Come spesso accade nelle moto, dove il carattere ha ancora la sua importanza, tutto parte del motore. Quello della BMW R18 sembra una scultura e le linee che gli sono state disegnate intorno - classiche e lineari - ne sono una diretta conseguenza. Con la R18 BMW ritorna alla grande nel segmento delle cruiser, dopo l'esperienza con la R 1200 C prodotta a cavallo tra la metà degli anni Novanta e i primi Duemila. Ma se la "C" - protagonista di una spettacolare sequenza in James Bond: il domani non muore mai - era una declinazione custom della piattaforma su ci venivano costruite tutte le boxer di quell'epoca, la nuova R18 è una moto completamente a sé stante, a partire proprio dal bicilindrico, che è stato creato su misura per lei. Non ha nulla a che vedere con le altre BMW della gamma e con la loro super tecnologia; è più vicina alla tradizione delle motociclette storiche con l'elica sul serbatoio, sia in termini tecnici che di design. Il riferimento stilistico a un modello leggendario come la R5 è chiaro e limpido. Continua su La Stampa
Follow me on instagram
Nessun commento:
Posta un commento