giovedì 30 settembre 2021
McLaren 720S Spider e GT, il diavolo e l'acqua santa: la nostra prova
La McLaren 720S Spider e la McLaren GT sono come due facce della stessa medaglia. Se con la prima si entra nell'esclusivo club dei 700 CV, con la seconda si perde un pizzico di brutalità per guadagnare un po' di usabilità quotidiana. Entrambe hanno il telaio monoscocca in fibre composite e il motore in posizione posteriore centrale, appena dietro le spalle dei due passeggeri. Si tratta di un 4 litri V8 bi-turbo - comune a tutta la produzione di Woking - che nel caso della 720S Spider eroga proprio 720 CV, mentre la GT scende a 620. La coppia, invece, è rispettivamente di 770 e 630 Nm e viene messa a terra solo sulle ruote posteriori. Tra le due ci anche due quintali di differenza a favore della 720S Spider (pesa 1.283 kg), che infatti è anche più veloce rispetto al cronometro: 2,9 secondi (3,2 la GT) per passare da 0 a 100 km/h e oltre 340 km/h di velocità massima (326 km/h la GT). Numeri incredibili, che è praticamente impossibile verificare su strada. Tuttavia, l'aspetto più sorprendente della McLaren 720S Spider è quanto sia semplice da usare: la spaziosità dell'abitacolo lascia stupiti, così come la visibilità definita dalle ampie superfici vetrate, con il pilota che ha a disposizione ben 306° di visione. Il cambio doppia frizione a 7 rapporti è fulmineo e il volante con la corona rivestita in Alcantara permette di incidere l'asfalto come se l'avantreno fosse un bisturi. Continua su GQ
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