lunedì 29 novembre 2021
Eicma 2021, Aprilia presenta la Tuareg 660, due serie speciali e lo scooter SR GT
Per Aprilia l'Eicma 2021 è il grande palcoscenico per far toccare con mano al grande pubblico la nuova Tuareg 660. Della moto si sa già tutto e noi l'abbiamo anche provata, ma è la prima volta che viene esposta in una manifestazione. Nasce sulla piattaforma 660 di Aprilia una vera fuoristradista e porta un nome diventato mitico nell’offroad, introdotto da Aprilia nel 1985. È progettata, sviluppata e costruita per essere la migliore sintesi tra le enduro monocilindriche e le adventure di media cilindrata, due mondi fino ad oggi antitetici. È innovativa non solo nel concetto, ma anche nel design che privilegia la funzionalità, eliminando ogni particolare superfluo. La ciclistica è stata progettata per un utilizzo “heavy duty”, ovvero per il fuoristrada impegnativo. Le sospensioni dalla grandissima escursione sono completamente regolabili e il peso a secco è di 187 kg, mentre il 660 eroga 80 CV e 70 Nm. Prezzi a partire da 11.990 euro. Continua su La Stampa
mercoledì 17 novembre 2021
Aprilia Tuareg 660, filosofia anni Ottanta e tecnologia ultra moderna
Con la Tuareg si completa il trittico di motociclette di media cilindrata della piattaforma 660, che al prossimo Eicma potrebbe anche sorprendere con una quarta moto - le voci di corridoio parlando di una nuova Pegaso - magari ancora sotto forma di concept. Dopo la sportiva RS e la stradale Tuono, che hanno riacceso l'attenzione su un segmento ultimamente un po' abbandonato, arriva anche l'enduro e riporta in auge un nome mitico degli anni Ottanta. Tutte hanno in comune il bicilindrico parallelo nato da una "fetta" del V4 vincitore di tre Campionati Superbike. Un motore che sta mostrando una grandissima versatilità, visto che in questa versione eroga 80 CV, contro i 95 e i 100 di cui dispone sulle sorelle amanti dell'asfatlo. La coppia, invece, raggiunge i 70 Nm a 6.500 giri ed è molto ben distribuita lungo tutto l'arco di funzionamento del propulsore. La risposta alla manetta destra (ride-by-wire) è pastosa fino a 4.000 giri, brillante salendo verso i 6.000 giri e poi scatenata sino ai 9.250 giri della potenza massima. Continua su La Stampa
sabato 7 agosto 2021
Aprilia Tuareg 660, stile anni Ottanta per la nuova media enduro italiana
A quasi due anni dall'anteprima dell'Eicma 2019, Aprilia ha diffuso le prime informazioni e immagini della nuova Tuareg 660, insieme a un video sulle proprie pagine social. Come da previsioni, si tratta di una enduro di media cilindrata, che sfrutta lo stesso bicilindrico parallelo della RS 660 e della Tuono. Rispetto ai 100 CV della prima e ai 95 CV della seconda, in questa configurazione i tecnici di Noale hanno ritenuto sufficienti 80 CV di potenza, mentre la coppia massima è di 70 Nm. Numeri che uniti a quelli del peso a secco dichiarato (187 kg) e della capacità del serbatoio (18 litri) dovrebbero configurare una moto adatta all'uso specialistico, ma anche a destreggiarsi senza problemi in contesti stradali, sempre tenendo presente la ruota anteriore da 21 pollici e la posteriore da 18 pollici. Continua su La Stampa
sabato 3 aprile 2021
Aprilia Tuono 660, la prova - in medio stat virtus
Una delle discussioni più classiche che può svilupparsi tra motociclisti verte su quale sia la moto perfetta per divertirsi su strada. Di solito, dopo aver scartato le ipotesi più assurde, quasi sempre frutto di storie personali, la disquisizione si arena inconciliabilmente tra la sportiva con i semimanubri e la naked con il manubrio dritto. A questo punto gli animi si scaldano, le teorie si fanno dogmi ed è praticamente impossibile eleggere la tipologia vincitrice. Probabilmente, per farlo servirebbe posare le terga su una sella ed esperire direttamente le sensazioni che ogni motocicletta sa regalare. Ecco, se in ogni combriccola di centauri arenati sui massimi sistemi si potesse recapitare una Tuono 660, quasi certamente non ci sarebbe più nulla su cui fare della filosofia. La nuova media cilindrata di Noale, infatti, è la quadratura del cerchio per chi vuole godersi le domeniche tra una piega e un altra. Ma andiamo con ordine.
