BMW punta sull'idrogeno per la mobilità del futuro, una soluzione da affiancare all'elettrico e agli altri sistemi di propulsione per andare incontro alle diverse esigenze dei mercati e dei clienti. «Siamo convinti che in futuro esisteranno differenti sistemi di propulsione, poiché non esiste un'unica soluzione che risponde all'intero spettro delle esigenze di mobilità dei clienti in tutto il mondo. Nel lungo termine la tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno potrebbe diventare il quarto pilastro del nostro portafoglio di propulsori. I modelli di fascia alta della nostra famiglia X di grande diffusione sarebbero i candidati ideali per questa applicazione», ha spiegato Klaus Fröhlich, boss della ricerca e sviluppo della Casa tedesca. Dunque BMW punta sull'idrogeno ancora una volta. Già negli anni 2000 aveva realizzato il prototipo H2R e poi la Hydrogen 7, che bruciava l'idrogeno direttamente nei cilindri al posto della benzina (ma aveva solo 200 km di autonomia oltre a costare tantissimo); nella decade seguente erano poi arrivati altri tre veicoli laboratorio dotati di fuel cell: una Serie 1 (2010), una i8 (2012) e una Serie 5 GT (2015). Tutte automobili, però, rimaste allo stadio prototipale, a cui non è mai stato dato un seguito produttivo. Continua su GQ
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