mercoledì 30 giugno 2021

Track day e guida in pista con la moto: tutto quello che c'è da sapere per divertirsi in sicurezza


Con l'arrivo del caldo e dell'estate la stagione dei track day in pista entra nel vivo, soprattutto per quanto riguarda le moto, che sono ben più complicate delle auto quando si tratta di guidare sul bagnato. Le prove libere in circuito sono un'attività che attrae moltissimi motociclisti, con livelli che vanno dal debuttante all'amatore, all'appassionato veloce, fino al pilota professionista. Si tratta di un microcosmo, con regole precise - scritte e non - che bisogna conoscere passare un weekend piacevole e divertirsi in tutta sicurezza. Per questo abbiamo voluto provare in prima persona, partecipando ai Metzeler Days nell'autodromo di Valleunga. Si tratta di due giornate organizzate dal produttore di gomme tedesco - di proprietà di Pirelli - che affitta la pista in esclusiva e permette di girare a prezzi assai vantaggiosi a piloti che hanno le proprie moto gommate Metzeler. Così abbiamo equipaggiato la nostra Kawasaki Z 900 RS Café con delle Metzeler M9 RR - un pneumatico sportivo stradale bimescola sviluppato per comportarsi bene tra i cordoli ma per dare sicurezze anche nella guida stradale, pure sul bagnato e a basse temperature - e ci siamo preparati a scatenarla in pista, anche se non è esattamente la motocicletta più specifica per affrontare i cordoli, soprattutto per via della posizione di guida e della triangolazione sella-pedane-manubrio. In ogni caso, se non si hanno particolari velleità cronometriche, girare in pista è divertente con diverse tipologie di moto, anche scarenate e senza semi-manubri. La prima cosa da fare è assicurarsi che il mezzo sia in perfetta forma. Quindi, nel nostro caso, abbiamo fatto eseguire un tagliando completo e fatto installare delle pastiglie a uso racing fornite dalla Brembo. Questo è un componente fondamentale, perché la composizione chimica del materiale di attrito dedicato espressamente alla guida in pista permette di avere prestazioni stabili anche ad alte temperature, tipicamente intorno ai 350 °C. Continua su La Stampa

martedì 29 giugno 2021

Ecco la nuova Ferrari 296 GTB: un ritorno al 6 cilindri, ma in versione ibrida


La Ferrari 296 GTB è l'ultima nata a Maranello. Di lei si parlava da tempo, sia per il suo motore V6 - un frazionamento che non si vedeva su una stradale dai tempi delle Dino Ferrari - sia per il resto del powertrain che in effetti è ibrido plug-in, come si vociferava da oltre un anno a questa parte. La Ferrari 296 GTB è la più recente evoluzione del concetto di berlinetta sportiva a due posti a motore centrale-posteriore del Cavallino Rampante e secondo l'azienda “ridefinisce l’idea di divertimento per garantire emozioni pure non solo quando si è alla ricerca delle massime prestazioni, ma anche nella guida di tutti i giorni”. Una Ferrari più versatile dunque, che porta al debutto un nuovo 6 cilindri che nulla ha a che fare con il motore “Nettuno” della Maserati MC20. Qui l'angolo tra le due bancate è di 120 gradi - come si usava sulle Formula 1 di qualche anno fa - e la potenza massima raggiunge i 663 CV, rendendolo il propulsore di serie a più alta potenza specifica di sempre. Il motore elettrico eroga altri 167 CV, per una potenza di sistema di 830 CV scaricati sulle sole ruote posteriori. La sigla della nuova Ferrari combina la cilindrata totale di 2,9 litri con il numero dei cilindri, seguita dalla dicitura GTB, le cui origini si perdono nel secolo scorso. Il sistema elettrico plug-in garantisce un’elevatissima fruibilità, l’azzeramento di ogni ritardo di risposta del turbo e 25 km di autonomia in full-electric. Continua su GQ

lunedì 28 giugno 2021

Bosch Italia: nel 2020 fatturato giù dell'11%, ma il 2021 è iniziato bene


Il Gruppo Bosch ha totalizzo un volume d'affari di circa 2 miliardi di euro in Italia, con una riduzione del fatturato di quasi l’11% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, nonostante l'incidenza della pandemia sul volume di ricavi, i risultati sono stati migliori delle previsioni iniziali, tenendo presente che sul territorio italiano il Gruppo Bosch è attivo con venuto società e quattro centri di ricerca, con un organico di circa seimila collaboratori. «Nonostante la pandemia, Bosch Italia ha superato meglio del previsto il 2020, grazie ad una strategia di diversificazione del business e al grande impegno, alla flessibilità e alla creatività di tutti i collaboratori. Sebbene il 2021 sia ancora un anno complicato, l’andamento del primo trimestre è senz’altro positivo. Questo ci permette di affrontare con ottimismo e determinazione il futuro» ha dichiarato Fabio Giuliani, General Manager del Gruppo Bosch in Italia. Nel 2020 il settore Mobility Solutions ha sofferto la forte contrazione del mercato automotive, crollato dagli 1,92 milioni di veicoli venduti nel 2019 agli 1,38 milioni del 2020, con un calo di quasi il 28%. Tuttavia, il business legato alle soluzioni di mobilità è andato meglio del mercato e Bosch ha intensificato le sinergie con le Case automobilistiche e motociclistiche italiane come Maserati e Ducati. Inoltre, sono proseguiti i progetti di fornitura di servizi innovativi per la mobilità, inclusi quelli volti a migliorare l'elettromobilità e la qualità dell’aria. Anche i componenti per eBike, prodotti nello stabilimento di Bari, hanno registrato un trend positivo. In Italia, del resto, le vendita di biciclette a pedalata assistita sono cresciute del 44% rispetto al 2019, totalizzando 280.000 unità, grazie anche al contributo degli incentivi. Parlando invece di sostenibilità, nella primavera del 2020 ha raggiunto un traguardo importante, quello della neutralità climatica delle sue oltre 400 sedi in tutto il mondo. Continua su La Stampa