Dopo il grande debutto sulla RS 660, il nuovo bicilindrico Aprilia arriva sulla Tuono che con la sorella carenata condivide gran parte della base tecnica. Se lo stile ricorda quello aggressivo dell'esuberante Tuono V4, con superfici dalle dimensioni ridotte e la doppia carenatura, il carattere è quello di una moto gestibile e leggera, divertente ma alla portata di tutti. La posizione in sella garantisce un ottimo controllo e non è per nulla stancante, come abbiamo potuto sperimentare durante il nostro test di 200 km intorno ai Castelli Romani. Anche la protezione aerodinamica è buona per il tipo di moto e si apprezza la lunga ricerca in galleria del vento con cui è stato definito il gruppo ottico anteriore a triplo led dotato di luci diurne Drl. Ma l'asso nella manica della Tuono 660 è l'ottimo rapporto peso/potenza che è dato da una massa di 183 kg in ordine di marcia e dai 95 CV del due cilindri parallelo. Una leggerezza dovuta anche al telaio e al forcellone in alluminio pressofuso e al motore sfruttato come elemento portante. Continua su La Stampa
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domenica 31 gennaio 2021
Aprilia Tuono 660, arriva la naked sportiva di media cilindrata
Dopo la RS 660, Aprilia presenta la Tuono 660, che con la sorella carenata condivide gran parte della base tecnica, a partire dal motore di media cilindrata. Se lo stile ricorda quello della più grande e potente Tuono V4, la 660 punta tutto su una potenza gestibile e sulla leggerezza, per fornire ottime prestazioni ma alla portata di tutti, grazie alla ciclistica raffinata e al pacchetto di controlli elettronici di alto livello. Con questa moto la Casa di Noale va alla ricerca di una nuova generazione di motociclisti appassionati, che cercano una moto dagli alti contenuti tecnici, sportiva, ma con una connotazione stradale e quotidiana. La Tuono 660 la garantisce prima di tutto graze alla posizione di guida rialzata, che rispetto alla RS 660 - di per sé già piuttosto comoda per essere una sportiva con i semi-manubri - definisce una diversa ergonomia, naturalezza e comfort in sella. Continua su La Stampa
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domenica 15 novembre 2020
Aprilia RS 660, la prova - la rinascita della sportiva media
La Aprilia RS 660 è una boccata di aria fresca in un mercato motociclistico dove in pochi sono usciti fuori dagli schemi negli ultimi anni. La Casa di Noale ci è riuscita riportando in auge un concetto ormai abbandonato praticamente da tutti i costruttori, quello della sportiva di media cilindrata. Non si tratta, però, di un mezzo estremo - come le 600 giapponesi sono diventate negli ultimi anni - con una posizione di guida scomoda e un motore con tutta la potenza concentrata a regimi altissimi, quasi impossibili da sfruttare su strada. No, la forza della RS 660 sta nella sua versatilità, in un equilibrio perfetto che la rende la moto ideale per divertirsi su strada e per fare qualche puntata in pista. Il bicilindrico parallelo esprime 100 CV a 10.500 giri, 67 Nm di coppia a 8.500 giri e poi allunga fino agli 11.500 del limitatore. Numeri che sulle strade aperte al traffico bastano e avanzano, soprattutto se uniti a leggerezza e a una ciclistica sopraffina come da tradizione Aprilia. Continua su La Stampa
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domenica 20 settembre 2020
Aprilia Tuono V4 X, figlia della MotoGP
La Aprilia Tuono V4 X è l'ultima nata di una stirpe molto speciale, quella delle hyper-naked. Alcuni anni fa, infatti, qualche ingegnere pazzo ha avuto l'idea di prendere una moto sportiva - la Aprilia RSV - toglierle le carene, montarle un manubrio più largo e trasformarla in una naked velocissima. Da lì in poi altri hanno seguito questa strada e nuovi ospiti si sono uniti alla combriccola. Così dalle parte di Noale hanno deciso di rimettere i puntini sulle i e di creare la hyper-naked più veloce, estrema e specialistica che esista. È una serie limitata, allestita seguendo gli stessi concetti usati con la RSV4 X, cioè usare i migliori componenti con un solo obiettivo: il massimo rendimento in pista. Infatti