La BMW R 18 segna il ritorno del marchio tedesco nel settore delle cruiser, dopo l'esperienza con la R 1200 C prodotta a cavallo tra la metà degli anni Novanta e l'inizio dei 2000. Ma se la "C" era una derivazione custom della piattaforma su ci venivano costruite tutte le boxer di quell'epoca, la nuova BMW R18 è una moto completamente a sé stante, a partire dal motore. Inoltre, rientra nella tradizione delle moto storiche BMW, sia in termini tecnici che di design, rifacendosi a modelli famosi come la R 5. Dal punto di vista sia tecnologico che visivo, sposta di nuovo l’attenzione sui componenti essenziali della moto: una tecnologia purista e senza orpelli, con il motore boxer come fulcro del piacere di guida. L'elemento più caratterizzante è proprio il "Big Boxer", che unisce l'aspetto imponente ai canoni visivi dei bicilindrici per cui BMW è famosa fin dagli anni Venti: con una cilindrata di 1.802 cc eroga 91 CV a 4.750 giri e oltre 150 Nm di coppia tra 2.000 e 4.000 giri. Dopo il propulsore viene il telaio in acciaio, del tipo a doppia culla, a cui sono collegate le sospensioni che non hanno alcun sistema di regolazione elettronica: come nella R5, il forcellone posteriore con sistema Cantilever (regolabile nel precarico) circonda l’asse di trasmissione tramite giunti bullonati, mentre la forcella è telescopica (con copri forcella). Continua su GQ
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