domenica 27 giugno 2021

Tesla Model S Plaid, la berlina elettrica veloce come una Formula 1


Della Tesla Model S Plaid si parla da quasi due anni e finalmente pochi giorni fa i primi 25 esemplari sono stati consegnati ai proprietari con un evento show trasmesso in streaming mondiale. Sul palco c'era Elon Musk in persona, a sottolineare l'importanza di quest'auto, che stabilisce una serie di record e alza l'asticella delle prestazioni a un livello che ora gli altri competitor dovranno seguire. Il tycoon di origine sudafricana si è presentato con una giacca di pelle dedicata, con stampata una grafica ispirata ai film sci-fi, visto che il nome Plaid è una citazione diretta del film Balle Spaziali, dove la velocità Plaid è l'unica più alta della Ludicrous (già vista come modalità di guida più estrema delle vecchie Model S). Musk ha subito parlato delle capacità di scatto della Tesla Model S Plaid: «Nessuna auto di produzione ha mai fatto uno 0-60 mph in meno di due secondi. È quello che chiamo limited physics engineering: la fisica è legge, mentre tutto il resto è solo una raccomandazione». Queste performance sono possibili grazie ai tre motori elettrici (primi al mondo con l'involucro esterno in fibra di carbonio) che forniscono una potenza complessiva i 1.020 CV, grazie a cui la Plaid vola fino a 320 km/h. Per quanto riguarda l'autonomia, invece, grazie alle batterie di nuova generazione il dato omologato è di 628 km, di cui 300 si possono recuperare in 15 minuti se l'auto è collegata ai nuovi Supercharger. Continua su GQ

sabato 26 giugno 2021

Hyundai Kona Electric, la prova - stile più affilato e dotazioni hi-tech


Sono passati tre anni esatti dal debutto della Kona 100% elettrica e Hyundai ha già messo su strada la versione aggiornata. Il restyling riguarda tutta la gamma ed è concentrato tanto sull'estetica, sopratutto della zona anteriore, quanto sulla tecnologia a bordo. Le novità per quanto riguarda i powetrain sono marginali, addirittura assenti nel caso della versione a elettroni, ma del resto non ce n'era particolare bisogno. Fin dal lancio, infatti, la Hyundai Kona Electric è stata disponibile con due motori elettrici accompagnati da altrettante batterie agli ioni di litio di taglio differente. Una scelta che riflette una doppia possibilità d'utilizzo: più urbana nel caso della batteria da 39,2 kWh, che garantisce comunque 305 km (WLTP) di autonomia media, e più versatile nel caso della batteria da 64 kWh che promette una percorrenza di 484 km (WLTP). I prezzi cambiano di conseguenza, con un delta tra i due accumulatori di 4.600 euro. Non tantissimo ma quanto basta per fare un'attenta analisi delle proprie necessità. Continua su La Stampa

venerdì 25 giugno 2021

Maserati Granturismo, le prime foto della coupé 100% elettrica del Tridente


La Maserati Granturismo è quasi pronta per mostrarsi nella sua veste definitiva. Nei giorni scorsi, uno dei primi prototipi della nuova Maserati Granturismo è uscito dai cancelli del Maserati Innovation Lab ed è stato fotografato per le strade di Modena. In attesa del lancio del nuovo modello, le vetture prototipali sono impegnate in un intenso periodo di test (in strada, in pista e in diverse condizioni di utilizzo) per raccogliere dati fondamentali che permetteranno di definire la messa a punto finale. La nuova coupé modenese sarà anche la prima Maserati 100% elettrica, mentre sotto il cofano della versione termica dovrebbe esserci il V6 Nettuno in una nuova variante, probabilmente più tranquilla rispetto alla MC20 e ai suoi 630 CV. Quest'ultima non rappresenta soltanto il ritorno del Tridente alle supercar, ma anche il primo prodotto del nuovo piano industriale che si dipanerà nei prossimi quattro anni con l'intento di portare la Casa modenese in una nuova era. Le parole d'ordine sono elettrificazione e lusso, che verranno tradotte in pratica con una nuova gamma di prodotti. Continua su GQ

giovedì 24 giugno 2021

Auto e Moto d’Epoca torna a Padova a ottobre con un carico di novità


Auto e Moto d’Epoca torna dal 21 al 24 ottobre 2021 negli spazi di Fiera di Padova con tante novità e ben 115.000 mq di esposizione. Nei giorni scorsi è iniziata la vendita online dei biglietti sul sito dell’evento, di quello che a tutti gli effetti è l'evento più importante di Europa per il settore delle auto storiche. L’edizione 2021, peraltro, si annuncia come l’unica grande fiera europea dedicata alle auto classiche e dunque l’attenzione è alta. È stato già registrato un boom di prenotazioni per tutti i settori della fiera, confermata la presenza delle principali Case automobilistiche e molto forte la presenza internazionale. A Padova ritorna la passione - racconta Mario Carlo Baccaglini, da più di trent’anni organizzatore di Auto e Moto d’Epoca - Questo settore continua a mostrare una grande energia, gli appassionati di tutte le età crescono e si respira una grande voglia di partecipazione. Concessionarie e commercianti hanno già risposto con entusiasmo e gli spazi espositivi stanno andando a ruba. Collezionisti e amanti dei motori da tutto il mondo si danno appuntamento a Padova e noi siamo pronti ad accoglierli con molte novità”. Oltre al grande mercato di auto storiche in vendita e al fornitissimo settore ricambi, Auto e Moto d’Epoca permetterà di fare un viaggio nel passato dell'automobilismo con uno sguardo al futuro. Continua su La Stampa