la Tuono V4 X è stata sviluppata da Aprilia Racing, che si occupa anche della produzione ed è stata messa a punto in pista da Lorenzo Savadori, che di mestiere corre in Superbike. “È la moto più divertente che abbia mai guidato. Il mix tra comodità e prestazioni è, secondo me, unico. Il motore pazzesco sa essere anche molto gestibile, sia per gli esperti sia per gli amatori, e il pacchetto aerodinamico dà una stabilità incredibile per essere una naked" ha detto Savadori e se non basta la sua parola, ecco quella di Aleix Espargaró, che per Aprilia corre in MotoGP “La Tuono V4 X è spaziale. Non avevo mai provato in pista una moto con manubrio alto e sono rimasto sorpreso dalla sensazione di stabilità. Il motore è pazzesco, ma la ciclistica non va in crisi, anzi: posizione di guida ed elettronica la rendono estremamente divertente. Puoi guidarla in modo pulito, ma anche di traverso. È una pura sportiva con un lato da teppista!". Continua su GQ
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domenica 28 aprile 2019
Aprilia RSV4 X, ecco la versione estrema della Superbike di Noale
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sabato 10 novembre 2018
Aprilia RS 660 e MV Agusta Superveloce, le concept che fanno sognare a Eicma 2018
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giovedì 4 giugno 2015
Aprilia RSV4 1000 RF, la prova del Fatto.it – Sognando (democraticamente) la Superbike
La cosa più bella delle moto sportive è che sono democratiche. Con cifre nell’ordine dei 20.000 euro ci si può sedere su una specie di missile terra-terra che non è poi tanto più lento dei mezzi da corsa, sì, proprio quelli che si vedono la domenica in televisione alzandosi “tutti in piedi sul divano”. Raddoppiando il numero delle ruote fare lo stesso è impossibile: anche lasciando stare l’inarrivabile Formula 1, per provare sensazioni anche solo lontanamente simili a quelle di un pilota di GT1 ci vuole almeno un milione di euro. Ma qui le ruote sono due e sono attaccate alle sospensioni della nuova Aprilia RSV4 1000 RF, cioè la diretta discendente della campionessa di Superbike. Niente targa, frecce o specchietti, dato che sono al Misano Wolrd Circuit Marco Simoncelli e che la Casa di Noale ha organizzato le cose in grande. Dovrei essere solo un giornalista a una presentazione stampa, però mi sento quasi un pilota vero, perché la “mia” RSV4 attende sui cavalletti con le termocoperte, curata a vista dal meccanico che mi ha appena regolato le leve e fatto il bilanciamento statico. Sono alto 201 cm e ho non poche difficoltà a “inserirmi” dentro la Aprilia, che è compatta come una vecchia 250 due tempi. Conscio dei miei molteplici limiti mi preparo a entrare in pista, sapendo che l’impietoso smartphone dietro al cupolino, collegato con la Multimedia Platform, farà la radiografia di ogni mia azione. Certo, se uno è bravo poi può anche tirare giù i dati, stamparli e vantarsi con gli amici. I “fermoni” come me, invece, possono (e devono) prendere spunto per migliorare.
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venerdì 15 maggio 2015
Aprilia Tuono V4 1100, la prova del Fatto.it – Una moto da corsa in incognito
Che senso ha una moto sportiva, pensata per l’uso su strada, ma con prestazioni che la rendono tranquillamente adatta anche alla guida in pista? Dal punto di vista razionale, molto poco, ma si sa che i motociclisti non lo sono mai molto. Se poi un costruttore decide, così, quasi per gioco, di prendere una superbike, di svestirla delle carene e di montarle un manubrio alto, facilmente tutti i concorrenti faranno lo stesso. Perché è una operazione tutto sommato a basso costo e poi c’è sempre qualche “matto” che si compra una belva da 175 CV e 184 kg per i giri della domenica o magari solo per andarci al bar. Sono questi i numeri salienti della Aprilia Tuono V4 1100, la maxi-naked che proviamo oggi. Dalla RSV4 riprende praticamente tutta la parte tecnica ma si differenzia per una posizione di guida tutto sommato accettabile e ha sospensioni che non spaccano la schiena a ogni sconnessione.
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