulsori ipertrofici da cinque, sei e anche sette litri, ovviamente otto cilindri a V. Non sono mai state auto molto raffinate, prediligevano cimentarsi in gare di accelerazione o al massimo sugli ovali. I telai e le sospensioni non riuscivano a contenere le potenze esuberanti e le coppie mostruose. Il pubblico europeo le ha sempre snobbate e in effetti non sono mai state importate ufficialmente, anche viste le dimensioni sempre nell'intorno dei cinque metri e i consumi proibitivi.
Nel frattempo la tecnologia è andata avanti, ma gli americani sono attaccati alle tradizioni e le muscle car (grazie anche all'industria del cinema), stanno vivendo una seconda giovinezza. Proprio in questi giorni sono stati presentati i model year 2012 della Chevrolet Camaro e della Ford Mustang. Entrambe sono disponibili, più o meno ufficialmente, in Europa e non hanno molto da invidiare alle rivali del Vecchio Continente. Qui potete vedere le foto delle due versioni più arrabbiate, la Chevrolet Camaro ZL1 - 6.2 V8 con compressore volumetrico, 587CV e 784 Nm - e la Ford Mustang Shelby GT 500 - 5.8 V8 con compressore volumetrico 650CV e 813Nm. Vi state chiedendo che rumore possano fare? Bè, se non avete mai sentito un V8 made in USA, vi suggerisco di guardare il video qui sotto...BRUUUM!!!