mercoledì 23 giugno 2021

Una Ferrari J50 è in vendita in Giappone a 3 milioni di euro


Una Ferrari J50 è in vendita in Giappone per l'equivalente di 3 milioni di euro. A occuparsi della vendita di questa spider rarissima è la concessionaria Rosso Scuderia di Tokyo. L'esemplare in questione è colorato in nero Daytona, ha percorso solo 700 km e soprattutto è uno dei dieci prodotti. La Ferrari J50, infatti è una vettura particolarissima, nata per una ricorrenza speciale, ovvero i 50 anni della filiale giapponese di Ferrari. Era stata presentata nel 2016 durante un evento celebrativo al National Art Centre di Tokyo e successivamente erano state prodotte le dieci unità, ovviamente riservate ai maggiori collezionisti orientali del Cavallino Rampante e personalizzate in base alle richieste. Parlando dell'auto, la Ferrari J50 è una roadster biposto a motore centrale, con un design ispirato alle sportive Ferrari degli anni Settanta e Ottanta. Uno stile futuristico calibrato sui gusti della clientela giapponese ma anche con l'obiettivo "di incarnare i valori di leggerezza e agilità tipici della Ferrari", come dichiararono al tempo i manager di Maranello. La J50 è definita da due linee forti sul fianco: il bordo inclinato superiore del finestrino, in continuità con il parabrezza, e la linea di fuga nera fortemente inclinata che si ispira a supercar leggendarie come la GTO, la F40 e la F50. Sopra di essa, la grafica del finestrino crea un effetto "visiera" che ricorda le barchette da competizione degli anni Cinquanta. Continua su GQ

martedì 22 giugno 2021

Audi Q5 Sportback, la prova - il gusto di un "finale" diverso


La Audi Q5 raddoppia e diventa Sportback, secondo la stessa ricetta già applicata alla più piccola Q3 e alla grande e-tron elettrica. Nella nutrita gamma di crossover con i quattro anelli sul cofano, ora sono tre i modelli ad avere la doppia silohuette, giacché la Q8 ha una sigla a sé stante, pur essendo una derivazione in stile coupé dalla Q7. Ora il SUV medio di Ingolstadt, che è Anche l'Audi più venduta nel mondo, si può scegliere in due carrozzerie che differiscono solo per 8 millimetri di lunghezza: una classica, l'altra con il tetto degradante, i montanti posteriori fortemente inclinati e lo spoiler appena accennato. Tutto questo non incide nella capacità di carico che rispetto alla Q5 è minore di soli 40 litri, scendendo da 550 a 510. Se vi state chiedendo il perché di questa strategia delle "coppie", pensate che in Italia un'Audi nuova su due è un SUV e che i segmenti centrali del mercato - B, C e D - sono quelli più agguerriti, dove anche le sfumature possono fare la differenza. Continua su La Stampa

lunedì 21 giugno 2021

Formula 1, quanto è importante vederci bene per un pilota


In Formula 1 ha debuttato il primo laboratorio di prestazioni visive grazie a Shamir Optical Industry, azienda israeliana, fondata nel 1972, tra i maggiori produttori di lenti oftalmiche ad alto contenuto tecnologico. Shamir ha stretto una partnership con Alpine F1 Team, la scuderia francese con cui in questa stagione scendono in pista piloti Esteban Ocon e Fernando Alonso. Il focus della collaborazione è sulle prestazioni visive dei piloti, ma anche della squadra e del personale che lavora nelle sedi del Team Alpine F1 a Enstone e Viry-Châtillon, che vengono monitorate attraverso un’accurata valutazione oftalmica. L'obiettivo è migliorare la qualità visiva e la sicurezza di ogni membro del Race Team Alpine F1: «L’eccellenza in Formula 1 nasce dall’eccellenza di ogni persona, in ogni area. La visione è stata spesso trascurata come fattore chiave di differenziazione delle prestazioni. Osservando sport diversi, come lo sci e il rally, abbiamo capito che un individuo otterrà prestazioni migliori se può concentrarsi senza essere disturbato da riflessi, sfocatura e bagliori» spiega Davide Brivio, Racing Director di Alpine F1 Team. Così, gli ingegneri di Alpine e quelli di Shamir svilupperanno insieme nuove tecnologie incentrate sulla visione per migliorare le prestazioni in gara e la sicurezza dei piloti in pista. Continua su GQ

domenica 20 giugno 2021

Ferrari SF90 Stradale Assetto Fiorano: la prova, verso l'infinito e oltre


La SF90 Stradale Assetto Fiorano è la Ferrari delle prime volte. Non solo la prima ibrida plug-in di Maranello o la prima con il motore posteriore centrale ad avere anche la trazione integrale (la prima in assoluto è stata la FF del 2011), ma anche la prima supercar a tiratura non limitata. Il suo posizionamento la accosta ad antenate come 288 GTO, F40, F50, Enzo e LaFerrari, ma qui non ci sono limiti numerici. Basta avere la pazienza di attendere almeno un anno, anche due su alcuni mercati, e si può avere il V8 stradale più potente mai prodotto dalla Ferrari. È derivato da quello della F8 Tributo e per la prima volta utilizza la tecnologia dell'iniettore centrale nella camera di combustione, resa possibile dall'iniezione diretta ad alta pressione (350 bar) fornita da Bosch. I restanti 220 CV del powertrain sono forniti da tre motori elettrici, uno al posteriore - deriva dalla F1 e ne eredita il nome MGUK (Motor Generator Unit, Kinetic) - collocato tra il motore endotermico e il cambio, e due sull’assale anteriore. Continua su La Stampa

sabato 19 giugno 2021

Milano Monza Motor Show, i numeri della prima edizione


Fino a poco tempo fa il successo dei Saloni e delle kermesse dedicate ai motori si misurava prima di tutto con il numero di biglietti staccati. Ma i tempi cambiano e anche a causa della pandemia gli show tradizionali sono sempre meno popolari. Non è il caso del Milano Monza Motor Show che ha colorato le strade del capoluogo lombardo nello scorso weekend e di cui, a due giorni dalla chiusura, sono stati ufficializzati alcuni numeri. In ogni caso, risultati a parte, questa è stata la prima manifestazione di settore, in presenza e aperta al pubblico, dopo quasi un anno con centotrenta modelli in pedana e oltre settanta auto “green” disponibili nell'area test drive. Considerato tutto questo scenario, sono state 57.835 le scansioni totali dei codici QR relativi alle vetture esposte, praticamente una ogni 4 secondi, a cui si sommano le 76.264 le pagine visitate sul sito ufficiale del Mimo, generando 134.099 contatti per le novità in pedana. Continua su La Stampa

