Volkswagen o Voltswagen? È la domanda che si sono posti i giornalisti della stampa mondiale, gli investitori e gli appassionati nelle ultime ore, dopo aver letto che la filiale americana del brand tedesco avrebbe cambiato nome per sottolineare il suo impegno nell'auto elettrica. Oggi, infine, è arrivata la risposta: come molti ipotizzavano si trattava di un pesce d'aprile, ma non è riuscito particolarmente bene. Cerchiamo di capire perché.
Tutto è iniziato lunedì, quando Volkswagen of America ha caricato un comunicato stampa incompleto sul suo sito ufficiale in cui veniva annunciato per il 29 aprile il cambio di denominazione in «Voltswagen of America». Questo comunicato è rimasto online solo per qualche ora, un tempo che è stato sufficiente ad alcuni media per riprendere la notizia. Dopodiché la nota stampa è stata cancellata e si è scatenata la curiosità di testate e giornalisti: Volkswagen o Voltswagen? Così, per placarla, l'azienda ha pubblicato un'altra versione del comunicato, con la data del 29 marzo, che riportava addirittura le dichiarazioni del Presidente e amministratore delegato Scott Keogh: «Possiamo anche sostituire una K con una T, ma quello che non cambierà sarà il nostro impegno a creare sempre i migliori veicoli per gli automobilisti e le persone di tutto il mondo. L'idea dell'auto del popolo fa parte del nostro DNA da sempre e da quando abbiamo iniziato la nostra trasformazione verso l'elettrico abbiamo detto che avremmo costruito auto per milioni di persone e non solo per i milionari. Questo cambio di nome si lega al nostro passato di auto del popolo e alla nostra convinzione che il futuro sarà dell'auto elettrica del popolo».
Insomma, lo scherzo, se tale voleva essere, stava anche riuscendo bene, forse troppo visto che Il Gruppo Volkswagen è quotato in borsa e che una notizia del genere può tranquillamente muovere il valore azionario, che infatti in poche ore è cresciuto del 10,3%. Così stamattina è arrivata la spiegazione: «Non volevamo ingannare nessuno. L’intera faccenda era solo un'iniziativa di marketing per spingere la gente a parlare della ID.4». E dunque anche il nuovo logo Voltswagen azzurro e luminoso e il cambio delle insegne in tutte le proprietà dell’azienda e nelle seicento concessionarie americane era una burla. Continua su GQ
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