Poche case automobilistiche possono vantare la storia travagliata, ma affascinante, della Bugatti. Fondata dall'omonimo Ettore - milanese di nascita ma emigrato in Francia - nel 1909 a Molsheim, fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale ha prodotto le auto più veloci ed esclusive del mondo, ma al termine del conflitto è entrata in una crisi irreversibile culminata con la chiusura del 1963. Nel 1987, poi, la Bugatti è rinata a Campogalliano, in Emilia, per opera di Romano Artioli e nel 1991 è nata la leggendaria EB110 con il suo motore quadri-turbo e un listino da un miliardo di lire. Un'esperienza breve ma intensa, terminata con il fallimento del 1995. Il resto è storia recente, con l'acquisto nel 1998 da parte del Gruppo Volkswagen e la nuova generazione di supercar, prima la Veyron e poi la Chiron. Proprio da quest'ultima deriva la nuova Bugatti Centodieci, che sarà prodotta in soli dieci esemplari al modico prezzo di 8 milioni di euro più tasse. Continua su GQ
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