venerdì 18 giugno 2021

Le Rolls-Royce del cuore della principessa Margaret vanno all'asta


Le Rolls-Royce appartenute alla principessa Margaret vanno all'asta. Si tratta di due modelli assai diversi tra loro, una Phantom IV del 1954 che vale circa 500.000 euro e una Silver Shadow del 1975 che ne vale circa 80.000. Entrambe sono state viste molte volte nelle diverse stagioni di The Crown. La particolarità della Phantom IV sta nella sua rarità e nella sua esclusività, visto che ne sono state prodotte solo diciotto. Inoltre, tutta l'esigua produzione è finita solo nelle mandi di reali e capi di stato. Tra il 1950 e il 1958 ne sono state consegnate tre all'anno: cinque a membri di alto rango della famiglia reale britannica, tre al governo spagnolo, tre agli Hakim del Kuwait e due ciascuno alla famiglia reale dell'Iraq e allo scià dell'Iran. Di questo lotto di vetture, ben sedici sono sopravvissute fino ai giorni nostri: cinque sono attualmente in servizio presso gli stessi proprietari originali o i loro successori, altre quattro sono conservate nelle collezioni governative e due sono esposte in musei permanenti. Continua su GQ

giovedì 17 giugno 2021

Lexus NX, con la nuova generazione arriva l'ibrido plug-in


Lexus ha presentato la NX di seconda generazione basata sulla piattaforma GA-K. Quella attuale è in vendita in Europa dal 2014 e in questo periodo ha totalizzato più di 170.000 unità, acquistate per la maggior parte da clienti che prima non avevano mai scelto Lexus. Per questo la NX è così importante ed è stata presa la decisione di riprogettarla completamente; le parti in comune con il vecchio modello sono solo il 5% e il debutto sul mercato è fissato per l'ultimo trimestre del 2021 a prezzi ancora da definire. La NX fa parte della strategia di Lexus che vede i veicoli elettrici sempre più importanti e infatti nel 2023 anche per questa vettura arriverà una variante 100% elettrica, come ha spiegato durante l'anteprima globale Takashi Watanabe, Responsabile di Lexus Electrified. Il modello di punta, la NX 450h+ è dotato di un motore ibrido da 2,5 litri, di un motore elettrico posteriore e di una batteria agli ioni di litio da 18 kWh. La potenza di sistema è di 306 CV e grazie alla trazione integrale per scattare da 0 a 100 km/h bastano 6 secondi. L'autonomia in modalità elettrica raggiunge i 63 km e la velocità massima i 135 km/h. Il bagagliaio ha la stessa capacità del modello full hybrid che utilizza il powertrain di quarta generazione, con una potenza massima di 242 CV, un'accelerazione 0-100 km/h chiusa in 7,7 secondi e una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 10%. La NX 350h sarà disponibile sia con trazione anteriore che integrale; nel secondo caso, anche sulla plug-in, il motore elettrico è sempre operativo, fornendo più coppia e contribuendo alla dinamica di guida. Continua su La Stampa

mercoledì 16 giugno 2021

La Ferrari di Hugh Grant è in vendita nel Regno Unito


La Ferrari di Hugh Grant è in vendita in Inghilterra, precisamente nella concessionaria Quirks Car Company di Wickford che è specializzata in auto esotiche e sportive. La Ferrari di Hugh Grant è una California, un modello del 2012 che l'attore britannico si era regalato per il suo compleanno dei 50 anni, personalizzandola con grande gusto. Il colore della carrozzeria, infatti, non è il classico rosso che probabilmente è stato ritenuto troppo vistoso, bensì un elegantissimo grigio “canna di fucile” con abbinati gli interni in pelle color cuoio. Inoltre, questa Ferrari California è stata allestita con optional di pregio, come il pacchetto handling per migliorare la dinamica di guida, con le sospensioni magnetiche e i cerchi in lega da 20 pollici. Inoltre ci sono gadget come il sistema di infotainment con navigatore, l'impianto hi-fi di alta qualità, i sedili elettrici riscaldati, i sensori di parcheggio e il climatizzatore bizona. Questa Ferrari ha percorso solo 43.000 km ed è offerta a 79.950 sterline, che equivalgono a circa 93.000 euro. La California è un modello piuttosto importante nella storia del Cavallino Rampante, per diversi motivi. Continua su GQ

martedì 15 giugno 2021

Hyundai e il mercato italiano, la sfida dell'elettrico e la neutralità tecnologica


Dopo quattro giorni intensi - dal 10 al 13 giugno 2021 - si è conclusa la prima edizione del Milano Monza Motor Show dove Hyundai ha esposto due anteprime per il pubblico italiano. La nuova Ioniq 5, una crossover 100% elettrica e la Bayon, una B-SUV che si posiziona sotto la Kona con contenuti semplificati e un prezzo più accessibile. Inoltre, i visitatori del MiMo hanno potuto effettuare i test drive della Kona Electric (SUV elettrico più venduto in Italia nel 2020) e delle nuovissime versioni ibride plug-in della Santa Fe e della Tucson. Per noi, invece, la kermesse meneghina è stata l'occasione per parlare con Andrea Crespi, che da otto anni è alla guida della filiale italiana di Hyundai "Grazie al Milano Monza Open Air Motor Show torniamo a partecipare ad un evento in presenza e in totale sicurezza. Questo del Duomo è uno scenario perfetto per le auto, in particolare per le nostre che negli ultimi anni hanno costantemente ridotto le emissioni" racconta con soddisfazione Crespi. Continua su La Stampa

