Alla fine degli anni Sessanta la sperimentazione tecnologica aveva regole diverse rispetto a oggi e il mondo dell'auto non faceva eccezione. La responsabilità dei computer era minima e il ruolo dei componentisti molto ridotto rispetto a quello che hanno oggi. Molte omologazioni erano di là da venire, così come i requisiti di sicurezza. Così, le Case auto che potevano permetterselo facevano ricerca seguendo la loro vocazione e secondo le proprie possibilità. Continua su La Stampa
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