Citroën ha recuperato un nome glorioso degli anni Sessanta e Settanta, per chiamare la sua nuova microcar elettrica. Si chiama Ami, come le Ami 6 e Ami 8 ricordate soprattutto per la loro originalità estetica. Va notato che il nome andrebbe pronunciato con l'accento sulla “i” finale, visto che è la parola francese per “amico” e non all'italiana, come se fosse la seconda persona singolare del verbo amare declinato al presente. Questioni fonetiche a parte, con la Ami Citroën entra in un segmento resto famoso qualche anno dai compatrioti della Renault con la Twizy. Ma se nel 2011 i tempi non erano ancora pronti per un mezzo del genere, quasi dieci anni dopo la situazione è leggermente cambiata e questa microcar si candida come attrice della micromobilità urbana, con una predisposizione innata ai servizi si sharing, partendo da quelli di Free2Move, controllata del gruppo PSA. Continua su La Stampa
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