lunedì 14 giugno 2021

Perché questa Ferrari 250 GTO costa la bellezza di 54 milioni di euro


Una Ferrari 250 GTO è in vendita alla stratosferica cifra di 54 milioni di euro, anzi per la precisione 54.111.948 euro. Ma prima di capire il perché di questa cifra da capogiro, bisogna fare alcune premesse. Intanto, negli ultimi anni le quotazioni delle auto storiche sono salite vertiginosamente. Ed è un fenomeno che riguarda le auto più popolari, da 5.000 o 10.000 euro di valore, quanto quelle più di pregio. In molti casi si tratta di veri e propri investimenti, in particolar modo quando si raggiungono cifre da capogiro, come accade spesso nei casi delle Ferrari più rare, quelle che hanno corso nelle celeberrime competizioni a cavallo degli anni Cinquanta e Sessanta. In casi come questi sono la rarità (soli 36 esemplari costruiti) e il curriculum sportivo a fare il valore dell'auto. Così non c'è da stupirsi se la favolosa Ferrari 250 GTO del 1962, che grazie al suo 3 litri V12 da 300 CV era in grado di raggiungere i 283 km/h sia in vendita a oltre 54 milioni di euro. A occuparsi della trattativa è la HP Cars di Parma, ma l'auto è anche visibile sul sito dello specialista James Edition. Questo esemplare, peraltro, è famoso già da diverso tempo, perché solo pochi anni fa era passato di mano durante un'asta di RM Sotheby’s per 48 milioni di euro. Si tratta dell'esemplare numero tre delle trentasei 250 GTO costruite dalla Ferrari nel 1962 ed è una delle quattro vetture che fu poi modificata da Scaglietti nel 1964. Continua su GQ

domenica 13 giugno 2021

La Volkswagen Polo si aggiorna con un pieno di tecnologia e sicurezza

Design rinfrescato, assistenza alla guida evoluta, fari full led (volendo anche Matrix), maggiore tecnologia a bordo e niente motori Diesel. Sono queste le novità maggiori del restyling della Volkswagen Polo, che arriva puntale a quattro anni dal lancio della sesta generazione. È una storia di successo quella della Polo, che dal 1975 è stata costruita in oltre 18 milioni di esemplari, risultando una delle segmento B più vendute al mondo. Una ricetta vincente che, come da tradizione di Wolfsburg, non prevede mai rivoluzioni nello stile e infatti i ritocchi sono piuttosto discreti. Spicca, invece, l'elemento trasversale della calandra illuminato, che riprede lo stile già visto sulle ID., sulla Golf e sulla Arteon. Elemento che però è abbinato ai fari Led Matrix, che sono optional o di serie solo su alcuni allestimenti. Tra gli equipaggiamenti standard, invece, si segnalano la strumentazione digitale, il volante multifunzione e il sistema di infotainment sempre connesso. Altra chicca disponibile a richiesta è il il comando del climatizzatore automatico con superfici touch, mentre la disponibilità di sistemi di assistenza alla guida è da categoria superiore. Di serie, oltre alla frenata automatica di emergenza, c'è l'assistente per il mantenimento di corsia, mentre tra le opzioni figura l' Iq.Drive Travel Assist, che è una primizia per la categoria. La sua peculiarità è l'interazione tra il cruise control predittivo e il lane assist, che permettono la guida parzialmente autonoma fino a 210 km/h, a patto che si tengano sempre le mani sul volante, che infatti è dotato di superfici capacitive per verificarne la presenza. Ancora a proposito di sicurezza, sulla Polo arriva l’airbag centrale: si trova sul lato guida, in posizione laterale sullo schienale dei sedili posteriori e in caso d’incidente si apre verso il centro proteggendo guidatore e passeggero anteriore impedendo che urtino l’uno contro l’altro. Continua su La Stampa

sabato 12 giugno 2021

Bentley Continental GT Speed Convertible, l'auto cabrio ideale per chi cerca velocità e lusso


La Bentley Continental GT Speed Convertible è il modo più veloce e lussuoso per viaggiare a cielo aperto. Diventata ormai un classico del panorama delle supercar, la terza generazione della Bentley Continental GT Speed Convertible è spinta dall'ultima evoluzione del mastodontico W12 TSI da 6 litri - costruito completamente a mano - che eroga ben 650 CV e 900 Nm. Grazie alla trazione integrale e al rapido cambio doppia frizione a 8 rapporti, servono solo 3,7 secondi per passare da 0 a 100 Km/h e la velocità massima si attesta a 335 km/h. Progettata e realizzata a mano nell'impianto a emissioni zero di Crewe, la Speed Convertible è equipaggiata con le quattro ruote sterzanti e il differenziale posteriore a controllo elettronico; l'impianto frenante con dischi carboceramici è in opzione mentre i cerchi in lega da 22 pollici sono di serie. Ci sono tre programmi di guida, definiti Bentley, Comfort e Sport. Nell'ultima il sistema di gestione della trazione invia maggiore potenza all'asse posteriore per avere più controllo in curva. La dinamica della grande cabriolet britannica è curata anche dalle sospensioni pneumatiche attive a tre camere con smorzamento adattivo e dal sistema di contrasto del rollio attivo. Questa funzione è più evidente nella modalità Sport, dove il doppio turbocompressore mantiene il motore nella fascia di maggiore potenza più a lungo. In questa configurazione anche il cambio lavora alla massima velocità, che è doppia rispetto alla versione W12 standard. Il tetto in tela si piega a forma di Z e può essere aperto o chiuso in 19 secondi con l'auto in movimento e fino a 50 km/h. Il tetto, con i miglioramenti del sistema di tenuta e i trattamenti acustici, contribuisce a una riduzione di tre decibel dei livelli di rumorosità rispetto al suo predecessore. L'abitacolo è un trionfo di eleganza ed esclusività: il volante è rivestito in Alcantara, i sedili e i pannelli hanno un esclusivo accostamento di pelle e Alcantara e si può scegliere tra 15 opzioni principali e 11 secondarie. Continua su GQ

