Design rinfrescato, assistenza alla guida evoluta, fari full led
(volendo anche Matrix), maggiore tecnologia a bordo e niente motori
Diesel. Sono queste le novità maggiori del restyling della Volkswagen
Polo, che arriva puntale a quattro anni dal lancio della sesta
generazione. È una storia di successo quella della Polo, che dal 1975 è
stata costruita in oltre 18 milioni di esemplari, risultando una delle
segmento B più vendute al mondo. Una ricetta vincente che, come da
tradizione di Wolfsburg, non prevede mai rivoluzioni nello stile e
infatti i ritocchi sono piuttosto discreti. Spicca, invece, l'elemento
trasversale della calandra illuminato, che riprede lo stile già visto
sulle ID., sulla Golf e sulla Arteon. Elemento che però è abbinato ai
fari Led Matrix, che sono optional o di serie solo su alcuni
allestimenti. Tra gli equipaggiamenti standard, invece, si segnalano la
strumentazione digitale, il volante multifunzione e il sistema di
infotainment sempre connesso. Altra chicca disponibile a richiesta è il il comando del climatizzatore
automatico con superfici touch, mentre la disponibilità di sistemi di
assistenza alla guida è da categoria superiore. Di serie, oltre alla
frenata automatica di emergenza, c'è l'assistente per il mantenimento di
corsia, mentre tra le opzioni figura l' Iq.Drive Travel Assist, che è
una primizia per la categoria. La sua peculiarità è l'interazione tra il
cruise control predittivo e il lane assist, che permettono la guida
parzialmente autonoma fino a 210 km/h, a patto che si tengano sempre le
mani sul volante, che infatti è dotato di superfici capacitive per
verificarne la presenza. Ancora a proposito di sicurezza, sulla Polo
arriva l’airbag centrale: si trova sul lato guida, in posizione laterale
sullo schienale dei sedili posteriori e in caso d’incidente si apre
verso il centro proteggendo guidatore e passeggero anteriore impedendo
che urtino l’uno contro l’altro. Continua su La Stampa
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