La Opel Mokka diventa elettrica. La seconda generazione del SUV compatto tedesco cambia radicalmente rispetto al modello precedente, grazie a due fattori principali. Il primo è la disponibilità della base tecnica comune con tutto il Gruppo PSA, il secondo è il linguaggio stilistico inedito, ispirato a quello della concept GT X Esperimental del 2016. «Con la nuova Opel Mokka stiamo reinventando il brand e presentiamo il nostro design per il prossimo decennio. Riassume tutti i valori del marchio, perché è innovativa, accessibile e divertente», ha detto il boss di Opel Michael Lohscheller. La carrozzeria si è accorciata di 12,5 cm, ma i litri nel bagagliaio sono comunque 350. Così la lunghezza totale di 4,15 metri la rende agile e facile da parcheggiare. Il design è caratterizzato da sbalzi ridotti e da una presenza a terra solida, fin nei minimi dettagli. Poi c'è il frontale, in cui spicca l'inedito «Vizor», un modulo unico che incornicia in orizzontale i fari a lama, lo stemma e tutti quei sensori che di solito sono sparsi qua e là e che caratterizzerà tutti i nuovi modelli di Russelsheim. L'altra grande novità è all'interno e si chiama «Pure Panel». Non ci sono display analogici né inutili indicazioni decorative: lo schermo è chiaro, le informazioni fornite sono focalizzate su ciò che è realmente necessario. Il cruscotto è allungato orizzontalmente e integra due display widescreen; quello davanti al conducente ha una dimensione massima di 12 pollici, quello sulla console centrale arriva a 10. Continua su GQ
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