venerdì 11 giugno 2021

Skoda Enyaq iV, la prova - 100% elettrica, pragmatica e rilassante


Skoda entra dritta nel futuro della mobilità a zero emissioni con la Enyaq iV, ovvero la sua prima elettrica nativa, sviluppata sulla piattaforma MEB, cioè la base tecnica del Gruppo Volkswagen per tutte le vetture a zero emissioni di nuova generazione. Dopo aver rotto il ghiaccio con la piccola Citigo - anch'essa figlia di un progetto comune al Gruppo tedesco con le sorelle Seat Mii e Volkswagen Up! - ora il marchio boemo fa sul serio con la Enyaq iV, che come da tradizione Skoda, offre tanto a prezzi molto ragionevoli. La prima cosa che salta all'occhio è il grande spazio interno, visto che le batterie si trovano nella parte più centrale e bassa del veicolo e che il motore è così compatto da occupare lo spazio solitamente destinato alla ruota di scorta. Per ora il propulsore elettrico è solo al retrotreno, prossimamente pure all'avantreno per le versioni a quattro ruote motrici. La Enyaq iV integrale arriverà nei prossimi mesi, accompagnata dalla versione più prestazionale RS. Attualmente si può scegliere tra tre versioni a trazione posteriore con 148, 179 o 204 CV di potenza e batterie rispettivamente da 55 e 82 kWh, che supportano la ricarica in corrente continua fino a 125 kW e in alternata fino a 11 kW. Numeri che si traducono in autonomie (omologate WLTP) che vanno dai 350 ai 520 km, ovviamente a seconda delle condizioni di utilizzo. Parlando invece di dimensioni, l'elettrica Skoda è un SUV lungo 4,65 metri e vanta una grande volumetria interna come dimostra il bagagliaio da 585 litri. Il design utilizza il family feeling del resto della gamma, ma è leggermente più tagliente e ha un frontale di grande presenza. A questo proposito, in opzione si può avere la calandra Crystal Face, ovvero un'illuminazione animata (fatta da 130 led) della griglia che si attiva quando si sale o si scende dall'auto, in abbinamento ai fari full LED Matrix. L'abitacolo è molto confortevole, ben insonorizzato e rifinito con materiali naturali, lavorati in modo sostenibile e riciclati. Inoltre si può personalizzare con dieci pacchetti tematici. Continua su La Stampa

giovedì 10 giugno 2021

Toyota GR 86, una coupé da veri gentlemen


La Toyota GR 86 è come una boccata di aria fresca in un deserto automobilistico fatto di SUV, crossover e auto elettriche. È la seconda generazione del progetto nato ormai quasi dieci anni fa con la GT ì86 e con la gemella Subaru BRZ, che ha portato alla nascita di due coupé "vecchia scuola" ovvero con la trazione posteriore e progettate con un solo obiettivo: il piacere di guida. Subaru ci aveva messo il motore, un bel boxer aspirato affamato di giri e Toyota ci aveva costruito la macchina intorno, sviluppando tutti i componenti specificamente, tanto che la condivisione di pezzi con altre auto del brand si fermava al 10%. Oggi è il momento del secondo capitolo di questa storia: la sigla è cambiata, andando a completare la gamma GR, che sta per Gazoo Racing ovvero il reparto corse Toyota, insieme alla GR Supra e alla GR Yaris. Non è cambiato, invece, il numero 86 che è una citazione della mitica Toyota Corolla Levin (codice interno AE86) del 1983. Una coupé leggera, con un motore da 1,6 litri e la trazione posteriore, che ha partecipato pressoché a ogni tipo di gara in Giappone, dove è popolarissima. La nuova Toyota GR 86 è un'evoluzione totale dell'auto da cui discende e si prevede che sarà la coupé a quattro posti più leggera del segmento grazie a una serie di interventi finalizzati al risparmio del peso, come l'utilizzo di alluminio per tetto e pannelli della carrozzeria. La massa a vuoto, infatti, non dovrebbe superare i 1.270 kg, permettendo di esaltare le prestazioni del boxer. Il 4 cilindri a quattro cilindri orizzontali e contrapposti è cresciuto di cilindrata fino a 2,4 litri, aumentando la potenza a 235 CV e la coppia a 250 Nm. Continua su GQ

mercoledì 9 giugno 2021

Audi e-tron GT RS, la prova - le altissime prestazioni diventano elettriche


L'Audi e-tron GT è una vettura molto importante per la Casa di Ingolstadt, perché è la prima elettrica di nuova generazione a uscire dal settore dei SUV per entrare in quello delle limousine. Questo tempismo non è casuale, ma è figlio di una precisa strategia all'interno del Gruppo Volkswagen. Infatti, mentre Audi debuttava nelle zero emissioni con la e-tron, i cugini di Porsche facevano altrettanto con la Taycan, di cui la e-tron GT è parente strettissima. Entrambe le ammiraglie nascono dalla piattaforma J1, che è stata originariamente sviluppata a Zuffenhausen e poi condivisa. Così, anche se stilisticamente molto diverse, le due auto condividono le proporzioni e le misure, nell'intorno dei cinque metri di lunghezza e due di larghezza. Numeri che portano anche a una massa non trascurabile, superiore ai 24 quintali in ordine di marcia, ma è il prezzo da pagare per avere un grande pacco batterie e la trazione integrale configurata da due motori elettrici separati, uno per ogni asse.La Audi e-tron GT è disponibile in due varianti, una “tranquilla” da 530 CV e un'altra più prestazionale da 646 CV che è stata sviluppata da Audi Sport e pertanto guadagna la sigla RS. È un modello di una certa rilevanza nella storiografia dei Quattro anelli, perché si tratta dell'auto di serie più potente mai costruita. Di tutto questo non si ha contezza mentre si procede in autostrada a velocità codice. Contunua su La Stampa

martedì 8 giugno 2021

Le 10 auto più belle di sempre secondo la scienza


 Le 10 auto più belle di sempre secondo la scienza sono un argomento da trattare con una certa cautela. Fare classifiche per quanto riguarda le automobili, e in particolare le supercar, è sempre complicato, ovviamente a meno di non prendere come riferimento solo i numeri. Questo perché tutti gli altri valori e le altre peculiarità tendono a essere giudicate molto soggettivamente, secondo le preferenze di ognuno. Ecco perché in questo caso deve essere la scienza a venire in aiuto, nello specifico con il concetto di proporzione aurea, che risale a circa 2.500 anni fa. Si tratta, per chi non lo ricordasse, di un'equazione matematica utilizzata come punto di riferimento per le proporzioni ideali. Storicamente è stato utilizzato da architetti e artisti alla ricerca della perfezione. Michelangelo, per esempio, ha usato il rapporto aureo per dipingere la Creazione di Adamo sul soffitto della Cappella Sistina. Parlando di edifici, invece, l'esempio più famoso è quello che riguarda il Partenone, in Grecia, anche questo realizzato seguendo la regola del quadrato aureo. E per quanto riguarda le auto invece? Beh, i britannici di Carwow hanno provato ad applicare le regole del rapporto auto alle supercar, per vedere quale fosse quella esteticamente più perfetta. Quali sono dunque, le 10 auto più belle secondo la scienza? Continua su GQ

