La Toyota CH-R è uno dei maggiori successi degli ultimi anni del brand giapponese, come dimostrano le 150.000 unità vendute in Europa e 50.000 sul mercato italiano nei primi tre anni di commercializzazione. In Italia, insieme alla Yaris Hybrid, la CH-R è il modello di Toyota che vende meglio. Un successo dovuto anche al design dell'auto e che si traduce in una quota di mercato del 6,7% nel segmento dei crossover compatti, cioè quello più affollato e competitivo del mercato. E tutto questo facendo a meno del Diesel, visto che la Toyota CH-R è stata disponibile fin dal lancio solo con un classico motore benzina e ovviamente con un powetrain ibrido. La novità è che ora sono due i sistemi ibridi disponibili: quello attuale basato sul 1.8 - potenza complessiva di 122 CV - e quello che sfrutta il più grande 2 litri, che ha un output globale di 184 CV. Rispetto al 1.8 le emissioni crescono lievemente, passando da 106 a 118 g/km di CO2 nel ciclo WLTP. Quello che invece conta ai fini fiscali è ancora il vecchio ciclo di omologazione NEDC correlato e in questo caso i numeri salgono da 86 a 92 g/km. Continua su GQ
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