lunedì 7 giugno 2021

Range Rover Sport SVR, la prova - il ruggito del V8 da 575 CV


Le auto che si possono definire come un'istituzione della storia automobilistica e che sono ancora in produzione, sono sempre di meno. La Range Rover è una di queste, visto che ha inventato il concetto di SUV di lusso già nel 1970 e che per diversi anni è stata l'unica a definire questa nicchia di mercato. La variante Sport, con i suoi 488 cm di lunghezza, è quella mediana tra l'originale e la Velar. La generazione attuale è sul mercato già dal 2013 ma il suo design è invecchiato bene, cosa che accade spesso quando si privilegiano le proporzioni agli artifici stilistici: cofano a conchiglia, tetto sospeso, portellone suddiviso in due parti e prese d'aria sui parafanghi anteriori sono elementi ricorrenti di tutte le generazioni. Questa versione SVR, poi, è ancora più particolare, perché si tratta di una Bespoke Edition, ovvero una edizione limitata allestita dal reparto SVO - Special Vehicle Operation - che in questo caso ha scelto la colorazione speciale Forest Green e l'ha arricchita con alcuni equipaggiamenti particolari. Continua su La Stampa

domenica 6 giugno 2021

Tech e Auto Migliori citycar sotto i 10.000 euro, ecco i modelli 2021 da tenere d'occhio


Le citycar che costano meno di 10.000 euro sono solo cinque sul mercato italiano e, nella maggior parte dei casi, raggiungono questa cifra grazie alle offerte e alle promozioni. Ma prima di entrare nel dettaglio e di vederle una per una, ripassiamo il significato del concetto di citycar. Che la traduzione dall'inglese sia "auto da città" non ci piove, tuttavia le vetture che rientrano in questa categoria hanno delle caratteristiche ben precise, prima di tutto dimensionali. Una citycar, o super-utilitaria come si diceva una volta, è un'automobile che non supera i 3,7 metri di lunghezza. Oltre questa misura si entra nel campo delle cosiddette "piccole" oppure utilitarie. Va da sé che anche il prezzo è importante, perché a volte capita che anche un'auto lievemente più grande rispetto alle misure canoniche, possa comunque avere un costo più contenuto, che la posizioni proprio tra le citycar. Un'altra cosa che è importante notare è che quasi tutte le auto che prenderemo in considerazioni sono a cinque porte. Infatti, se fino a qualche anno fa la maggior parte delle vetture più piccole erano a tre porte, nel corso del tempo il trend si è invertito ed ora invece sono quasi tutte a cinque porte. Questo perché la maggiore praticità risulta vincente, soprattutto su automobili che vengono usate quasi esclusivamente in città e che fanno del pragmatismo e della facilità d'uso il loro cavallo di battaglia. Vediamo, dunque, quali sono le citycar che costano meno di 10.000 euro. Continua su GQ

sabato 5 giugno 2021

Il Museo Piaggio celebra i 100 anni di Moto Guzzi con una esposizione temporanea


Tra le varie iniziative per celebrare i cento anni della Moto Guzzi, il Museo Piaggio ha organizzato un'esposizione delle delle motociclette più preziose e rappresentative della Casa dell'Aquila. Da oggi e fino al 17 giugno 2021 si potranno ammirare a Pontedera i modelli più preziosi e iconici della Casa di Mandello del Lario. Le motociclette esposte fanno parte di un evento itinerante che il Club ACI Storico sta portando in alcune località italiane per festeggiare il secolo di vita di uno dei marchi più importanti del motociclismo e dell’industria motoristica d’Italia. Questo evento ha esordito a Milano lo scorso 15 aprile e ha come protagoniste motociclette che hanno segnato le rispettive epoche, capolavori di ingegno e di meccanica, che hanno spesso precorso i tempi e sempre hanno rappresentato esempi di stile e tecnologia. Questi pezzi storici, spesso esemplari unici, si affiancano ad altre Moto Guzzi storiche che fanno parte della collezione permanente del Museo Piaggio, tra cui la mitica Otto Cilindri che a metà anni Cinquanta, rappresentò il progetto più avanzato in termini di tecnologia nel mondo delle corse e ancora oggi stupisce per l’audacia delle sue soluzioni tecniche. Invece, tra le moto che si potranno ammirare al Muso Piaggio fino al 17 giugno ci sono la Sport 500 degli anni Venti, la Sport 15, avveniristica creazione degli anni Trenta; il Guzzino degli anni Quaranta, il Falcone, il Galletto 192 e la V7 Sport che per i ragazzi degli anni Settanta fu un mito di sportività. Inoltre, ci sono anche la V50 degli anni Ottanta e la supersportiva Daytona 1000, per arrivare alle più recenti Griso e la anticonformista MGX-21. Continua su La Stampa

venerdì 4 giugno 2021

Promozioni auto giugno 2021, le offerte più interessanti


Le promozioni auto di giugno 2021 risentono della fine degli incentivi statali che riguardavano le auto con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 g/km. Quindi alcuni fortissimi sconti che c'erano fino a qualche settimana fa non sono stati confermati. In ogni caso, con l'ingresso nel mese di giugno, il mercato dell'auto italiano tira le conclusioni del primo semestre e per le concessionarie è importante fare i migliori numeri possibile per transitare nel secondo semestre con maggiore tranquillità. Gli sconti, quindi, non mancano anche perché ci avviciniamo ai mesi tradizionalmente dedicati alle vacanze in cui l'attività di prima immatricolazione giocoforza diminuisce. Inoltre, bisogna considerare, che nei primi quattro mesi del 2021, il mercato dell'auto italiano ha totalizzato dei buoni numeri, addirittura risultando secondo in Europa, dietro solo all'imbattibile mercato tedesco, che è innarrivabile sia per dimensioni numeriche che per prezzo medio delle auto nuove acquistate. Molte filiali, dunque, vorranno sfruttare questo effetto scia indicando alle concessionarie di continuare a spingere sugli sconti. Ecco dunque le promozioni auto di giugno 2021 più interessanti. Ci sono molte offerte vantaggiose su auto di tipologia e categoria differente. Vediamo quali. Continua su GQ

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giovedì 3 giugno 2021

Piaggio One, ecco il nuovo scooter elettrico dedicato ai giovani


Si chiama One il nuovo scooter con cui Piaggio vuol provare a riavvicinare i giovani alle due ruote, seguendo allo stesso tempo i trend più moderni della mobilità. Il Piaggio One, infatti, è uno scooter elettrico, un progetto globale destinato a espandersi oltre i confini europei. La Casa di Pontedera ha deciso di svelarlo in anteprima su Tik Tok, il social network più popolare tra i giovanissimi, per poi presentarlo ufficialmente il 28 maggio al prossimo Salone di Pechino. Le informazioni sul nuovo e-scooter, dunque, per ora sono solo parziali ma Piaggio assicura che sarà leggero, facile da guidare ed elegantemente essenziale, unendo a queste caratteristiche la qualità costruttiva e l'affidabilità. Il tutto sarà condito da una ciclistica solida, pensata per il piacere e la sicurezza di guida. In altre parole, il Piaggio One vuole essere facile e divertente, per riportare ragazze e ragazzi più giovani a innamorarsi delle due ruote come mezzo più giusto per gli spostamenti urbani. In questo contesto, la formula del motore elettrico appare quella migliore, ma il Piaggio One si presenta subito anche con un ricco equipaggiamento tecnologico che comprende una strumentazione digitale a colori con sensore che adatta sfondi e luminosità all’ambiente, la fanaleria full Led, il sistema di avviamento keyless e due mappe motore. Continua su La Stampa

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mercoledì 2 giugno 2021

Maserati MC20, la nostra prova della supercar del Tridente (su strada e in pista)


Provare la Maserati MC20 è un'esperienza che non si scorda tanto facilmente. Da un lato perché le berlinette a motore centrale sono merce assai rara, dall'altro perché nella storia della Casa del Tridente le auto di questa tipologia si contano sulle dita di una mano. Quindi ti avvicini alla MC20 con grande concentrazione, cercando di tenere a freno l'entusiasmo e di allertare i cinque sensi, per connetterti al 100% con lo spirito dell'auto. Apri la porta con meccanismo “a farfalla”, ti cali nell'abitacolo a un palmo da terra e ti lasci avvolgere dal sedile rivestito in Alcantara e raffinata pelle. Poi premi il pulsante sul volante e il V6 “Nettuno” si risveglia con un rombo profondo. La MC20 ti fa capire subito di essere una supercar, ma ti accoglie anche in un abitacolo comodo, spazioso e rifinito alla perfezione. Su una Maserati non potrebbe essere altrimenti. Dopo i primi chilometri sei quasi sotto choc, perché da un'auto del genere ti aspetti che sia scomoda ed estrema, mentre in realtà è tutto il contrario. Lo spirito del gran turismo è perfettamente intatto e le sospensioni regolate nella modalità soft assorbono le asperità come sulle sorelle maggiori Ghibli e Quattroporte. Così la Maserati MC20 sfila sorniona nei paesini emiliani attirando tutti gli sguardi, mentre il cambio doppia frizione a 8 rapporti innesta le marce con fluidità esemplare. È quasi incredibile, se si pensa che è lo stesso organo meccanico capace di sparare le marce come fucilate nella guida in pista, altro ambito in cui la berlinetta del Tridente eccelle. Continua su GQ

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martedì 1 giugno 2021

Triumph Speed Triple 1200 RS, la prova tra i cordoli di Imola


La nuova Triumph Speed Triple 1200 RS è una moto che si posiziona nel mercato delle naked in maniera unica. Con i 180 CV del suo 3 cilindri in linea da 1.160 cc si trova perfettamente a metà strada tra le super-naked da circa 150-160 CV - BMW S 1000 R, Ducati Monster 1200, Honda CB 1000 R, Kawasaki Z 1000, Suzuki GSX S 1000 e Yamaha MT-10 - e le hypernaked da oltre 200 CV, cioè la Aprilia Tuono V4 1100, la Ducati Streetfighter V4, la Kawasaki Z H2, la KTM 1290 Superduke R e la MV Agusta Brutale 1000 RR. La Speed Triple di quarta generazione prova a prendere il meglio dei due mondi, confezionando una valanga di potenza in maniera sfruttabile, sia in strada che in pista, in particolar modo con questa versione RS che ha una componentistica allo stato dell'arte, di quelle che tra i cordoli possono fare la differenza. Per capirlo siamo venuti a Imola, in uno dei circuiti più affascinanti e difficili non solo d'Italia, ma probabilmente di tutto il mondo. Un tracciato che con i suoi saliscendi, le contro-pendenze e la mancanza di punti di riferimento, mette alla prova tanto la ciclistica della moto, quanto la tecnica del pilota. Qui la nuova Speed Triple può far frullare il motore fino agli 11.150 giri del limitatore, raggiungendo e superando i 250 km/h in almeno tre punti: prima della staccata del Tamburello, alla fine della salita che porta al Tamburello e infine nella discesa che precede l'ingresso della Rivazza. Sono risultati notevoli per una moto priva di carenatura, che fa sentire questa caratteristica solo con qualche ondeggiamento del manubrio nei tratti più critici, dove l'anteriore tende a galleggiare. Ma è un fenomeno che non crea problemi e che si dovrebbe risolvere facilmente con le regolazioni consentite dalle sospensioni Öhlins top di gamma, ovvero la forcella rovesciata NIX 30 e il monoammortizzatore TTX36 per il forcellone monobraccio. Continua su La Stampa

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